Volontà - anno XI - n.7 - luglio 1958

quenza minorile non può essere pre– venuta nè curata con le case di cor– rezione. con la prigione. nè arre– stata dalla punizione della pena ca– pitale che è applicata in molti ,·a~i nei paesi dove ancora esiste quel barbnro costume. Famiglia. educa– tori. sociologi. medici, psicanalisti d'ebbono cooperare insieme per da– re socialità ai ragaz7.j che ne sono sprovvisti, per togliere le cause di angoscia, di ansietà, di irrequietudi– ne dei nostri giovani. Quanto più la società si mostrerà. capace di elimi– nare la disoccupazione. l'analfabe– tismo. di ricuperare i giovani delin– quenti e di dare equilibrio e stabilità agli irrequieti ed insodisfatti, tanto più alto sarà il suo livello di civiltà. G. CALEFFI RAZZISMO La lortura. qucslo prodf)ltO dell'odio ruzi.51a. che è enlrata :i far p:irte 11,-i!i51cmi di it:uerra. non e applict\ta 80lta11to in appo8ite camere chiu!c. Sl"grct:unentc perchè se nf' cono– sca il meno poMibile il !Uf) ludibrio, con quei moderni !trumcnti !Cienti6ci che lianno sostituito quelli primitivi dell'inquisizione. (Di qu~tn genere di tortura il uggin di H. Alleg, e una 1es1imonia11za che fo inorridire e rabbrividire). Quando un pae~c è in guerra con un altro. gli eserciti, cioC i soldati itessi, commettono l:t t(lrlum su forga scaln. E l"esercito francese in Algeria. composro di 500.000 unii~. ne lia dato purtroppo una ben doloro811 dimostrazione. Nelle così delle Of)Crazioni per il mantenimento dell"ordine. C.S.l. (Correspo11dence SocialisM lriternationale n. 85, giugno u.s.; la ri,·ista del compinntn M. Pivert) dc!Crive questi metodi harbari applicati a C11erehel nel maggio 1957. Mille giovani rcclu1e forono obbligate di entrare in un villaggio, di pr<>Cedcre ad un raslrcllamcnto degli individui sospetti. 1•erehi: ogni ,·illap:gio e ritenuto un covo di ribelli. Coloro che sono sospetti vengono interrogati, picchiati con il calcio del Cucile. gli vengono brnciaccl1iate le piante dei piedi con torcie di paglia impronisalc. Gli uomini ,•alidi. invece, servono per le corvÙ$ dei mililari. per portare i groMi hagagli, senza avere in cambio ne1>1mre il nu– lrimcnto. Dehhono shrogliarsi <la si- !C non vogliono morire di fame. E" 1111 tra1tan1ento molto peggiore di quello che si mava fare agli schia,•i. A questi giovani viene c08Ì in8C• gnato a disprc7,7,are l'uomo, viene inculcato l'odio ranista. Come si può parlare di integrazione? Benchè 1•er le condizioni di miseria c~t!"'t:ma i mussulm:mi non 1101rchbcro fare a meno dell'aiuto francese. si capisce come essi prefcriscuno h i11Jipendenza con la miseria, piutto!IO d1c la !Chiavitii con la tortura. (Un'inchiesta è :mualmen1e in corso in Algeri:i sulla IMtura affidata a tre premi Nobel: Frani;ois Mauriac, Roger Martin <lu Carde e Alberi Camus. che si limiterà alle 1•rigioni ed ai carcerali politici. Ma la tortura sconfina dalla prigione, non ha sedi spe– ciali, è nei caiupi di concentramento. chiamali per eufemismo n campi ,li addestramento,.; é in tuuo il sistema di difesa mili1are e politico francese. Quindi, nonostante l'autorità dei tre incaricati, l'i11ehics1a 110n darà ftÌÙ risultati positi\·i di quelli che dettero le inchieste 1•er i campi di co11(·cntramen10, e tulle queUe che si conducono quando accadono fatti che ripuguano alla cosciem:a ll.::gli individui. e soll.::,·auo 1'01,inione pubblica). 394

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