La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 3 - aprile-maggio 1995

verno di Algeri ha pubblicato l'elenco dei morti nel '94, ma trattandosi di una "guerra nasco.:.. sta" l'elenco enumera soltanto quelli che sono · stati ammazzati dai fondamentalisti del Gia e dell'Ais; sono in tutto ·6.388 nomi (ai quali andrebbero aggiunti poi tutti coloro che, soldati · di Allah o sospettaii di appoggiare la guerriglia • integralista, sono stati uccisi dai "Ninja" delle brigate antiterrorismo} L'orrore non sta sol- · tanto nelle e.i/redi questa mattanza, ma nelle categorie professionali alle quali apparteneva- ·no i morti ammazzati dalle bombe o dai coltelli dei fondamentalisti: 2.207 impiegati in studi professionali; 101 insegnanti; 34 giornalisti; 670 liberi imprenditòri e poi studenti, intellettuali, commercianti. Ne traspare un progetto mostruoso, di genocidio selettivo, che tende a de- . capitare la società civile Algerina; privandola della sua capacità di pensare, di produrre idee, programmi, impegno. Trent'anni fa compivano lo stessà crimine l'Oas·e il generale Salan, che volevano cancellare'chiunque nella società à- ·· vile avesse idee e spirito indipendente; oggi gli algerini lo fanno ·a se stessi, e il progetto e quello di piegare la .resistenza di un paese distruggendone il cervello. Una volta preso il potere; la normalizzazione avrà già prodotto il conformismo ideologico e l'obbedienza. Recent~mente il professor ~amuel f! untington ha scritto, con jorte eco m tutto il mondo accademico, che !'"offensiva islamica" va ben al di là di un'esplosione improvvisa di tensioni e rivendicazioni nelle società squilibrate dell'universo musulmano; e che lefrontiere di sanf;.ùem,~rchiate da quell'offensiva disegna,:zo1,i fatto una vera e propria guerra mondiale . Lo scenario disegnato aa Huntington per le relazioni internazionali del nuovo millennio immagina che un concetto sovranazionale di cultura, di civiltà come tra gruppi di nazioni, vada sostituendo la vecchia·figura dello Stato (e Stanley Hoffman e Miche! Tr1,tuconfermano che Bush, varando il suo Nuovo Ordine Internazionale, non s'accorgeva che la guerra del Golfo t!,Vevasegnato un tornante nellt!,·storia, perché il suo progetto "era stato fatto per un mondo di conflitti· tra stati, e invece ci si trova· oggi Ìn un mondo dove ciò che viene messo in • discussione è proprio la natura dello Stato"), Questo nuovo scenario finisce per collocare·il caso algerino all'interno di un percorso obbligato, lo fa tassello di un gioco politico-militare di domino che trascinerà inevitabilmente nelle sue ·mossel'intero arco della Mezzaluna verde. · La verifica, resta ancora bloccata all'interno dei · processi teorici, ma intanto c'è già chi teme, e .. denuncia, la nascita di un "nuovo Iran alle . porte dell'Europa". Sono passati giusto no.ve secoli da· quanc/,o Urbano II scatenò. la prima Crociata, e Willy · Claes, segretario generale della Nato, a febbraio ha lanciato un preoccupato segnale di allarme: che l'Islam integralista sta portando all'Occidente una minaccia. "almerio altrettanto grave" di quella ché gli tendeva il comunismo al tempo della guerra fredda. Stiamo tornando dunque alla paura della barbarie, e dietro lo studio di H untington si riaffaccia il rischio di quell'"odio culturale" ,che Edward Said ci rin=- Jacciava venti anni fa nel suo celebre Orientalism. Le paure suscitate ora dagli attentati negli Usa aggiungon·o '!}Uovacredibilità ai vecchi schemi interpretativi del rapporto tra mondo cristiano e universo musulmano, e dà nuovo . BiblìotecaGinoBianco impulso all'indagine sulle due questioni di fondo delf?integralismo islamico:se sia un fenomeno comunque transitorio (pur restando all'interno dello scenario huntingtoniano ); e se esista una vera "internazionale islamica" che guida e manovra le tessere di questo domino dove si gioca il futuro del mondo.. · · . . · Le r:,ispostesono ancora vaghe,. incerte, segnate da interessi nazionali prevalenti. L 'Unione Europea a novembre dedicherà un vertice alla "minaccia islamica", e il fatto che Francia, Spagna, e poi Italia siano gli ultimi tre stati a guidare la comunità contribùisce certamente a imporre una maggiore attenzione verso• la Rivoluzione Verde, sull'altra costa del Mediterraneo. Ma Germania e Inghilterra resistono a ogni progetto di modifica della destinazione degli investimenti, chiedono cautela, attesa, so- . spensione di giudizio. Anche in America c'è incertezza; il ricordo degli anni di .Cftrter è un fantasma obliquo. L'Occidente ancora una volta resta una definizion'e segnata da ambiguità, almeno nel suo.profilopolitico, ·mentre lo scenario di H untington va avan~i. ♦ · CAMPANE A MARTELLO Ignacio Ramonet .... lgnacio Ramonet è direttore di "Le Monde diplomatique-Manière de voir" dal cui numero 24 sono tratti questo testo e quello di Mohamed Harbi. ♦ Ubriachi di luce, abbagliati dai colori~ sedotti dalla gente, dalle feste, dai _costumi, alla fine del XIX secolo e all'inizio del XX, dozzine ·di pittori affamati di sole· si riversano da tutta Europa in Africa del Nord. I lo~o q~adr_i, che la moda ha da poco sottratto ali oblio, nvelano - nonostante il filtro deformante di un "orientalismo" da bazar - un mondo variiegato, ·originale, profondamente radicato in una cultura singolare. Questo mondo, già.parzial- . mente messo a repentaglio, in Algeria, dalla con.quista militare del .1830, era destinato a sfaldarsi ovunque, dal Marocco alla Libia, sotto i colpi violenti delle imprese coloniali .fran- •cèsi, spagnole e italiane. Nel Maghreb niente sarebbe più st'ato come prima. Anche se il periC>doprecoloniale non fu affatto paradisiaco - guerre tribali, discriminazioni contro i berberi, una situazione sanitaria ~eplorevole, bassissimi livelli di scolarizzazione, infrastrutture stradali approssimative, dotazioni collettive inesistenti ~ il suo ricordo venne ben presto· idealizzato ed evocato con grande nostalgia dai maghrebini ormai sottomessi al giogo del colonialismo. Rimpiangevano la libertà che avevano perso. Il disprezzo ·grossolano dei costumi ancestrali della regione da parte delle truppe di oc- ' PIANETA TERRA

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