La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 4 - giugno 1995

vicine. Ogni risultato ottenuto in questa direzione costituisce un'effettiva "creazione di vicinanza". La creazione di vicinanza sul piano personale, sociale ed economico è l'unica strategia di fondo in grado di avviare l'evoluzione verso la totale compatibilità ecologica del trasporto. La creazione di vicinanza non consiste semplicemente in una nuova combinazione di tecniche· di pianificazione territoriale, per quanto tali sistemi siano sicuramente necessari e il loro sviluppo e la loro applicazione urgenti. È s'oprattutto una visione globale delle relazioni umane, ma anche un criterio di condotta individuale applicabile a tutti gli ambiti del!' esistenza. La creazione di vicinanza presenta, ov~ viamente, importanti implicazioni economiche. Prevede la tendenza verso sistemi economici autocentrati che siano rispettosi del relativo contesto ecologico, specializzati nel soddisfacimento efficiente dei bisogni della comunità dando la priorità alle risorse locali e attrezzati per l'approvvigionamento e l' ottimizzazione dei beni necessari in grandi quantità o più dipendenti dal trasporto, come acqua, energia, alimenti, materiali da costruzione, eccetera. Prevede, inoltre, forme alte'rnative di utilizzo degli oggetti e diversi criteri di preferenza tra di essi, come una maggiore durabilità, un'origine più vicina e uno stretto legame con la propria cultura. La creazione di vicinanza ha anche numerose implicazioni sociali. Rivalorizza i comportamenti e le reti di sostegno reciproco e di solidarietà immediata. Facilita l'interscambio diretto di beni e servizi e il soddisfacimento dei bisogni dei diversi gruppi a cui si estendono le relazioni personali. Comporta l'accettazione anche a livello locale delle molteplici responsabilità sociali e ambientali. Mette in discussione la validità e possibilità a lungo termine delle .grandi strutture sociali centralizzate verticalmente e disarticolate sul piano oriizontale, nelle loro varie espressioni territoriali (metropoli), produttive (grandi imprese) o burocratiche. Queste implicazioni sociali ed economiche si traducono in evidenti conseguenze politiche. Prevedono, infatti, una profonda revisione delle strutture istituzionali, della distribuzione territoriale del potere politico, dei gradi · di autonomia e sovranità attribuibili a ogni complesso sociale. Rendono inutile .buona parte, se non la totalità, delle tendenze di ri- .strutturazione del potere politico imperante, tendenti a spostare quote sempre maggiori del potere verso le organizzazioni e le strutture istituzionali ad ampio raggio, Mettono in discussione il concetto di inesorabilità degli attuali processi di globalizzazione economica e politica: nessun processo insostenibile a lungo termine è mai stato e potrà mai essere inesorabile nella Storia. Il concetto di '' economia globale", che attualmente si presenta come la prossima tappa dell'inevitabile evoluzione del capitalismo, costituisce un vero antiparadigma tecnologico e per questo risulta iri_trinsecamente insostenibile, poiché "crea lontananza" continuamente in qualsiasi attività. ' L'onnipresenza del trasporto come supporto più o meno diretto di tutte le relazioni umane e l'entità del suo conflitto con la Natura hanno il merito di evidenziare quanto le modalità di produzione e di organizzazione sociale occidentale siano fisicamente insostenibili. Quando la riflessione su questo conflitto viene portata alle estreme conseguenze e confrontate le ovvie conclusioni di tale discorso vengono con le realtà osservabili nell'ambito del trasporto ci si trova di fronte all'impossibilità di trovare soluzioni vere e definitive senza uscire dai confini del sistema stabilito. Il concetto di creazione di vicinanza propone una via d'uscita sicura e accessibile a questo apparente dilemma e tale soluzione, se viene interpretata correttamente, potrebbe persino presentare un certo fascino. La creazione di vicinanza non implica affatto l'is.olamento personale o sociale, né tantomeno il regresso storico - un concetto impossibile -, il ristagno o il declino tecnologico, economico e culturale. Al contrario, la costruzione di società in grado di adattarsi completamente al proprio sostrato fisico, di ottimizzare lo sfruttamento dell'ambiente circostante, di stabilire nuove forme, soddisfacenti e compatibili, di interrelazione con ciò che è lontano e di conciliare entrambi i risultati in sistemi indefinitamente stabili e in continuo perfezionamento materiale e morale costituisce un obiettivo molto più arduo e impegnativo della lotta per un posto d'onore nell'economia globale capitalista· per sprofondare con essa verso l'abisso ecologico. Il fascino di questo traguardo consiste proprio nella sua difficoltà e necessità, che sono gli attributi dell'utopia. Ma si tratta - come poteva essere altrimenti? - di un'utopia abbastanza vicina, con molti ingredienti noti, altri da scoprire e, certamente, molti da inventare. Nelle nostre società tradizionali esistevano già molti fattori favorevoli alla creazione di vicinanza (economica, tecnica, sociale, culturale, politica) prima che fossero spazzati via dall'onda travolgente dello sviluppo. Molti conservano tutto il loro vigore. ed é ancora possibìle recuperarli, restaurarli/rinnovarli e adattarli all'epoca attuale con l'abilità e il rispetto che bilanciano la perdita dell'innocenza, che qualche vantaggio deve pur avere. Ma sono ancora molto più numerosi i fattori favorevoli alla creazione di vicinanza sopravvissùti nelle numerose società definite dagli esperti "sottosviluppate" perché sono arrivate a un equilibrio dopo molti secoli o addirittura millenni, fino a quando lo sviluppo le ha trasformate in "sottosviluppate", rendendo comunque tutti i tipi di società insostenibili. Le società "sviluppate" hanno un urgente bisogno di queste valide nozioni per l'organizzazione della vicinanza e di molti altri principi in grado di sopravvivere solo in un contesto di prossimità, come la conservazione della biodiversità. Forse la ricerca di nuove modalità di creazione di vicinanza richiede ancora molti sforzi e se la risoluzione dei problemi e, delle difficoltà causati dall'applicazione dello sviluppo · esiste è comunque ancora sconosciuta. Il dibattito sulla riorganizzazione delJ-eeconomie e delle società sviluppate per cercare di interrompere l'insostenibile processo di globalizza~ zione da esse stesse scatenato e di procedere alla creazione sistematica di prossimità o vicinanza è ancora da avviare e promette di essere una delle discussioni più accese e complesse sollevate dall'ecologismo. ON THE ROAD

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