Ignazio Cantù - Gli ultimi cinque giorni degli austriaci in Milano

78 pi<HHI cogmz10ne di c11usa, ha proferito inappellabilesentenza avanti il trihunale supremo dellt1 pubblica orinione. Ad un ministro del sa utundo, .e fli scepolo ò' Amhrogio, ronveuiva così imitare il sunto maestro il qunl·e, fattosi vindice di umana e divina gil• stizia fl;t. 'l'eodos io concu lcata , condannò le stmg i di T ess11 Ionica, ed interdisse ali" autore di quelle l' en~rata nel suc•'o tempio, es igendone pubblica ·espi-azione. Tocca ul sacenio-zio ricordare e richiamare ai · doveri di giust izia coloro che, supe•·iori ·alle leggi umane, nbnsa11o del lor·0 potere; ed il ministJ'O del sa ntuario· ha debito di dire a tutti, nnclle ai r egnanti, la verità. E: poiell:è, al di1•e di Teodosio istesso, pochi erano in· allora somigliunti ministri , co5ì pochi fiu·ono anche iu seguito ·; d' ond ~' nwggior gloria ne ùe rivt~ al veuerando f~·uttdlo dell'E. V. Uevma, n · lJII el degno at·ciprete (lelht mtlanese metropolitana. ,, Ho veduto·, diceva· Teod>osio, qmil differ e1iza abbil11~i fra il sacerdozio e l'i mpe•·o; conosco un , solo- vescovo, Arnbrvgio , che meriti vet·am.ente tlil nome e· tal postO>: nitwo ho tJ'O- ' ato· che, a.l pat· di lui, mi d'icesse schiellamente la veri l lÌ.» Ma viva Dio, eh e a ' uo~tri giorùi vediamo i~n i tare· i begl"i esrmpi de'· sunti nel Clero italiano, e sovra ogni n ltra nel vernmente Sommo Pontefice l'eguante·, modellO' d'el' sacerdozio e del principntQ. 11 •·e sacel'dote, fedele 11lla sua missione·, in>Segna n t mondo la ve•·a· ppliti(:a.; Amore tra principi e sudditi, fm governa n t r e goveruati; Amore che tutro tega, Amore, di tutte· cose un;ma e vita. Esso p01ie larga base ~di' Edifizio· Sociale , ove i 'fi·oni poòsano· meglio e più sicuri po- ~are, proi etti e diffusi dulie guarentigie ed oneste liJ,ertli del popolo, salvaguardia e· pall~dio dell' indi•· · pendenza e rlel benessere dell\1 naziane, benes.çe1·e CQwune , scopo degli umani consoni.

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