Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

2 6 BEATRICE CÈNCI lando: misericordia! come • se avessimo voluto levarle la vita. La corte urlava anch' essa gridando: ammazza! ammazza! ed io zitto rasentava il muro, e menava colpi che non da- vano luogo neanche a un sotpiro : mi feci largo. . . . e via per quanto le gambe mi aiutavano. Andava pre- metydo appena dei piedi la tetra, ' perché, come sapete, chi« corre corre, ma chi fugge vola; e nonostante ciò due sbirri, certamente lacchè smessi., mi stavano alla vita come levrieri: l' ansare di costoro mi sollevava i capelli dietro le spalle, più volte mi strisciarono con le mani le vesti. Svoltò un. cantò, e sempre via; ne svolto un altro, e un altro poi: incominciava a sentirmi il •fiato grosso; ma essi pure erano stanchi, e uno, più dell' altro, perché non mi percuoteva uguale lo strepito delle- loro 'pedate. Allora mi sovirenne la storia di Orazio il prode paladino; e parendo a me, che mi avessero accompagnato oltre il dovere, mi fermo, mi volto allo improvviso, e dico addio a quello che mi stava più addosso con una pistolettata in mezzo del petto. Costui girò tre o quattro volte come il cane che si corre dietro alla coda, e poi dette del naso in terra. L' altro capì subitol che io intendeva prendere congedo da loro, ed a sua posta, prima di allontanarsi, mi sparò un saluto di • un' oncia di piombo, la quale strisciandomi il capo mi ha toccato l'orecchio sinistro. - Non per questo cessai di correre: dopo buon tratto mi fermai speculando attorno per conoscere,ovg io mi fossi, e mi trovai per avventura presso alle vostre case. Tornare sopra la•strada percorsa era perdermi, però che fino a questa parte mi venisse il rumore lontano del brulichìo del popolo commosso, come fanno le aéque del Tevere nelle pigne di ponte Santo Ang,iolo. Decisi appigliarmi al partito, che. la fortuna mi aveva posto avvisatamente davanti.: mi arrampico su pel muro del giardino, e tentoni tentoni sono venuto fino a voi seguendo la via per la quale mi condusse Marzio... Ora, don Francesco, nascondetemi fino a domani notte perchè, con -lo aiuto di Dio, conto tornarmene alla macchia. 11 Cènci, che attentissimo lo aveva ascoltato, gli domandò allora:

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