La Voce - anno I - n. 19 - 22 aprile 1909

.. 74 di tutta la naz.ione, la castrazione Ji tutti i propositi nuovi e vigorosi I Un solo interesse scn1ono: non spostare le attuali loro camorre. Oggi, se in Italia raggiungesse il potere un ministero di idealisli desiderosi di risanare lo spirilo puhblico, esso non troverebbe < mi– nisteriali » e cadrebbe .... dopo 100 giorni. 11 ndicalc è una sotto specie del mini– steriale. t un uomo mascherato di idee ap• pariscenti; per lo pii1 è un massone, che ,,a continuamente in caccia di un programma prntico, da sventolare per accreditare la ma– srhernlUm e gabellarla per faccia autentica e sincera. Che iride il radicalismo! E che fregola di • arrivare » ! Il radicale è 11110 che sn perfettamente che e' è posto per lui, in quei momenti nei quali l'opinione pub– blica spumeggia alquanto per la tempesta del malcontento, ed ~ «: necessiti > placarla con un po' di rosso. Il culmine ideale del radi– calismo al po1er1: è sempre un ministero Zanardelli-Giolitti i e la tanica del radica– lismo è sempre • hl pun1erella >, appena 111 tempesta ,;i sia calmata; la classica pun- 1erelln che riprende pari pari il e ministe– rialismo » e gli ricffl la vita, a maggior gloria dcli' e ordine». Dei clericnli è meglio non parl:trne. Per 11oi meridionali non ci sono: si confondono coi « ministeriali » e sono della specie peg– giore perchè per amore della conservazione dei loro interessi egoìslici compromettono gra,emenle l' autoriu\ della nazione e intac– cano quella condizione Ji vila civile che è la _\ttprtm,~,·., dd/o Sl.1/0 1 rispt'tlata perfino da parecchie delle piit intriganti volpi dcl– i' ordine. Dunque, 11 furia di elimina1.ione arrive– remo ... ai soliti socialisti? - Ai socialisti Aon ancorn. permetta, mn agli idt,t/içl,_ Idea– listi non perchè manchino di senno pratico, di senso della realtà storica, ma perchè ami, possedendolo davvero, sanno giudicare l'ego– ismo borbonico - granduchista - ministeriale, ~Anno ollrepassare col pensiero e coi desiderii che sono proprii dellr1 loro coscienza di ga– lant11omini1 le contigenli porcherie dei loro nemici. L'idea è eterna e perciò fattrice della storia; la porcherin sola è contingente e trnn· sitoria, e incapace di spingere l'um:mità 1 se non per di,,;gusto che ispira di ~- Noi !-iamo per le idee, colle quali si fe– condano le opere buone, e si riscaldano le anime, e si , incono gli scoraggiamenti, e si :1ffo1trmoi \'Olenlerosi 1 pur lontani ed ignoti l'uno all'altro. L'idealista è colui che prima di promuo,•cre anche una piccolissima modi– licaiione ali' assetto della vita nazionale, si fn un piano di tutto ciò che è necessario al ~olido av,,enire di essa. Il pratico, il ben pensante (- il camorrista, il borbonico, il ministeriale) procede invece alla giornata, sent:t• idee generali, senza sogni nell'anima. lde11listn è, in parte, Sonnino che vuole l'avocazione della scuola allo S1ato; « pratici e ben pensanti > (non ripeto pili la paren– tesi di prima) sono Giolitti e Fusinato che lfoncnno In quistione con un • è prematuro >, e deve vedersi meglio », « è pericoloso ~, «: un po' alla voha ». Giacchè, naturalmente, non cot1\'icne loro sottrarre alle ingerenze dei politicanti locali le scuole, che, avocate allo S1n10, sarebbero un terribile strumento di < 11111iministerialismo > fra non molti anni. Idealista, per continuare l'esempio 11011 f il radicalonc prof. Nitti che ~hiamatza e fa schiamuuare < avocazione! avocazione I •, fa indire d:1lle logge massoniche di lutto il bel paese comizi e pro-avocazione », e pr~– sent:i una, non so più se mozione o altro, 111:1 quando poi \'iene il momento buono botte in ritirala ... « per opportuni!~ parla– mentnrc » ( cioè perchè teme di rn-ere dalla su:t pochissimi voli). Anche il Nitti è un « pratico » 1 un « ben pensante>. Mo riferito un dato qualunque. ~!alti altri però se ne potrebbero trovare in altri campi nella vita pubblica. Idealisti, per esempio, sono anche quei socialìsli che combattono per il suffragio unh·ersale, contro quei pratici e ben pensanti, pur fra i cosidetti proprietari, che vanno anche loro colle pantofole, e han paura di perdere i collegi, perchè si sentono capaci, sl, LA VOCE di ottenere quel paio di migliaio di ,·01i che tocca loro in ogni elez.ione, ma incapaci di educare le gr,mdi masse, o di ingannarle colle parole sonanti e vincerle colla corruzione. come ingannano quei poveri duemila min· chioni, in maggioranza non appartenenti al popolo \'Cro e proprio. Dunque prima di tutto, coo\'iene fare una grande distinzione nei partiti politici nostri: egoisti e idealisti (minisieriali e rinnovatori, politicanti e uomini politici, im· broglioni e galantuomini). J\la fra i vostri idealisti (e oggi nel l'hai in meridionale pos· siamo chiamRre tali pochissimi conscn•atori, pochissimi socialisti e men che pochissimi repubblicani) ci sono diverse tendenze. Sl 1 ebbene, contentiamoci, prov\'isoriamen1e, di una alquanto larga proressione di rede poli– tica, chiamandoci e idealisti > I È già abb:t· stanza per noi del Sud. Al r,iù, al meglio preciso, c'~ ancor tempo! G. Lombardo-Radice. Per Romolo Murri. Um, dtlle pd, hrulle sue pasme, il giorno· l,smo libualt e modtr,1/0 italiano l'ha sui/111 dofo la romlmma del moderm\mo. Finrhi qut5lo fu prttt5lo di uoli{''ole i11lertha11li, di i11lervislt ouiose, tli pellrgoltH,i t di sraud.1/,~ i gio,-,111/isli I' 11maro110 r lo utttrarono : pubhlirnt•o110hra,u Ji rfri'sle, 51111/i di op11Moli, imliri ,li litri. Ma dopo la co11dam111, ,,ppena il l'alicano ro1111"11c,O a proibire i foglt du daran troppo sp.i;Jo alle uoli{'l del moJerni• o"o, e cltUlst lt porlt ai corrùpondmli dt1 g,'o,110/i troppo 11rdmh per ,\furr, o ptr il Rinno,•amen10, i giornahsli t ir"'o" di bordo; e 5i dtllero a fare dtll'anh'11odtrnim,o a ollran\O o per lo meuo - t I.i /c,rf) arma puferila a sl,1hil11 e la ,011gù1r" riti s,lm– tio su quelle slesst />trS,Jllf rhe andJt',m prima ptr e5prtS50 r per ltlegramnw inltrr:isl(mdo e sfrullamlo. Cosi si 11·velaro110 q1w/i tJtra– mmle trnno: iucaftMi II fare m111 f,m,pagna di idu e schiiwi so/lm,lo dei cmlrsimi dei par rori e dl'i h,golli. Fra lanli episodi d'affarismo ra pere) 110• /alo 1111 allro ft11011u110:quello dt/1' ignorat1jt1 di "" grnmle scrillore che 11oit1ftfrt\ {iamo pe, altre q11,,lil,ì: Alfredo Or111111. Egli h.i seri/lo nel Giornale d' llalia ,,,, arti~·o/o rht ha stupefallo lulli q11,J/i du. .:.ome me, ha11110 slim.1 ciel/' Orùni. Conosat·o li1 s11a poca 111c/ù1ap"o11e al/i, lelfort1 mtlotlic:a t ortlmala, ma 11011mi immagi11at·o mai d,e per sfo– gare In sua nnlipalia conlro /tfurri trerthhe saputo auumulart Ionie a(ltr111ni1'o11i trro,ue. Il J.J11rri, oao,re dirlo a rhi dimostra 11011 aver mai ltllo di lui che qualche arli'co/ello, 11011 si è 11u11' accodalo alla jilosojù, de/111 co11- li11gt11\a, 11011 ha mai .\OSlcnuloil pragmatismo 1 11011ha p,-150 mai 11111/a alle Réflexions dtl Sorel. Dir questo si'g11ijira11011 sapere in quali anni se, it 1 tsse Sorel e strit·esse ft1u, ri. sig,,i• fica 11011 at 1 tr mai lei/o 1111//" d, lulli quei bei nomi slraniari d,e I' On~mi ci/a. Cii} che foi fa ancora più 111cra.:1'glia e rmdc pa!t11le la leggtrt{{a dt//' Oria,,i è che i periodi con pretese filoso/ìd,e or,, r,cortlali sono copiali, co11poche var,:,\,Oni sli/ishi:ht, da 1111 nrlicolo di 1\Jar1'o1\/i'ssiroli su/111 Sera di J.1ilano. Non ci resta che tiare 1111 ro11s1'gl1"o al/' Oriani: ~rvirsi di un manuale ci, coltura e di filosofia che non sia 1\1."ri'o ftfissiroli. Possiamo assi'curar/o che re ne 1,0110 dei ,,,,. gli'ori. Ed ora ad 11//ri la parol11. g. pr. Pri0111 :tccus11 del\' Oriani al Murri : egli ha mulato bandiera. E I' Oriani atferm:1 que– sto perchè il ~lurri molti anni fa ,•olle una democrazia guelfo, e perfino difese l:1 liberti\ materiale del Pontefice, invoc:rndo per lui IJ. famosa e striscia di terra fino al mare ... E questo è 1 nel rassnto del ~lurri, un deliuo: pel Murri non s' ammelle un' e,·oluzione: non s'ammelle ch'egli possa a,·er combauuto sotto le insegne ,•aticane fìnchi! sperò in una democra2ia benedetta dal Pap:t : non si vuol riconoscere che l'anima del gionne sacer– dote si sia sempre, fin da' primi auni, ri- ,·olta cos1anlemen1e ,erso la democrazia: non si vuol perdonare a lui un' illusione grande e didna: non si vuole SCU..(;tre in alcun modo quest' uomo se. quando s' 2,·vide che il suo sogno d'una democrnia cristiana fallh·a, disse a ~ sic..~: - rimarrò cattolico e de• mocratico, chè 11 mia (ede religiosa non è la polilica, eJ io posso ben res1:1re religio• samente con la Chiesa e agire politicamenle contro il clericali'imo - con l.1 stessa di– stiniione nella che fu nella callolica mente di Dante Alighieri. Alfredo Oriani ricorda le magnifiche tra• dizioni della Chiesa, di cui anch'io mi van10 figlio: non ricorda però quanle vohe il Va– ticano - che non ~ la Chie<a - ha mo– strato di slanciarsi generosamente ,·erso grandi ideali, da cui poi s'è ritratto per vihà o•per altri moti\'1. L'Oriani che riconosce e l'igno• « bile, ultimo passato del clero ,·enduto agli e stranieri e nemico della patria, l'orgoglio e gerarchico e In inane, tirannica vanità dei e primaii, la ser\'Ìti1 del papato a tulti i re > (e questo non è vero) e il suo abbandono « di tutte le più nobili cause politiche, le sue e contraddizioni con IC\ spirito di GesiJ •, avrebbe foue rlic.approvato quei credenli e quei sacerdoti che 1 dopo it\'er pla11di10 a Pio IX banditore dell' lndipcndenz.a italiana, lo abbandonarono politicamen1e, pur restando credenti e sncerdoti, quand'egli retrocesse e ritirò le benedizioni antiche? Non s' :a, vede I' Orìani d'assis1ere n un bis di quello spet· tacolo, ora che, unila la patria nonostante il clericalismo a\l,•erso, ci si a",•ia alla re– denzione dalle miserie soéiali pur a\leado contro l'eterno nemico? Perchè invt:isce egli contro questo sacerdote che ripetè I' il– lusione dei preti liberali, che fu tutto col Papato quando Leone Xlii bandl la Demo• crazia Cristiana, che lo abbandonò politica• mente quando Pio X s'nlleò ai conserv:1tori? È quesln una evoluz.ione illogica, signor Oriani? i\la 1 viva Dio, che direte voi di Giuseppe Garibaldi, il quale prima d'essere anticlericale credette nel libernlismo di Pio JX e offtl a lui, « C:1po della nostra augusta religione •, I' :iiuto della ~ua spada? che direte di Giuseppe ~latzini che prima d'ar– mare il braccio di Gallenga contro Carlo Alberto gli scri,·e"a la famosa letlera per chiedergli la libertà d'Italia? che potrete dir mai di questi e d 1 altri grandi sopr~ il gior– nale di Sidney Sonnino, ex-repubblicano, ministro con Pelloux nel 1898 1 capo del Go,·erno e alleato de' partiti estremi nel 1906? È puerile voler far passare Romolo Murri per un Pandozy o per un altro de' soliti preti spretati: è ridicolo chiedere: « Chi è? • che cosa è adess0 don Romolo Murri? • Certamente coloro che gli dettero il \'0to « non lo sanno: lo sa egli? ». Don Romolo Murri è quello che primo intul, in Italia, il disagio lerribilc in cui tante anime religiose d.>vean trovarsi nel contrasto tra la ,ecchia e s.1nta fede e le nuove e s.1nte idee sociali, che parevano condannnte dal Vaticano il quale non le con– cepiva se non nelle loro forme pii1 "iolente e piì.1grossolane. La parola del Murri fu l'ultima rivelazione per queste anime. Egli riassunse in sè, come gli uomini di genio, lo spirito della gio,•en1i1 religiosa del tempo suo, e ru capo e duce di questo grande e nuovo movimento che impensier1 la dema– gogia socialista e mera,•igliò e interessò I' I– talia pensante. Questo movimento fu ,·ago, fu incerto, cadde in errori: si trascinò per equi"oci: -,,olle tenersi redele ali' idea guelfJ sinchè durò l'ultima illusione: si distaccò dal Vaticano quando ciò ru fat:tle, proclamò L:t sua :tutonomia: e Don Romolo, trascinato dalla fogn 1 inasprito dalla resistenza, a volte eccedette, a volte esagerò. Esagerò, ad esem• pio, nel procl:tmarsi « anticlericale », errò nell'usar questa parola che a troppi equivoci, oggi, si presta. L, nuova democrazia cristiana ave\•a la sua ragione di esistere in quanto $i contrapponeva a questo maledetto equi,·oco perenne di derùali'smo e di anlidtrù:a/ismo: essa doveva porsi tanio contro la corrente che della religione fa uno strumento di do– minazione politica quanto contro quella che della politica fa uno strumento di guerra Bibloteca Gino Bianco religiosa. Non S1a10 as.servito :tlla Chiesa, ma nemmeno Chiesa oppressa dallo Stato. ~on clericalismo, ma nemmeno anticlerica– lismo: e se Romolo •'lurri accettò questa parola, con infelice ide:1 1 il suo non fu dav– ,·ero I' anticlericalicmo dei soli1i: fu un an– liclerimlismo rdi'g,'os(I: quello di D:1nte, signor Oriani. Oggi Romolo 1\lurri è, per forz:1 di cose. In pro1es1a ,·ivente del popolo d 1 Italia contro l'ingerenza politica del \'nticano: molti tra' suoi elettori sono nnime religiose, molti son miscredenti: ma il sisnificalo collettivo del loro ,·oto fu questo: la protesta contro il malaugurato accordo clerico moderato, contro il governo alle;;to del \'aticano, contro il \"aticano grande elettore del Governo. Troppi credenti e non credenti \'Ogliono ormai la Chiesa quale dev'esc.ere, aliena da intrighi politici, pura comunione di spiriti religiosi fuori e sopra a tutti i partili I Bi!.ogna essere redattori dell.1 i ~,r., Ro•n.z per ignorare que• sto. O bisogna essere Alfredo Orinni? Or dunque, un uomo che combatte per cosi grandi idee, per la liberti\ poli1ica dei credenti, per la democraz.ia religioM, per la purificaz.ione ideale del grosso materinlismo de' popol.1ri, non è un apostolo, non è un creden1e? J\la l'Orinni non sa forse che migliaia di gio\lani per tulla l1nlia han pal– pitato e palpilano con Romolo i\lurri, al cui nome tuttora st reprimono a stento gli ap– plausi ne' congressi dc' gio,•ani callolici? Non sa che per lui s'agita ancora il giovane clero? Egli è un ambizioso! E quale uomo politico non fu ambizioso, a cominciare dai grandi Pon1etici, a risalire da I eone Xlii? Eglì è ricorso talora a mezzucci ignobili I E quale uomo politico, purtroppo, talora non ,·i ricorse? Distruggeremo per questo i mo– numenti di Mauini e di Ca\'our? Non rispondo alla critica sull'attività in– tellettuale del ~turri 1 perchè puramente su– bietti\'a. Del resto il ~lurri è un uomo d'azione, non un filosofo: d'accordo. ~la scri"ere che l:i sua ri\'ista, a cui :inlui,·ano più miglh1ia d'nbbonati, sia s1a1a «: inutile al penlliiero e :tll' :irione d' Italitt • ~ UOJJ puerililà da non conrutarsi nemmeno. Ma non rilevare negli scritti, specialmente ultimi del Murri, un acume, un:i profondi1à, una \'isione larga e serena propria d'un ingegno raro e nutrito di alti e seri studi, è una miseria non lecita nemmeno agli scrillori d'un giornale che debba riparare alle accuse di modernismo ... Romolo Murri resta prete. Fa bene. f'orse egli non ha anima di sacerdote cristiano, ed errb nello sceglit-re la sua \'ia: le lotte spie– late della politica non concordano molto con la pratica e\'angelica.' .. Tuttavia, non esiste un tipo unico e rigido di prete cristiano, e nella religione di Gesù v' è posto per tutti i temperamenti, purchè messi :t ser\' i1.io di un'al– ta causa. Romolo Murri, indelebilmente sa– cerdote di Cristo, fa bene a conser\'are le insegne del suo grado ancorchè scomunicato per 1110/ivi politici - per motivi di quello stesso genere che procurò le antiche scomunich~ ai preti liberali. Ed t-gli 1 cattolico, logicamente combat1e i mode1 nilliti tstremi. E pur nella politica non dimentica, come l'Oriani pre- 1ende1 il nome di Gesù e la gio,•inezz.a ancor fresca dei Vangeli, - i discorsi su /a Vita rtlig,O(;t 11e/ cristianesimo sono sfuggiti atla competenza del denigratore di Don Ro– molo! Ahimè! È turpitudine degna della Ver" Romù o dei moheplici Mul, scrivere che il Murri è entralo in Parlamento sull' Asmo di Podrecc:i. V'è anz.i entrato come contrapposto. Antonio Fogazz.aro, pur non dividendo tutti gl' ideali e i metodi della Lega Democratica Nazionale 1 si augurava l'elezione del Murri come raie da e potersi felicemente contrap– porre> a 4uella del direttore dello sporco li– bello. La laideZ7a di cui la democrazia d'Italia s'è macchiala ill\•iando l' Asti10 alla Camera mostra purtroppo la "olgarità grossolana di troppi fra i militanti ne' nostri partiti popo– lari. A purificarla occorre un so010 d'idealità e di religiosità alta e sana. E questo arrecherà alla democrazia d' llalia, con felice compenso, don Romolo Murri. Silvio D'Amico.

RkJQdWJsaXNoZXIy