Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

401 esperienze ' travagli, fatiche, disegni , e pretensioni ( la più parte inutili) a mi hanno fatto conoscere (ma troppo tardi pel mio bene, e per quello dei • miei popoli, e vicini ), - le cose ,necessarie al buon governo dei popoli • • • - a di cui un giorno bisognerà rendere conto al Re dei re, davanti al quale • sutterfugi, e cavilli non valgono ' conoscendo le inclinazioni, i disegni, e i a pensieri segreti degli uomini ... tanti dolori, ed accidenti strani da tanti a mesi mi assalgono, che sono diventato un supplizio a me stesso; onde io a prego Dio, che dalla terra mi chiami al cielo usandomi quella misericordia « che io ed i miei non usammo a tanti popoli, che ce ne richiedevano . . » E venendo più particolarmente allo scopo di questa nota, odasi come coteSto sciagurato re continui: « Dopo avere aspirato a farmi imperatore del a Nuovo Mondo, a conquistare Italia, domare i Paesi Bassi, farmi eleggere a Re d' Irlanda, vincere Inghilterra con la più grande armata che mai siasi a veduta, alla formazione della quale consacrai dieci anni di iene, ed oltre « a venti milioni di ducati, e Francia con le corrottele, mi trovo ad avere consumato trentadue anni di vita, più di seicento milioni di ducati in ispese a straordinarie; cagionato la morte di venti milioni di uomini spopolato pro- • vincie più vaste di quelle eh' io possiedo in Europa... di tutti i disegni, a rovine, e fatiche appena ho acquistato il piccolo regno del Portogallo. Ir- « landa mi sfuggì per la indole salvatica dei suoi abitanti, le spiagge ardue, a la dimora trista; Inghilterra, per fortuna di mare; Francia, per leggerezza a francese; Lamagna, per astio dei miei parenti .... il tutto per volontà di « Dio!! Filippo II moriva divorato dai pidocchi. Possano i tiranni, e i tormentatori dei Popoli non fare mai miglior fine della sua: e possano i loro disegni non riuscire mai ad esito meno tristi di quelli di costui ! — Questo documento si trova nelle memorie del duca di Sully ministro di Enrico IV, « viene riportato dal signore ARTAUD DE 1VÌÓUTOR nella sua Storia dei Papi. Quantunque questa nota sia già lunga., tornerà, io penso, oltre modo piacevole ai •lettori sapere come questo Re, cattolicissirrio e colonna principale della Chiesa, sentisse degli Ecclesiastici : .« Aiutatevi nei vostri bisogni con l' entrate dei,beni'eeelesiastici; concios- « siachè le troppe dovizie precipitino i Preti nelle delicature e nei piaceri, « donde 'poi nascono l' empiétà. a Diminuite ecclesiastici, cortigiani, magistrati, e finanzieri perché questa a gente divora il grasso dei vostri dominii, e non porta frutto che 'valga.. « moltiplicate mercanti, artigiani, agricoltori, pastori, e Soldati : i prind spell- a dono poco, ed arricchiscono le provincie; i, secondi le difendono. a Abbiate quanti più potete voti in Conclave; pagate bene cardinali, elet- « tori; e vescovi di Allemagna col mezzo dei vostri ministri, senza far passare « i danari per le mani degl.' imperatori. « Ricevete in grazia a. qualunque patto i ribelli dei Paesi Bassi, purché « vi abbiano per principe: ad ogni modo fate pace con loro a. Quali i suoi intendimenti politici sopra le altre parti di Europa si ricava dai seguenti ricordi : a D' Italia e di Larnagna non vi date fastidio: questi paesi sono. posso- « dirti da troppi, e troppo diversi principi, i quali aborrendo deferire a cui a fra loro è più degno, e governandosi con umori diversi, riesce difficile che si accordino. « •Dividete la Francia dalla Inghilterra ». . . (1.0) Sisto V inviò il cardinale Aldobrandino , poi Clemente VIII, in Polonia'per la pace , e per rivendicare Massimiliano in libertà ; le quali cose tutte gli vennero prosperamente condotte R fine. In cotesto 'viaggio egli tolse seco, e si valse della opera di Cinzio Passeri nipote ex sorore, che poi ,cìeò' Cardinale nepoté col titolo di San Giorgio. Sisto, per simili geste riputando assai lo Aldobrandino, frequenti volte esclamava « avere trovato alla fine un uomo secondo il suo cuore ». LETI, Opera« cit. parte II. l. 3. (11) « Imputar le Si,puote un error, solo: a Mangiarmi dall' armali() un raveggiolo ». • COTTA, Canzone in morte della Gatta. (1`2) ,Questa mania di giudicare, e fare con le proprie mani giustizia, e non già sopra le bestie,' bensì sopra gli uomini, fu per un tempo esercitala da Giovanni Tina ciabattino, di cui lessi la narrazione minuta nella Raccolta di Novelle antiche e moderne fatta per opera di Robusliano 51

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==