La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 5/6 - lug.-ago. 1995

pessimis~o (che è comunque sempre preferibile a uno stolido e ingiustificato ottimismo), una rabbia latente e una voglia di agire che bisognerebbe portare alla luce e rendere il più possibile fruttuose. Credo che µn grosso pass~ avanti in ques~a direzione_ v_errebbe fatto se _s_1 riuscisse a realizzare una nv1sta che, molto pm e molto meglio di quanto faccia ades_so "King", fungesse da luogo di conf~onto all'1!1terno del quale riferire e d~scutere _1fer~ent1 e le idee che p~rcorrono l'umvers? g1ovamle. , Un avvemmento certamente importante sara la pubblicazione, dopo l'estate~ del quaI"1:ovolume della serie "Under 25", edito come 1precedenti dalla instancabile Transeuropa di Massimo Canalini. Il testimone che fu di Pier Vittorio Tondelli verrà rilevato da Silvia Ballestra, Enrico Brizzi e Giulio Mozzi, che si sono presi l'onere di leggere e selezionare i tanti racconti che giun~ geranno alla casa editrice marchigiana da ogm parte d'Italia. Che il progetto "Under 25" svolga una funzione insostituibile lo dimostra il fat~ to che ha rivelato tre scrittori che nel volgere d1 qualche anno hanno saputo ritagliarsi un loro spazio nel variegato panoram~. de~la l~tte:~tura italiana: la stessa Ballestra, Cuhcchia e 11pm anziano Claudio Camarca. La cosa più interessante una volta che il libro sarà stato stampato, sarà v;dere quali sono gli orientamenti stilistic~ attualmente prevalènti e se anche la generaz10ne nata negli anni Settanta, come quelle che l'hanno preceduta, è più incline al bozzetto_ e alle notazioni diaristiche che non all'intrecc10. È probabile che, per quello che rigu_ar~ail l~n,~aggi~, ci si troverà di fronte a tanti p1ccoh Arbasmo spiegati al popolo": in ossequio a ':ma ten1enza che negli ultimi anni sembra essersi.con~ohdata, cioè prevarranno senza meno le scntture barocche 'e immaginifiche, a momenti "alte". e a momenti "basse", e che attingono nuova lmfa dalle fonti più disparate. Scrittu~e i~ventive e multiformi insomma, ma non ehtane. Qu~l che davvero conta, ovvian:ien~e, è eh~ non venga mai a mancare il gusto, 11piacere d~ narrare storie · e che attraverso la scnttura noi giovani ebbe~e sì, noi giovani, riusciamo farci ' . ' conoscere e, perché no, a conoscerci un po meglio. ♦ GIOVANI SCRITTORI SUPERBRIZZI NELLE ARDENNE EnricoBrizzi a curadi GiuseppePollicelli Enrico Brizzi, Bolognese, è autore· di Jack Frusciante è uscito dal gruppo, Transeuropa 1994 (nuova edizione, Baldini & Castoldi 1995). ♦ . Secondo te è giusto, oggi, parlare ancora · dei giovani come di una categoria, un gruppo a sé stante all'interno della società? Credo di sì, ma ritengo che si debba prescindere dal dato puramente anagrafico. Voglio dirt; che nella fascia che_va dai quin1~ci ai trent'anni sono comprese sia persone pm facilmente inguadrabili come giovani, che hanno cioè assimilato delle "icone" e dei comportamenti tipicamente gi~vanili, sia p~rson~ che pur essendo anagraficamente g10vam conducono una vita che è esattamente speculare a quella attuale dei loro genitori. In questo vedi una differenza rispetto al passato? . Senz'altro. Ogni volta che leggo qualc?~a di quindici, vent'anni fa, anche solo una qv1sta come "Frigidaire", mi acco~go che c'era molta più solidarietà tra ragazzi e una mag~ giore facilità a riconoscersi nelle ~,tes~eesperienze. Usare una formula come noi ragazzi", che è già di per s~ un po'.yopulisti':a, al~ !ora aveva senso, oggi non pm._Spess_o !o m1 trovo molto meglio con g~nt~ ~h trenta':mque anni o più che non con dei m1e1coetanei. -✓ JJ SUOLE DI VENTO

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