Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. XIV. MONSIGNORE GUIDO GUERRA. 235 suo al Pontefice senza inimicarselo, e riportare l' approvazione di quello. Ma don Francesco dalle sue spie fu informato dei disegni di monsignore Guerra , o forse gli sospettò soltanto; e questo gli bastò per ammonirlo, che cessasse da visitare la sua famiglia e deponesse ogni pensiero su Beatrice, se gli era cara la vita. Il nome del Conte Cènci dissua, deva i più audaci da accattare briga con lui, e chiunque avesse avuto inimicizia con esso non si sarebbe reputato sicuro neanche nel letto; ma è da credersi che monsignore Guido avrebbe sfidato le sue minacce, se la fama della fanciulla amata, che ad ogni caldo amatore deve tornare sopra tutte cose carissima, non lo avesse trattenuto da muovere scandalo: però la vedeva rado, ed alle accese voglie davano i male arrivati amanti scarso refrigerio «di lettere, che, come avverte il Pope, Trasport4no un sospir poto (3). Chi, di voi che leggete, non ha, almeno una volta durante la sua vita, ricevuto simili lettere? Vi ricordate come le toccaste tremanti, come le spiegaste tremanti, e come impazienti d' indugio tentaste leggerle allo incerto albore del crepuscolo, o al fievole raggio della luna crescente? Vi rammentate come vi battessero le tempie, tipttinnàssero le orecchie, e per gli occhi vi girassero globi di atomi infuocati? Vi rammentate come con un baleno del guardo le percorrevate tutte, e poi rileggendole a bello agio parola per. parola, riscontravate in molto tempo quello che avevate ~preso in un attimo solo? Baciate e ribaciate ce le riponevamo in seno, rimedio di zolfo allo ardore che ci divorava; così lo incauto fanciullo Spartano, per nasconder é la volpe se la riponeva nel seno. Era a questo termine ridotta la condizione degli amanti, quando certa sera monsignore Guerra travestito passava sotto le finestre del palazzo Cènci: egli procedeva a testa alta, cercando scuoprire nella camera di Beatrice un lume, che gli sarà desiato più del faro al nocchiero nella notte di procella. Mentre si accosta all' arco dei Cènci, donde per mezzo della cordonata si arriva alla chiesa di san Tommaso, ecco che sente investirsi di fianco da un uomo che corre. Stette per

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