Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

10 INTRODUZIONE sue mani, non convertì in pugnale di assassino. Quando altro non potè fare, col proprio seno tutelò la vita di uomini che sapeva essergli stati, e che avrebbero:i durato ad essèrgli ne— mici. Il popolo un giorno lo ruppe come un giuoco da fanciullo; i potenti lo gittarono alle moltitudini insanite come uno schiavi:" nel circo delle fiere. Consumato nelle viscere, egli cadde sopra- un mucchio di rovine e di speranze; e lion pertanto, morendo, lasciava' alle genti il desiderio di costumi mi— gliori, e di tempi meno infelici. Le sue dita, con ultimo ,moto, segnarono per testamento ,sopra questa terra desolata le parole: virtù, libertà. »

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