La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 2 - marzo 1995

Bit rilevante per i pericoli che può implicare per il nostro futuro: un numero consistente sia dei serbi che dei russi (il 30% dei Serbi e 25 milioni di russi, secondo alcune analisi 30 milioni) vivono fuori dei confini del loro paese. Fino a quando sono esistite la Jugoslavia e l'Unione Sovietica ciò non era un problema perché i due sistemi avevano la. situazione sotto controllo e questo impediva l'esplosione di violenze inter-etniche tali da causare conflitti armati internazionali. Ma non appena i due sistemi sono crollati, un numero notevole di serbi e di russi si è venuto a trovare - dopo il riconoscimento da parte dell'Occidente della Croazia, della Bosnia-Erzegovina e delle repubbliche exsovietiche all'interno di confini artificiali - prigioniero nei nuovi paesi riconosciuti dalla comunità internazionale. Parliamo di percentuali di russi del 43% in Estonia e del 3840% in Kasachistan. Naturalmente sorge una domanda: perché mentre i Serbi hanno iniziato subito a combattere, i Russi non l'hanno ancora fatto? La risposta è che né gli Estoni, né i Kasachi hanno mai mandato Russi nelle camere a gas o nei campi di concentramento - al contrario i Russi hanno deportato molti Estoni in Siberia, sterminandone una gran parte. Un'altra situazione interessante è quella ucraina. In Ucraina il comunismo venne imposto con la forza da Lenin, il quale per addolcire la pillola dette in cambio alcune province russe. Kruscev, lui \ }col(],, de)tJmbr1, ,, Vi//J, I ;&/;e! • VOCI ::;aGinoBianco stesso ucraino, andò ancora più lontano: diede all'Ucraina la Crimea. Questo tipo di scambi era fattibile all'interno dell'Unione Sovietica, ma non appena l'Unione Sovietica scompare_, l'Ucraina ~i trova con provmce a maggioranza russa, e di nuovo la domanda è: perché i Russi non incominciano a ·combattere? La risposta è che in alcuni luoghi i Russi hanno incominciato a combattere. Anche se dove questo accade non è comunque per le stesse ragioni dei Serbi della ex Jugoslavia. Ad ogni modo la situazione è esplosiva, e anche nell'ex Unione Sovietica l'Occidente è stato troppo precipitoso nel riconoscere ad esempio l'Ucraina e il Kasachistan, senza comprendere che i confini che venivano riconosciuti erano risultati dalla logica dell'Unione Sovietica, totalmente altra rispetto alla nuova situazione. Una delle ,conclusioni che si possono trarre da queste due situazioni è che l'Occidente è anti-russo e anti-serbo. Ma in questo l'Occidente commette un grave errore. L'Occidente dovrebbe riflettere: quali sono stati i suoi alleati contro il pericolo maggiore che l'Occidente ha corso in questo secolo? Il comunismo è stato un pericolo grande, ma il nazismo è stato il maggiore. I Russi e non gli Ucraini sono stati i migliori alleati dell'Occidente contro il nazismo. I Serbi e non i Croati. Purtroppo l'Unione Europea sta essenzialmente e quasi del tutto dalla parte sbagliata ed è per questo che temo un'Unione Europea che possa schierarsi contro quella che, se mi si passa la classificazione, sarà l'Unione Russa e contro quella che sarà l'Unione Turca. Sembri prevedere scenari di guerra, per l'Europa del XXI secolo... Se gli stati combattono guerre, i superstati combattono, per così dire, superguerre: l'Unione Europea è un superstato non ancora completato, ma in via di completamento. Ho già detto che vedo un'Unione Europea, un'Unione Russa e un'Unione Turca, vale a dire tre parti in causa invece delle solite due. E questo pone la questione delle alleanze. Soljenycin ha ripetutamente insistito con gli Usa mettendoli in guardia dall'andare contro gli interessi russi

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