Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XVII. -r IL TEVERE 291 ()Empio udendo parlare donna Luisa ardeva ,e agghiaccia- , va. Si fruga con la mente dentro nell' anima per vedere se ci fosse luogo da deporvi una speranza di misericordia, e gli parve di no. Allora gemè dal profondo del cuore; così ricadono sul prigioniero le catene con romore disperato dopo i supremi sforzi per romperle. Nondimeno, siccome accanto alla gamma della carità non vi ha cuore, comunque di selce, che non si riscaldi, Olimpio suo malgrado si sentiva commosso. — Se io, incominciò a dire, se io potessi sperare che l' assoluzione mi salvasse, a nessuno io vorrei confessare i miei peccati tranne ,a voi, venerata Signora, e tra Dio, e me non desidererei mettere migliore mediatore di voi. Ma il libro della mia vita ho così empito di delitti, che 1' Angiolo Custode non vi troverebbe più tanto di bianco da scrivervi sopra la parola misericordia con la più fina delle penne delle sue ali. Pazienza! E nonostante questo io mi confesserò, perchè se la mia confessione non può giovare a me gioverà a voi, e quindi io ve la faccio. Sapete voi chi incendiò cotesta casa? Io... — Voi! — Sapete chi portò al nobile vostro consorte la lettera perfidamente calunniosa, .che forse lo ha tratto in furore? Io. — Sapete chi tutto questo ha immaginato perchè voi, e vostro marito vi odiaste? — Il conte Francesco Cènci. Egli si fregava tutto allegro le mani, e disse: è più facile che una rupe spaccata dal fulmine si riunisca, che la mia nuora torni ad amare Giacomo. Ho seminato l' odio, raccoglieranno la desolazione. Donna Luisa si scioglie impetuosa dal braccio di Olimpio, e corre veloce così, che avrebbe vinto nella fuga il cervo: giunge a casa, irrompe nella stanza ove giaceva sempre inferma la povera Angiolina , e approssimatasi al suo letto palpitante e affannosa, la interroga: — Donna, per quanto amore porti al tuo Dio, guarda di non mentire. Conosci tu il Conte Cènci? Angiolina, spaventata dalla costei vista, e non la ravvisando per gli abiti mutati, come quella che sempre l' era comparsa davanti in vaste maschile, risponde:

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