Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

26 BEATRICE CENCI — Davvero! O narrami un po' questo caso. — È breve; un potente barone se ne invaghì; costei fu temeraria tanto, da rifiutare l' onore che il barone volea farle; il barone la uccise, e la pagò secondo i meriti. — Motivo forse di sospiri per quindici giorni. Il tempo rimargina presto le ferite. — Non tutte; dentro alcuna si tronca il coltello, la carne vi cresce sopra, ma la ferita sanguina sempre. - Marzio, la commedia della vita non si compone di un atto. Hai tu veduto ghirlande di un fiore solo? Sta' lieto; tu sei giovane, tu• sei bello; un' altra volta, e due, e dieci tu potrai menare allegri balli con giovani leggiadre intorno ai fuochi di maggio. Io non pretendo che la sorveglianza dei lavori alla ròcca di tanto ti occupi„ che tu non possa dare una corsa tino alla tua patria, che se bene mi rammento ha da essere Tagliacozzo, per ritrovare qualche sorriso di vita che dissipi ogni nebbia di sospiri di morte. — Così farò, don Francesco, poiché me ne date licenza: vo' provare, se mi riesce, a scacciare un diavolo con un altro. Dio eterno! Mentre si ricambiavano siffatte cortesie, i costoro colli, come sotto ad un medesimo giogo, andavano gravati dal pensiero dello scambievole omicidio: ed anche questo è un pregio, del quale gli uomini possono vantarsi superiori alle bestie. Il Conte dopo breve cammino tornando a dolersi del piede offeso, mostrò voglia di ricondursi in camera; e Marzio lo accompagnò, e lo sovvenne con amorosa assistenza. Scesa la notte, quando a Marzio parve che tutti dormissero nel palazzo, con veloci passi s'incamminava al giardino: quivi assicurò al muro del recinto una scala; poi, aperte con le doppie chiavi le porte del sotterraneo, liberò Olimpio. Questi col cibo e col riposo aveva recuperato le forze, e con le forze lo acuto desiderio della vendetta, per cui era venuto nel proponimento di appiccare il fuoco al palazzo dei Cènci prima di abbandonarlo; nè Marzio ebbe a durare piccola fatica per contenerlo, e gli andava dicendo: si quietasse per ora; lui premere smisuratamente più atroce la necessiti' della vendetta; fra giorni egli ne trarrebbe del Conte una memo-

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