Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XXII. - LA WORITIII 403 trice stette a considerare cotesto lugubre, edilizi(); e saputo essere quello la prigione . della Corte Savella, lieve . percosse sul braccio alla cognata, e favellò: • -- Non .ti pare, che pianga? — Chi? - Cotesta carcere. — Certo molte .hanno da essere le . lacrime che si ..piangono là dentro; e se si fossero fatta strada a 'sgorgare traverso i mu- ri, io non me ne inaaraviglierei. . • . — E quelle erbe vetriole, che spingendosi per le: commettiture delle pietre hanno trovato modo di sbucare fuori, non paiono le preghiere dei carcerati, che escono a. stento da coteste mura? Pur troppo paiono:! E come coteste erbe rimangono attaccate, alle ..pareti del ,carcere per esservi .sbattute dal vento, o riarse dal sole, le preghiere si volgono invano al passeggero perché ricordi geme là dentro, e ne senta pietà. — Luisa! E quelle tasche, che attaccate a spaghi pendenti di sopra ai muri scendono giù fin presso a terra, che cosa ci .stanno a fare? . • In questa ecco passare lì presso un plebeo romano dalla lingua mordace, e dagli_ atti petulanti, il quale avendo inteso la domanda della, giovane, quasi invitato dalla onesta bellezza delle gentildonne, rispose: — E' sono archetti tesi dai carcerati: alla carità di passo; . ma al stempo, che corre, la carità non si lascia chiappare più a :volo, .nè a fermo... Ed .un altro plebeo, sopraggiungendo, disse: — Non ,è come la conti. Coteste tasche, eternamente :vuote, stanno lì per dare immagine delle mammelle della carità . dei Preti, con le quali. allattano ,i1 povero .popolo. Le gentildonne rimasero contegnose a quei Motti ; e poichè si furono assicurate che nessuno le scorgeva, quanta moneta si trovavano addosso distribuita prima per coteste taselae,.partircino. — Non già la moneta, osservò Beatrice; bensì la idea, che altri ,pensa a te, e come può ti soccorre, deve tornare di consolazione -grandissima ai derelitti: Nè. si dica che il baleno non giova; perchè talvolta .basta • a illuminare la strada, e 'a ritrarre dallo abisso il pellegrino smarrito. • — Veramente,- riprese donna Luisa, io comprendo quanto abbia a recare conforto in cotesto. sepolcro di vivi conoscere come qualcheduno senta pietà di te.... però non lo vorrei provare. — Noi siamo foglie davanti al soffio della Provvidenza, ed

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==