Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

EDIT01,0 FL '..TOCE11 t). il maliino Clic in lei strada sì larga aprir si vede, Tacito in sen le serpe, ed al governo Dei Suoi pensieri' lusingando siede; E qui più sempre l' ira, e l' odio interno Inacerbisce • TASSO, Gerusalernme Liberata. — Io mi vo' chiarire da me stessa, esclamò Luisa con gesto risoluto. Poi si acconciava alla meglio le vesti dimesse: trasse fuori della cassa una mantiglia di seta nera per avvilupparvisi dentro; e, raccomandati i fanciulli alla unica fantesca che teneva in casa, ammonendola più e più volte che non li perdesse di vista, se ne andò difilato' al palazzo del suocero. Giunta nell' anticamera notò come gli staffieri là sbircias. sero sott' occhio, reputandola femmina di piccolo affare; e forse già stavano per istraziarla con motteggi plebei, quando gentildonna troncò a mezzo cotesti sguardi, e favellii villani; imperciocchè andando loro incontro, con signorile* *atteggiamento comandasse: — Avvertite il Conte don Francesco, che donna Luisa Cènci sua nuora si è recata al suo palazzo per visitarlo. . • e che adesso sta aspettando in &incamera. . . Ora sì che parve ai servi essere usciti dalla padella e saltati su la brace. Non sapevano se dovessero annunziarla, o no : l' un partito e l' altro pieno di pericolo. Tanto e-ra ara-

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