Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

406 BEATRICE CÈNCI siine immaginazioni: o poi, vedi, temo sempre che ad un trailo gli prenda il capriccio di farmi ridere;.., ma via, leggiamo di Gi- nevra. Donna Luisa, altera alquanto della riportata vittoria, andò a cercare il volume; e quello aperto, pose davanti a don Giacomo dicendo: , --- Incominciate voi. Don Giacomo appena vi ebbe gittato gli occhi sopra diventò pallido in faccia, e prestanaente rispose: - No._ DO... a yoi tocca essere prima. — Ed io incomincerò; ma aveva sbagliato: la storia non prin- cipia al Canto sesto, bensì al quinto; e sfogliato di alquante pagine il libro, prese con bella grazia a declamare dal verso Tutti gli altri .animai che sono in terra, fino ai seguenti: Quel, dopo molti preghi, dalle chiome Si lev_ò l' elmo, e ft palese e certo Quel che nell' altro canto ho da seguire, Se grato vi sarà la storia udire. . Ora basta, disse donna Luisa riposandosi; qualche altro sottentri. -- Dell! in grazia Luisa, la supplicava Beatrice, continna; chè con la tua voce deliziosa tu fai all'Orlando quel medesimo officio, che fa la bella vesta alla bellezza: Chè spesso accresce alla beltà un bel manto, per dirla col tuo Ariosto. 7- Lingua dorata'! E s), e sì che avresti a sapere esseri la lu. singa peccato, ed anche dei grossi. Non in virtù, ,delle tue lodi pertanto, bensì per lo amor che ti porto mi fia grato compiacerti in quest,a, come in ogni altra cosa, ch' io possa. Adesso come familiarissimo di casa, senza farsi annunziare, pone il piede su la soglia della porta della sala un giovane di bella sembianza, in abito prelatizio colore pagonazzo, dall'occhio azzurro, dalla chioma bionda: non salutò, ma quivi fermo e taciturno si pose a considerare quel gruppo 4i teste, maraviglioso argomento pei pennelli fiamminghi, che in quel tempo etano in fiore. E donna Luisa, non avvertendo il sopraggiunto, cokk voce vibrata continuava: — Canto sesto. Jliser chi male oprando si confida Che ognor star debba il maleficio occulto; Chè, quando ogni altro taccia, intorno grida L aria e la terra stessa in eh' è sepulto: E Dio fa spesso che il peccato guida il peccator, poiché alcun dì gli ha indulto, Che se medesm,o, senza altrui richiesta, Inavvedutamente manifesta.

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