Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

178 IRE A T !t IrCE C, is Vattene. Il servo inchinavasi; e partendo 'faceva un segno a 13eatrice, quasi volesse significare: « Ah! perchè mai mi avete impedito?» Ma Beatrice, durando in lei lo impeto' di amore . , stringe 'con forza sovrumana il braccio di don Francesco come per istrasciparlo,, ed esclama: — Vieni, sciagurato vecchio — tu non hai un momento • da perdere: la moéte ti cuopre con le sue ali. Vieni, la bilancia delle tue colpe precipita giù nello inferno. — Vesti il cilizia— vecchio ! — Cuopriti i capelli di cenere •tu hai peccato abbastanza. La penitenza è un battesimo _ardente; ma il fuoco purifica più,' e meglio dell' acqua. Se la tua prece non giungesse ad inalzarsi fino, al trono ,di Dio, e minacciasse ricaderti sul capo in grandine di maledizione; io ti , starò, al fianco, e aggiungerò la mia, e , saranno ascoltate insieme; ambedue accolte, o ambedue rejette. Che. se ad ogni modo la giustizia vuole vittime di espiazione.... . 'ecco , io volentieri offro la mia , vita in riscatto .del1' anima tua: — ma affrettati, vecchio... l' orlo della fossa è • sdrucciolevole.. . vecéhio, pensa che te ne, va della tua ,eterna salute... . Don Francesco stavasi ad ascoltarla sorridendo. Quando ella ebbe finito, con voce ,beffarda le rispose: — Bene sta, mia diletta Beatrice; — tu sola puoi educarmi alle gioie celesti del paradiso. . . Verrò a trovarti stanotte.... e pregheremo insieme.... . Beatrice lasciò cadere il braccio paterno. Coteste parole, e gli, atti pieni d' infamia ebbero la maligna virtù di assiderarle ogni gentile entusiasmo, e respingerla nella dura realtà della vita. Ella quinci dipartivasi con fa:mia dimessa,'gemendo queste parole : • — Perduto! perduto! Oh, senza rimedio perduto! Don Francesco si 'versava precipitoso un' altra tazza di vino, e la bevve di un sorso.

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