Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XIX. - LE FANTASIME 329 che montanino ignorante di questi lùoghi; - pare proprio fatta con la piccozza. — Che sia stata .coMposta su questi poggi non ha "da dubitarsi, interruppe Orazio con modo acerbo; ma che l'abbia fatta uno ignorante non è vero, brutta scimmia, perchè l'ho fatta io... Orazio..'. vi chiedo perdono... io non credeva... — Credessi, o non credessi, impara che non istà straziare la canzone a cui la canta: vera- mente la mia poesia. non vale la tua voce; ma ad ogni modo, senza i miei versi come sapte- ai', far sentire i ,tuoi canti? • Il garzone,.per. torsi d' impaccio a rispondere, sciolse una nota :limpidissima. Orazio non 'ebbe coraggio interromperlo, ed egli continuò: Correte alle poste, Le macchie salvate, Chè scende 27 ognale; Ai campi accorrete, Non -venne l' uguede Battéte'— uccidete •Pei boschi a stormir. Quel verro crudel. Avventa le zanne, La carne del verro, ' Atterra leceiòli, Un rúbbio ben pieno Nocciòli, corniòli, Di yran/saMeeno Fa il bosco tremar Il premio sarà. Per setole ha stecchi, • La testa, e del tiro • Ha fiamme per occhi: Si aspetta r onore •Nessuno mi tocchi, Al franco uccisore sGrugnando egli va. Del marzio éignal. Le belve percossé E premio più caro Del mostro allo strido, Lo aspetta, del viso Disertano. il nido, • Di Clelia un sorriso, I figli,, e l' amor. Baleno di amor; I colti devasta Clelia •la bella, Così, che ai bifolchi Che quale la mira •.Par corsa nei solchi Delira,— sospira, La- fiamma del ciel. 'Più posa .non ha. •ia Eccoti un bacio, e .uno scudo; disse Marzio uscendo da un macchione in compagnia di Olimpio. Iddio ti ha dato la grazia del canto .come il raggio alle stelle — luminosa e soave : io ti chiamerò l' usignòlo dei banditi. 42

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