Antonio Ulrico - Cinquanta motivi ... che la fede romana cattolica sia da preferirsi ...

l'l menli incnarrabili, sopportarono infinite tribolazioni t; i ulivi e sereni. Ed essi concordemente n1i risvosero aver l~rofessalo la fede cattolica. Mel dissero trentaLrè pontetìci romani estinti di martirio: mel dichiararono Cornelio; Cipriano , Fabiano, e Sebastiano : mel contarono s. Lorenzo , s. Cecilia, e s. Dorotea, e da co· siffatte leitimonianze avvalorato ho conchiuso che la romana fede sia la verac~, deJla cui gloria e santilà parlano tanti martiri , che ricolmi di vero gaudio dierono per lei le loro vite. RIFLESSIONE Xl. Ma di ciò non pago, volli inabissarmi, a così dir· la per sin nell' inferno, vi osservai Sin1on lVJago, Novaziano ~ Ari o, Vigilanzio, Pelagio , Nestorio, Maced.onio, rt1arcione , e l\1aometto, e domandai la cagione della loro dannazione. Essi mi risposero starsene là per essersi separali dalla cattolica chiesa, per vanezza di scismi. Donde inferii, che per evitare cotali pene, era costretto di assembrarmi nell' unità cattolica, senza mai disgiungermene. RIFLESSIONE XII. Non havvi uorno che dubiti sulla fede professata dall' apostolo s. Paolo. Esso non ebbe altra fede che quella dei romani. Cel dice egli stesso; Per consolarmi insieme con voi.. per la scambievole fede e vostra e mia. Rorn. I, 12. E chiaro dunque che la romana fede sia sfata mai sempre Ja vera ed apostolica; il che confessano ancor gli avversari, quando dicono ch' c: lla in prineipio era salutare, ma che poscia traboccò in err<>r.·i ; ciò ~che ·vien da' cattolici negato. J\fa QSSi nou sanno addurn·e veruna proYa; e tutte le volte che ri· chieggonsi quale arlicolo ella svisasse, e dove e quarado, non possono recare in nulla saldi argomenti. Ep - pur.e essi dovrebbono farlo. Immaginiamoci, vi foase

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==