Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. II. - IL PARRICIDIO 27 delle Marche ; cupido di far roba per arricchire i suoi consorti, da provarsi a scorticare il Colosseo. Anzichè ricorrere a costui mi getterei nel Tevere a capofitto. — Sì, cessato il tenue sorriso ironico, riprese a dire turbato il,Conte; sì, ora che penso, voi gettereste il tempo e i passi. Dopo, il solenne fallo di aver dato favore alla .mia ribelle figliuola contro me, sarà diventato più difficile ad ascoltare i lamenti dei figli contro i genitori. Chiunque voglia custodire illesa l'autorità, o spirituale o regia, bisogna che studiosamente conservi la patria potestà: tutte le autorità derivano da principio comune; nè puoi offendere l' una, senza che se ne risenta anche l'altra. Il padre e il re non hanno mai torto; I figli e i sudditi mai ragione. Donde viene in essi il diritto di lagnarsi, donde l' audacia di sollevare ,la fronte? Vivono perchè il padre li generò, vivono perchè il re gli lascia vivere. Guardate Ifigenia e 'sacco; otesti sono' esempii vera subiezione dei figli, come Agamennone., Abramo, Jefet della purezza della patria potestà. Roma si mantenne -gagliarda finchè il padre ebbe diritto di vita e di morte sopra la sua famiglia. Quelle leggi delle dodici Tavole furono pure il benedetto trovato! Per esse che cosa Mai rappresentava, la famiglia? La comunanza della moglie, dei figli e degli schiavi sottoposta al dominio assoluto del padre. Secoli di oro, e mi smentisca chi può, volsero per Roma quando poterono vendersi i figli sanguinolenti. - Dunque?.. domandò il Santa Croce, sbalordito da cotesto impensato rabbuffo, lasciandosi cadere come disperato le braccia. Il Conte Cenci, pentito per non aver potuto reprimere quello sfogo impetuoso dell'animo suo, di affrettò a rispondere: — Oh! ma per voi è diversa la cosa. Il Santa Croce, confortato da quelle parole, e più dallo sguardo paterno che gli volse il Conte, accosta la sedia.;.e, sporgendo in avanti la testa, gli sussurra dentro le orecchia: — Aveva sentito dire.. . e si trattenne; ina il Conte, con maniera beffarda imitando i modi dei confessori,. lo animava: — Via, figliuolo, dite su! - Mi avevano supposto che voi, Conte, come uomo discreto

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