Volontà - anno XI - n.12 - dicembre 1958

masta per ore in un !:ecchio sotto al sole) ma « vodicku >) (acquina o ac– quetta). Ed io che il primo gioruo sbagliandomi dissi « vòdocku )) (che è il vezzeggiativo di vodka) fui subito bollato per un incorregibile huligàn - termine comune nel mondo socialista a indicare un misto di teppi"'ta ~ciopcrato vagabondo e ubriacone, senza principi e senza fede - che vuol ~Lronzarsi anche sul lnvoro. Dove lo stradone si allarga in un piazzale, di fronte al club, c'è la pa– la~zina della direzione del colcòo: un ampio ingresso, a destra l'ufficio del pr~sidente che riceve ogni mattina, per motivi di lavoro e non, dalle sci allt- otto; di fronte lo stanzone per gli impiegati, otto in tutto, per l'am– ministra,r,ione di una cooperativa di 1200 soci; a i,inistra una sala di Slll· dio o consulenza tecnica, e, dirimpetto alla presidenza del colcòs, la !-legrc– teria del partito. Il colcò!; Stalin era stato sceho dal Komsomòl come sede del nostro campo per due motivi principali. E' sito in una zona che fu l<·a1ro di lolle accanite (Bélgorod cambiò di mano quattro volte) e nel programma originario dei sovietici c'era anche la visita ai campi di battaglia della guerra patriottica (visita poi intelligentemente abolita per misura di si– curezza); solo clue tedeschi occid'cntali non si lasciarono scappare l'occa– sione di visitare, una domenica mattina, i 1·csti di un cimitero dei loro soldati. A que,ni due 1ed<'schi, di diciannove anni, completamente innocui. (lei disegnava, lui fotografava) sarebbe stata fatta l'accusa tla parte di una vecchia d'onna, accusa ritrasmessa dalla direzione russa del campo, di co– gliere solo i lati peggiori della vita del villaggio (i bimbi senza scarpe, ad esempio) e di curiosare nelle case, oltre i limiti del conveniente. Accusa totalmente infondata, spiegabile unicamente con un residuo di sentimenti antitedeschi e con quel complesso d'inferiorità che i sovietici, pur essendo divenuti una graude potenza, tutt'ora conservano. Seconda e più importante ragione della scelta - il fatto che il colcòs di Kl1pino poleva essere un esempio di buona organizzazione agricola: uon uno dei migliori, certo dei medio-alti. Piì, di ottomila abitanti, milledue– cento soci atti al lavoro, per ottomila euari di terra fertile; una ottantina di macchine: di cui 35 ,mtocarri, 28 trallori e selle mietitrebbie, già acqui– stali dalla stazione macchine e tratlori dalla quale il colcòs, prima della riforma di questa primavera, li prendeva in affitto. Il pagamento - circa un milione di rubli - avrà luogo in una sola volta (la le~ge concede ratea– zioni sino a Ire anni) con il red'dito del 1958. Reddito previsto in dodici milioni di rubli, di cui il 75% da distri. buirsi ai soci (625 rubli di media al mese pro capite - 39.000 lire - per circa 360 giornate-di-lavoro-norma, pari a 250 giorni solari effettivi), il 20% ad inYeslimenti, il 51% in spese di carattere sociale e culturale. (Il presidente del colcòs, nel1a presentazione d'ella sua azienda, parlò di un introito medio per socio di più di mille rubli al mese: ma facendo i conti 1a cifra non quadra). Quattro soci avevano un'auto propria (nno era il presidente. che ('i venne incontro, jl primo g:iorno, ('OD la sua grossa mac- 647

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