L'Unità - anno VI - n.52 - 27 dicembre 1917

334 1>1·obJeminuevi. e iaprevisti olu er& ur, .. t• ri, solvore. La bl'eve gucna viUoriosa conw·o la Spagna, <'011la conqui&la cli Cuba e delle FilipJ>ine, avevu d'un tratto trasformai.a Ja posizione politica del l'America •DI mancia. Fedeli alla lraclizione Jib 0 · mie e lieti c!i poter climostnu·e che 1101, avevam:, combattuto pe1· inter·essi egoistici, gli Stati Unit,i Hi uJfrottnl'ono a conceclc1·e l'autqnomia a Cn.'m r a fame un nuovo Stato indipendente. E altret– tanto avrebbero rutto per le I>ilippine. .\la, abhunclon.atc a se stesse, le Filippine ~a– n,bboro di\'ùntat;: facile !H'eda di qualche grande potenza, il e he a\'rebbe coi!wolto l'America in un'allra guen·a ben più sanguinosa, o si sarebl,e l'isoll.a per essa in una J)erdita totale di prestigio. I I possesso delle Filippi1,c fu dunc1ue mantenuto. Ma que;;to 1,11ovoacquisto assimilava l'America a tulle le alir~ nazioni, che avevano delle colon;c nell'Asia, e l'obbligava a. una politica non più esclusivamente americana, ~na anche asiatica. DaJ punto di \'ista diplomatico e rniJitarc, qu~– st.o po=sso ,1·a,pp,·escntava ejvi.d'entemenle ,per gli Stati Uniti una debolezza e una limitazione della loro libertà cl'azior,e.' Rap1>resenlava sopra lnllo il so1·gl'1·e cli 1111 nuovo e g1·a:vissimo p1·0 blcma: quello de.Ila determinazione dei ,·apporli fl'a gli Stati Uniti e le altre grandi nazioni. La politic,, ciel non ,intervento era ormai tra– montala. La stessa ùollrina di Mor,roe, al cu"i riconoscòmento eia IJ)arte. dell'Europa l'Ameri~t teneva so1)1'a(utto, appariva mollo compromessa. ).'acquisto delle Filippine e l'estender i della pu tcnza americana nelle acque asiatiche, privavano l'America, agli occhi dell'Europa di ogni parte· crpw.ione morale per sostenere la dotlrir,a di Mon– roe. Secondo l'idea europea, l'unica giustificazio– ne delle pretese degli Stati Uniti elle il Veochio 11onclo rinunciasse considerare il Nuovo come campo libero per l'accresci men lo del suo domi· nio coloniale, consisteva nel limitare la propr,·l attività. all'emisfero occicler,lale. IJ fallr• che que– sta era sla ta la politica dell'equilibrio fin d,,l suo sorgere, veniva in certo modo a sanzionare ta.le idea. 11a quando l'America occupò le Fili1>p1 ne, p,arve all'Europa che essa avP.sse percl'uto ogni clit;tto morale alla sua p,1:etesa. Ma a questa pretesa l'America non poteva ri n11nziare in alcuna maniera. Do\'eva quindi prov– ve.dere ai mezzi ver far rispettare. il suo 'princi JYioe per salvaguardare la sua r,uova posizione di grande poLrnza mondiale. ' Uscendo così da un isolamento duralo più di 11n secolo, gli Stati Uniti trovarono due stra.de aperte dava_nti a loro. L'una, che continuava più direllamenle la tradizione politica, era quella d1 afnctarsi alle proprie fo1'7,ee alle proprie risorse. Ma questa politictr, per aver efficacia e garantir~ il paese contro oar,i pericolo esterno, richiedeva un ,aumento enorme cli armamenti; e questo ol– tre ad es.5erc i11 contrasto colle ripetute dichia– razioni di intenti paoifici, presentava due gra.vi svantaggi. Anzilullo la spesa colossalP., in un paese dove Por. esisteva ur,a coscrizione obbliga– toria e dova J.-, spirito pubblico si sa.rebbe oppo sto alla ~ua adozione; in secondo luogo i sospe•ti ct,e avrebbe suscil11lo nelle altre n.izioni .. L'altra via, quella dell'azione diplomatica, la. Yia. degli accordi e delle alleanze, trovacva, una forte opposizione nella tradizione politica, con– traria acl ogni intesa con Stati esteri. Eppurn non e'erar.o che q11este due alternative: o mantenete un forte esercito J>Crl'occupazione &-rmat.a e la di– fesa dei nuovi possessi, e una flotta imponente per difendere le coste e la marina merae.ntlle; • ricorrere ai mezzi diplomatici. Gl( uomini politici americani, dopo la. guena. oon la Sf}agna, non si res~ro subito co.nlo del fallo che 1/1, loro Patria era giunta ad 1111 bivio deo'isivo nella sua storia; che non era più poaei– .bile un completo i5olamento agli affari del mon– do; che la v<iltoria 11ella Spagna aveva privato l'America dell'invulnerabilità. d'un tempo e l'a– \'eva esposta a pericoli gravi, tanto rispetto alle sue pretese pan-americane, quanto ris1>etto 4.J suoi possess.i asiatici. Essi compresero, però, che la villoria aveva creato nuocve responsabilità., e i fr";1tti non potevano esserne mantenuti ~enza modificare in qtllll&'he modo gli antiehl rapporU internaaionali. o L'U:-JITA l• ci.e •odo? ~uesto era il problema. 1002,le dimostrazioni navsli contro la Turchia. l.1>. L'isolamento assoluto è ummissillile solo per possibilità che alcui.e grandi potenze si unissero citi e est,-emamente debole 0 estremamente !orte. per minaccia.re gli interessi degli Stnti Cniti, op· :\la anche la nazione rpiù forte non può opporsi ponendosi alle loro pretese pan-americane e alla a una coalizione cli grandi Stati. La slesòa In- 1 polilica militare nel 11essico o negli Stati centra- 1'hilte1·l'a, 1,onostante la sua sil'uordinaria poleJ1 li a,,e essi arnvano eia prnteggere il canale dl)I al · · l alla 0 1·•·ca della 1; 0 • namà, cosliluirn JJCr 'a grande Hc1iubblica za nav e, aveva rmunc,a.; p 1,1 ,. ; splenclid iso/ation, per inizia;rc una. politica cli un costante pericolo, che era urgente cJiJni1,a- ,acco1·di e cli alleanze. re. Per ollenere questo ora necessario che gli Sta- La politica estern americana della !Yrima cieca- li Unili forma sera, se 11011 un'alleanza, almeno de del nostro secolo, è caru.uel'izzala appw1to da un'intesa con qualche grnnde 1}0tenz11. questo seuso · di disagio, che si va diffondendo Ora questa potenza, il cui aiuto \'al esse a gara.e;, scm'pl'C 1>iùtra gli uomini politici, i quali vedon<1 lire all'America una tranquillità completa nei addeusa.rai all'orizzonte fosche nubi foriere d, • ,uoi rapporti esteriori, 11011 pote,'U essere che tempesta. Cominciò a farsi sLrada anche in Ame• l'lnghilten·a, e non p,•r gli antichi l&iami di r·ica una cor1ente im1>erialisla, che mette capo a sangue, di lingua e• cli civiltà, nè(per il comune Teodoro Hoosevell il fautore della gucl'l'a cubana, passato, ma. per identità doi loro interessi e ,1ei il quale, cominto ohe aJl'America spetti in un loro fini. L'Ir.ghille"·a, 1 in falli, per la sua ~si- 11on lontano futurn, il dominio ùel mondo, ·;oleva zione geografica e per il suo impero colomale, rendere gli Stati Unili forti, temuti, co!Ja (l,l'Ca- aveva sempre temuto e si era sempre 01;:posla a i zione di una grande flotta e di un esercito ag· · ogni coalizione di potenze che pennellesse ad uno gucn·ito. St.ato·di acquistare un'egemonia europea. Per lre . La necessità cli questa politica sembrava glu• ecoli la sua politica estera era stata ispirata Il. sliiicala dagli avvenimenti. Sorgeva infatti In questo fine: impedire che uno St.ato acquistasse O1,iente la potenza militare del Giappo11c, , ilw· 1111predominio pericoloso Sllgli altri. Quando !"- rioso ùe11a Russia, ambizioso di nuove conquiste, Spagna era all'apogeo cl.ella sua poter,za e co- Cllpiùo d'im•possessarsi delle Filippine e delle isu- sliluiva. una minaccia per ,I mondo, le si era 00- 1~ Uawa.i che cost.i~uiscono per l'Amenea, w1 am- posta, come un secolo più lardi aveva combat.tu - nùrabile base navale nel Pacifico. Si intprbida- to la poJitca egemonica cli Luigi Ài V, e a distan- vano sempre più i rapporti col Messico, sconvol za d'un allro secolo, aveva comballulo da sola lo da continue guerre intestine: e l'imminente a- contro Napoleone, e infine a\'eva arginalo le mi- pertura del canale del Panama, la cui imponan- re espansioniste della Russia. Ed era stata que- za strateaica de.stava lJJ. gelosia délle altre po· sta politica. inglese che; coll'abbaUere l'egemonia lenze, 1-e11devapiù delicata la posizione dell'Ame- r.apoleonic'a, acveva permesso agli Stati Unlti di rica rispetto alle nazioni eurnpec.. svilupparsi internamente, al sicw·o d'ogni mi- Parve per un momento ~he la propaganda !ID- naccia.. perialista dovesse prevalere, in seguilo a gravi Ollre all'idcr.lit.à cli fini, \Ì erano altri motivi, incidl)uti col Giappone. :\la il buuu senso del po- che spingevano l'America verso J'lnghilterra. polo e del Governo americruw, il suo ~ 1 iirito l1 :i Questa aveva ,·eso impossibile una coalizione eu clizionalmente pacifico, e l'ostilità. contro gli l).r- ropea a proprio danno. Uguabnente l'America, ma.menti, scongiural'uno il pedcolo o meglio lo ver,endo ad un accordo con l'impero inglese, al- allontauarnno, senza disl'ruggerlo. lcato ciel Giappone, si !lar;;bbe salvaguardata an Intanto l migliol'i diplomati<Ji, fra i quali l'Ein- elle da quella minaccia Ol'ientale, che più le ispi- stein, i cui scrilli al>biamo ricordati in principio , ·a.va limare. Inoltre l'lnghillern\., per il suo do- cli quesl'a.rticolo, sostenevano sem 1 pre più apert,a- minio del Canaaà. e per il riconpscimento espli- meme che non ara possibile per ì'America conti- , cito della d( llrina di ~lom-oe, poteva essere con nuare in una politica d'isolamento; che era ne· 'siderata come un'alleata naturale degli Stati cessa.rio ampliare i suoi ,·a.Jjporli dtplomatici Ur,iti. Per queste considerazioni d'ordine prati per consolidru·e la sua posizione nel mondo; e di- ca, oltre che per· lutti gli altri motivi d'ordin~ rnosLravanc, che questo <p0teva esse,· fatto, senza. sentimentale, derivante dalla comunità di stir- venir meno al· consiglio di Washington, sen;,:a pc e di coltura, l'America., che aveva salutato cioè -abbru1donare la neutralità. e impegnarsi in con gioia i teni.a.livi di lllabilire una sicw·a legi- alleanze pericolose. La diplomazia ew·opea a\leva slazione internazionale, tentativi iniziati coil'isti- negli ultimi anni, dato on grande sviluppo al si- luzione del Tribunale cieli'Aja, andava orier.tan- stema degli accordi e de!Je intese, elle differivanc, dosi verso un'al,leanza o una intesa colJ'lnghil sostanzialmente dalle antiche alleanze, le quall terra: quando inallaso e Cerri.bile scoppiò il con- erano quasi sempre offensive nei loro intenti. La fii Ilo attuale. uuova concezione delle intese, era, invece, emi- La guerra mondi'ilé nenlemente pacifica e limitata nella sua aplplica- Fin ·dal prinppio della gue1'l'u., le simpatie dal zione a scopi ben pQ-ecisi, non troppo ampi: quasi popolo americano furono per l'Intesa. l\lonostanla semp1'e a, p•roblemi coloniali. A simili intese erano la formidabile propaganda germanica e la presen- l'icorsi i vàri titafl d'Burc1pa con magnifici nsul- za in America, cli milioni cli tedeschi, l'opinione. lati, come lo dimost1·avano l'accordo anglo-fran- pubblica non si lasciò ing'annare, e compre.se da cese, quello ·anglo-russo, per la PHsia, quello an- qual parte slava il cliritlo. Nè il G~,·erno america glo-lranco-it.aliano per l'Africa settentrionale, e no si illuse mai un momento: esso capi subito qua- via dicendo. Vi aveva ricorso anche il Giappon~, le rnvina sarebbe stata per il mondo, e quindi ultimo venu:o, il quale aveva appreso a sue sp~- anche per l'America, u trionfo d'UJla Germ•ania se, quando glt era stato strappalo nel 1895 <\alla militarista, che basava il diritto sulla forza bru Russia. il <premio ·c1ella sua vitlol'ia sulla Cina, la tale, e, 'PUI' di vincere, violava ogni accordo 8 ogni preziosa conquista di Porlo Arturo, come fosse principio d'umanità.. dannoso non aver farli appoggi cliplomitici. La condotta. de.li 'America durante le prime fa- Bisoinava 'che a.oche l'America si meltesse per si della guerra è stata generalmente mal compre- la stessa· strada per pale.re , mercè accordi diplo- sa e giudicala. La longanimità., per noi eccessiva, matici, garenlire. i suoi possessi e far riSi}ettare colla q~ale il Governo americano sopportò gli ar- ia. d0Urun11 pan-ame,·icana. Bisogna.va sopratutto fronti della Germania, l'apparente 'indifferenza. impedire ohe si formasse una coali:t.ione di Slali dinanzi agli orrori e alle infamie delle orde teu- europei a danno degli interessi ameeica-;;i, coali- toniche non ernno determinate da un cvolgwee e- zione che poteva esser' giustificata, per es,, dalla goismo' o da un desiderio cli 1 pac;_ecosì grande da. condotta. Lurbolent.a. di alcune tepubbhiche del confinare colla viltà. Certo l'America ha g11ada.· Sud-America specie la Columbia e il Venezuel1i, gnato .dalla guerra e certo ·essa desiderava la pa- le qua.li offrivano un J>uon '[H'etesto all'Europa ce ma non al punto da rinunciare per amor di per intarvenire neili affari interni <l:ell'America. gÙadagno e di quielo vivere, alla sua dignità. e al . ~uo prestigio mora.re, e a quei principi di giusti– L'Europa aveva già mostrato una certa te1 · zia per i quali poi è così nobilmente e 1-isolulamen- denza per queste azioni collettive, ogni volta chi! le scesa in campo, Se essa esilò tanto <prima di si trattava cli questioni extra-eu.ropce, che non in- teressassero ·tr, modo _,iarficolarc · alcuna delle decidersi per la guerra, le ragion, furono varie e t u tle serie. grandi potenze; basti ricordare la spedizione con• Anzitutto il grave problema delle sue coudi- lro la Cina nel 1900per la rivolta dei boxers; l'azio· zioni int.erne: non bisogna dimenticare che negli ne a.nalo-tellesc•-ilaliana oont,·Q il Venezuela nel Stati ,Unili 1,i•trovavano e si traevano parecèÌii. mi-

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