Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

164 HEATIRCE Clb(3 tre persone che non rammenta la storia; finalmente, dietro I' ordine del Conte, assisterono donna Lucrezia, Bernardino e Beatrice. Beatrice vestiva a scorruccio. S ella non avesse indossato cotesto abito a modo di protesta contra la gioia paurosa dd convito paterno, sariasi sospettato che lo avesse fatto con accorgimento donnesco; tanto egli giovava a dare risalto al candore mara3iglioso della 'sua pelle. Per tutto ornamento ella portava intrecciata nelle chiome bionde una rosa appassita, simbolo pur troppo degl' imminenti suo fati. — Benvenuti nobili parenti, ed 'amici benvenuti eminentissimi Cardinali, colonne di santa madre chiesa, e splendore urbis et orbis. Se il Cielo mi desse ceiito lingue di bronzi) e cento petti di .ferro, come invocava Omero, non li crederei bastanti a rendevi grazie per P onore, che vi degnate compartire con- la vostra presenza alla mia famiglia. , — Conte Cèrncio la vostra inclita casa si trova così in alto locata, che davvero non abbisogna di altri raggi per isplendere lucidissima stella in questo cielo romano — rispondeva, giusta il costume 'dei tempi, concetlosamente il signor Curzio Colonna. — Voi, nel tesoro della vostra benevolenza., mi procedete parziale oltre il dovere, bnorandissimo don Curiio: comunque Ma, gran mercè dello amor vostro. lo, Signori miei, vi era quasi diventato straniero: temeva che il mio apparirvi dinanzi vi spaventasse, come di uomo tornato dall' antro di Trofonio ; ma che volete? Me rodeva una immensa tristezza . . . l'iniquo male! Ed io,che provo eom' egli trapani le viscere, l'ho portato sempre studiosamente chiuso -nel petto, per tema che mi avvenisse come a Pandora quando aperse incautamente ft vaso; e versò, senza volerlo, sul mondo la famiglia infinita dei malanni. La tristezza è la polvere sottile che solleva il vento di levante ; da per tutto s'insinua, a tutto Si attacca, e opprime di sgomento anime e corpi. 11 malinconico, per causa più forte del lebbroso, ha da cacciarsi fuori dei tabernacoli d'Israele, e dai festini degli eredi di Anacremate — io parlo per voi, chierici, a cui mi piace professare

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