Volontà - anno X - n.6 - 1 febbraio 1957

sorpreso e cooluso tutti coloro che in Italia ed all'Estero nutrivano diffi– denze verso il fascismo. Quale trion– fo per H dittatOre megalomane mo,. strare che la vecchia diplomazia va• 1icana 011u.Yta delle esperienze di due millenni ... avrebbe dato credito al regiuw ... ! La <1uestione romana era uno di quei problemi statici, croni– ci, clie non. hanno solu:ione, come la quadral1ua del circolo. E Mussolini risolse il problema dellu quadratura del circolo. GH nstuti diplomatici del Vatica– no giocarono l'ignoranza abissale e presuntuosa del triste pagliaccio di palnzzo Venezia. Non ebbero ribrez– zo (<: perchè avrebbero dovuto aver– ne? non erano forse dello stesso stampo e animati dalla stessa avidi– tit di potere?) di tratture con colui ,·he aveva ridotto l'Italia in schiavi– tù, che eru il mandante degli assas– tlinii tli Matteotti, Amendola, Gobe1- ti, Don l\finzone, che aveva fotto in– <:cndinre le leghe e le cooperative d1 milioni di lavoratori italiani, che aveva costretto i migliori uomini ud ondarscnc o li aveva cacciali in car– cere o inviati al confino. Un mercato è un mercato: guai a mescolarvi degli scrupoli morali. In qualsinsi mercato i contraenti cerca– no di giocarsi l'un l'altro volendo ciascuno per sè il massimo di van– taggi. Mussolini pensava ( e appunto pcrchè lo smenth•a certamente lo pensavo) che Roma valeva bene una messa, cd il Vaticano era certo che, una ,,oJtn in possesso dello strumen– to che gli rìcoroscevn la sua sovrani– tà, gli sat1.:.i,bl. stato poi facile scon– finare dal minuscolo regno che mo.. mcntaneamente gli veniva assegnato. Ed il mercato fu concluso. Gli o• nusti diplomatici del Vttticano più furbi del Capo dello Stato italiano tacquero la loro sodisfazione, men– tre Mussolini gridò la sua vittoria: ... solo 44 ettari di terreno forma– no la città del Vaticano. Vn patrimo– nio minimo, veramente irrilevante. La Repubblica di Andorra che ha 452 chilometri quadrati di luperfocie e la Repubblica di San Marino che ha 59 chilometri quadrati, al para- . gone ~ono imperi. E che cosa sono poi un miliardo e settecento cinquantamila lire di curta? Neppure due miliardi di lire carto. di fronte ai 200 miliordi di deficit' (in quel momento Mussolini disprezzava persino la lira che ave– va difeso con tanto accaoimen10 con– siderandola come uno dei problemi di prestigio, di dignità, di lolidità del regime). .Mussolini credette di a,•cr fatto un buon mercato. Senza dirlo aperto.– mente pensava di aver gabbato il Papa, mentre, purtroppo, il gabbato era il popolo italiano. Le trattative che portarono ai Pat– ti del Laterano durarono tre anni e furono condotte nel segreto pili asso– luto. Quando furono conosciute, an– che nell'atmosfera di nauseante ser– vilismo che circondava il cafone-dit– ta1ore, anche nel clima di illihertà cl1e regnava allora in Italia, non mancarono perplessità, critiche evo– ciferazioni. Ne è una testimonianza il lungo 1 li deficit dell'Iia1ia f1m:ista era enor• me. Si ha un'idea della suo: enormi1à pen– sando che il nostro deficit auunle, 110110- S1an1e la grande svalutHione della lira in confronto a quella del 1928, raggiunge i 200 miliardi. 307

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