Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

CAP. VIII. - DISPERAZIONE 133 E trattasi un foglio dal seno, glielo gettò sopra la tavola. Giacomo lo spiegò, e lo lesse. Era una leitera anonima scritta di pessimo carattere in istile plebeo, con la quale si dava contezza a Luisa della infedeltà di suo marito con la moglie del falegname di Ripetta, e del gran profondere di moneta ch' ci faceva con cotesta femmina, acciecato nello amore di lei: la informava ancora averle il signor Cènci rifabbricato la casa, e provveduto il marito di danaro pei suoi interessi; non taceva dei gioielli preziosi e delle vesti sfoggiate donate alla donna, e di più ancora, e questa era stata la trafitta maggiore per l' anima della povera madre, da questo illecito commercio essere nato un figliuolo bellissimo, a cui Giacomo voleva il pi ù gran bene del mondo. Sul dono del guarnelló di broccato d' argento trattenevasi con maligna compiacenza. — Giacomo rese con atto languido e lento il foglio alla consorte, e scuotendo mestamente la testa disse: — E come mai Luisa, consorte mia, con quel buon giudizio che ti trovi, hai potuto prestar fede a così infame e stiipido scritto? — Perchè è vero — rispose la donna petulante con sin- t, • zo convulso. ' ioz — Luisa, e vorrai tu credere • piuttosto al calunniatore a cui manca perfino il coraggio di manifestare il suo nome, - che può avere, ed ha certo mille fini ingiustissimi operando così proditoriamente; come alienarmi il tuo cuore, turbarmi la pace domestica, rapirmi l'unico bene che mi resta, l' anior tuo, — e non a me che ti amo come la pupilla degli occhi miei, che ti onoro come madre dei miei figli. . . e che questo ti affermo, e ti giuro su l' anima mia? — Io credo più al foglio che a te, perchè il foglio dice la verità, e tu sei un bugiardo. — Luisa, in miglior punto io vi ricordo lo insegnamento che presumeste testè darmi: avvertite che i vostri figliuoli non già possono ascoltarvi, bensì vi ascoltano, e che io sono il loro padre. — Io te lo dico a posta in loro presenza affinchè imparino a conoscerti per tempo.

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