Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XXI. - IL MANTELLO ROSSO 379 bocca chiuga. Aveva in testa un berretto bianco di tela, trinato , e legato con nastro di seta, colore di' fuoco: 'intorno, al corpo gittò una zimarra di panno bianco soppamiata di colore di rosa. - Dalla parte destra era 'una doinita.... donna? Sì, donna;- i suoi capelli bianchi e neri le. stavano arriceiati, 'irti sul capo, Come se tutta notte avessero litigato fra loro. Io non ho tempo.,. manco.. voglia,t di dipingere tutti_ i personaggi di questo racconto: molto più che se tu volessi., mio diletto lettore ,, formarti idea precisa di questa creatura, non avresti a far altro che rammentarti il bassorilievo della morte del Conte Ugolino, attribuito a Aliehelangiolo. M sommo del quadro apparisce la figura della 'Fame;, torna, a guardarla, e , fa' il tuo conto che la mia dOnna ne avesse somministrato il modello allo scultore. Mentre l'uomo si vestiva in fretta così favellava: Carinina, cuore mio, questo negozio io spero che mi rimetterà in grazia del ViCerè. Anni sono, pei•delitti che succedevano su i confini dalla parte della Chiesa egli voleva che bevessimo grosso; e ,se i misfatti non riguardavano proprio 'gli Spagnuoli , non ne avevaMO nemm,eno a 'parlare. - Chi sa?, forse-voleva ammonticchiarvi immondezze, per dare faccende, alla granata di Sisto V: ora, ad un tratto, preténde? che, dobbiamo avere più occhi di Argo, -,di quello Argo, sai, •MOSSO da ,Giove A guardare la vacca Io, - e più mani di Briareo; ma sono curiosi costoro! Quando .dicono voglio, pensano avere fatto. tutto. I fili della giustizia vanno tenuti sempre in esercizio; se tu 'li lasci troppo tempo inoperosi, quando, li vuoi adoperare o si strappano perchè 'fra- dici, o irrigiditi non molleggiano: . — Gioia mia, bisogiia ad ogni costo tornare in grazia del Vicerè; molto più che ho penetrato conle quel tristo del vostro Col,- laterale s'ingegni supplantarvi con ogni maniera d' industria.. L'ultima volta che il Vicerè venne alla vicarìa, per. maladetta sorte voi eravate uscita, e il Collaterale lo ufficiò fino all'ultimo scalino del palazzo; e quando e' fu per salire in carraZza gli si curvò davanti, come se, volesse dirgli con tutta la. persona: Serenissimo, mi, dia la felicità, di mettermi. i piedi sul .collo piutto- stochè sul montatoio Cuor. mio, .se -, voi foste stato, presente questo onore sarebbe toccata a voi, e- avreste imparato ad abbassarvi pianto_ si deve, perch: in questo. voi non siete, perito, tanto che, basti. — E dissi proprio al Vicerè le parole,, elye mi avete riportato adesso, viscere mie? — Gli disse! Così mi parve, dalla lontana che gli dicesse.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==