Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

136 BEATRICE CÈNCI fermò — Io. contemplò — piegò le braccia in croce sul petto, e con accento concentrato profferì queste . parole: — Ecco; il padre mi perseguita a morte — la moglie mi rinnega — i figli mi scacciano — la stessa natura rovescia le sue leggi per me, e il fantolino mi abborrisce come cosa, che lo istinto gli addita malefica. A questi fati non dovrebbe mai condursi l' uomo . . ed io soffersi valicarne il termine estremo! A modo di tronco in mezzo alla Via , io mi attraverso 'alla vita dei miei, ingombro odiato e insidioso. — A che più stai, anima sconsolata? Ora la tua partita giova a me e ai figli miei: — un giorno gli educai sotto le mie fronde, adesso la mia ombra toglie loro il sole : . . . velenose sono le rugiade, che cascano da me: — andiamo; — devo benedirli, p no? Vorrei . . e non ardisco. . . No . . chè le mie parole potrebbero, prima di scendere sul capo loro, convertirsi in maladizione. — Vita acerba, morti miserabile, memoria aborrita. — Tu, Dio, queste Cose vedi? Le vedi, 'e le consenti? — Tu hai rotto la canna inclinata... ed io mi chiamo vinto.. . oh! oh! E così mormorando, con la morte nell' anima e le mani nei capelli, traendo dolorosi guai abbandona la casa. Chiunque lo avesse visto, e gli fosse pure stato nemico, avrebbe detto: « il Signore abbia misericordia di questo sciagurato! » La moglie, sebbene la procella continuasse a scompigliare il suo. spirito, sentiva levarsi in cuore un' aura mite foriera di pianto appassionato, mercè la spontaneità dello amore mostratole dai suoi cari figliuoli; e se per questo le venissero mille volte più cari non è da dire. Vive nei genitori, io non dirò senza accorgersene, ma senza che lo confessino a se stessi, una emulazione nello affetto dei figli, la quale suole procedere ordinariamente così. Alle madri riesce farsi amare in preferenza del padre dalle femmine, ed anche dai maschi fino a tanto che si .sentono, deboli ed infermi; ma quando la vita rifiorisce in loro vigorosa, vaghi dei campi aperti o del fragore delle città, dalle madri mano a mano si scostano, e si avvicinano al padre. Ora i figli di

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