Volontà - anno XI - n.7 - luglio 1958

LETTERE DE I LETTORI I Lavoro, attività e cooperazione~ @ ~:•·;e_,___ _ ...... J compagni non debbono mai venir me– no agli impegni aS!unti, perché se u.si di– menticano di rare il primo atto, quello di 11ostencre finanziariamente la nos1r11 11tam• pa. come potrebbero poi et5ere utili in i– niziati,·e che richiedono maggiori ucrifici cd anche molto coraggio? Bisogna che eia• scuno di noi se ne ricordi in ogni momcn• 10 della 111s giomata e che si mos1ri 11cm• prc pronto a dare la sua solidarietà. Agen• do in quHto modo non avrii. mai l'impru– sione che il movimento ristagni come ac– cade a coloro che non fanno nienle. La no– .stra azione è vita, è lotta, è conquista. Non basta dirsi anarchico e dire che tale ci si sente: dò non conta ancora nulla o quasi nulla. Ma bisogna (are fare (are come ben disse quel gionne compagno al congreMO di Senignllin. L'annrchin non dev'estcrc sol– tanto un'aspira11ionc di un domani proMi• mo o lonl■no, 1111una re■lit.11:Hione di o– gni giorno, L'anarchia è so1,r■tut10 conqui• sta della ,·crità, ·della libertà e qucstn con· quis1a si può, ant.i si de,•c, auuare fin da oggi. Per arrivarci c'è bisogno di lavoro, di anivitÌI, di coope.r■tionc. Sono idee mol– lo semplici ma che è neceMario ri1,etue spe.MO . L'amore 1>cr la libcrlÌI nacque in mc quando nevo 11 anni e vidi sven1olare al sole, nel 1893, per la 1>rima voli■• la rossa handiera del Fucio dei lavoratori ne.I mio paesello natio di S11nta Ninfa, in Sicilia. Era il socialismo che si affacciava per la prima volta in quei pae.i: a ,·cnt'anni, poi, diventai anarchico e lo sono se.mpre rima• sto 6no 1111 oggi. Quest'ideale è 11110 il mi– glior compagno della mia vita, mi ha pro• curato la gioia di capire che COH è giu• 110 cd ingiusto, che c:oH è buono e che cosa bisogna di1tn1ggere. Pote,,sero tanti f':;! :· ._'. .:~:~.; ~iovani ra1>irlo, co!Ì come l'ho capilo ç 1>r11tica10io, nella mia lunga C!i!tcn:r.a. F. M. Brooklyn, giugno 1958. Molto gi11.sto: no11 bi.sog,ia Jtancorci di ripetere q11e1te aemplici veri rii; ripeterle fine/ii non ,ono entrate a far parte ,lei CO• alume di ogni anarchico. lii &ono purtrop• po anarchici e/te ,i limitano a criticar, il movimento anarchico. ad eaprimere il fo. ro malcontento per q11ello che ,i fo. e 1Jer quello che non ,i fa, al punto cl1e, ,tondo a quel che ,/icono loro. l'anarchi,mo .sem– brerebbe morto. Tutti noi lo vorremmo ,en.• lire più vivo, piii operonte, piii vitale. Ala le critiche negative non lwnno mai av1110 neuun effeuo terapeutico in neuun la1JO• ro, in ne.ssunaorganizza:.ione. Perciò ai cri– ti'ci. e</ agli i11.1odi1/a11i bi.sogna dire cl1e ,e vogliono e/te il movimento onorc/iico di• venti più fattivo. più can,iJtcnte, debbono incominciare eui 1te1.1ia prendeni una parte di lavoro, di re.sponJabililir, percl,é il movimento anarchico incomincia anc/1e da loro .•. n caos francese ... Una situazione estremamente confusa, derivala dall"insolubile ques1ione algcrin11 e derivante dalla posizione prcci5a, se11zu equivoci, intransigente aS!!luntadai ,·ari mo• vimcnti e partiti che face,·ano capo ai dm~ blocchi 1ntagoni1tici della Francia: quello dei militari, con il ,cguito di tutti i grup• pi e partili tradizionalmente reazionari e i colonialisti; quello del go,,crno, con i movimenti cd i partiti le cui tendenze vanno dai popolari alla Don Sturzo (M. R. P.) ai socialisti e ~indac■listi. Schierati in questo ,etto re, J)er ragioni diveNie ( ri– voluzionarie o paciGs1e), ,·i sono anehe gli anarchici e per l'abituale opportunismo anche i comunisti. Questo blocco si ,li, chiara pronto ad insorgere contro tutti i 407

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