Spetttacolo : Via Consolare - anno IV - N.s. - n. 2 - gennaio 1943

li V1AGG.- Terribili queste soste, ,•ero? J \'JAr.c..cE . lo cosa debbo rispondere? Il \luce. • Ma, quello che \'Olete. I \11AGG.CE • lo non posso star ferma. Per me aspettare è terribile. Bugia, sapete, io slo magniflcamente ferma. Dormirei LUllO il giorno e prima che mi scomponga cc ne vuole. li VIACC. - Sì, ~i 11011 importa andiamo avanti. Jo, per la verità, non sono com· pletamcnte dispi<)CC1tte di questa sosta. \'1AGG.CE - E perchè mai? JI VIACC.. Pcrchi: mi permette di scam· biare quattro piacevoli parole con una così graziosa ragazza. DouN - Trovato? FoRG ~l'è ,cnut:l un'idea. Voi venite con 1nc. Cioè \'errò io con \'Oi. Sarete il mio treno panit:olare. E, chi sa, se \'Oleste venire anche voi, Dolin ... AoA~1us . Siete molto gentile, ma non è possibile. FORC:- ~la COfftC non è possibile? Si va, ~i prende un binario noi tre soli. .. DOLIN - lo no, comunque. FOR(; . Fate male. Noi due soli allora, Adamus e via. Non è necessario che ,o arrivi dove debbo, posso farne a meno. Sarele Lreno sempre. E poi, capite, il lavoro è molto, è molto minore. porcare un passeggero solo, magari due non è gran fatira. Ci fermeremo nei prati, scen• clere1no sulla riva del mare. Senza rotaie, solo flnno e vapore. Acqua la prende· remo ai ruscelli; legna alle foreste, il fuoco ce lo darà i I sole. DouN - Adesso non e~agi;:riamo. J I fuoco ... ci sono i fìarnmiferi. .. foRc; . Ma che. li sole, il sole. Viaggeremo la nolle, il giorno quando ci parrà;_ l'alba potrà sorprenderci souo un pmo o in corsa nella pianura; il vento ci verrà incontro sibilando, la nostra ombra dovrà faticare a starci dietro. Faremo il giro del mondo. Venite con me Adamus. E anche voi, Dolin. ADAMUS • Eh, ragazzo. Belle cose, ma poi a metterle in pratica. Sono un vecchio treno, io, vi darò dei fastidi. E poi non posso. Quella gente non può restar qui. DouN - Secondo me dovreste andare. L'idea è buona. FoRG - Ecco, i viaggiatori li fate caricare da Còropus, li porta lui a destinazione. ADA~1us . lo sono un treno, capite, come posso improvvisamente fare una cosa come questa. Andiamo, è ridicolo; alla mia età. FoRG - Non esiste età. Esiste esternamente, negli anni che abbiamo e in ciò che facciarno. Dentro niente. · DouN - Sentite, per me sono d'accordo. In sostanza noi ci diamo un gran da fare nella vita, ci creiamo un mucchio di preoccupazioni, di pensieri, per decidere di far ciò che poi è scritto che noi si debba fare. Adamus, coraggio, la pensione l'avete perduta, soddisfazioni non ve ne danno più, proviamo a partire; qualche cosa dovrà succedere. E se non dovesse capitar proprio nulJa, allora bisogna dire che era scritto cosi: che non capitasse nulla. ADAMUS· - Non è semplice, capitemi, per me non è così semplice. Il Vucc. - Sapete. noi ci sposiamo. FoRc . Davvero? I VIACC.CE- Non vi fa meraviglia? FORC. . No, non me ne fa. E perchè dovrei meravigliarmi se due si sposano ... II VtAGC. - ?.'fa scusate, ci siamo conosciuti in treno. una cosa strana, poi questa Fondazione Ruffilli - Forlì 1 sosta .-dia stazione di provincia; non mi sembra comune. FORG . E invece vi sarebbe sembrato CO· nume se vi roste sposati dopo esservi conosciuti in casa di amici, mettiamo( Vucc.CE - Eh, molto più normale. FoRG . Ma, pensate, se quel giorno non foste andato in casa di quell'amico, allora niente. Stranezza. CAPOSTAZ. (Arrivando) - Sta arrivando Còropus, sta arrivando Còropus. (Sale su una sedia} fa imbuto tielle mani alla bocca) Sul secondo binario è in arrivo Còropus il direuo delle cinque e sei. Sul secondo binario è in arrivo Còropus. FoRG (Ad Aclamus) • Allora? Decidetevi. ADAMVS - Va bene. FORG - Oh! Piuttosto, voi due. Venite via con noi. r V1AGC.CE- Dove si va? FoRG . A questo non ci pensate. Lo ••· premo dopo arrivati. 11 Vuc:c..cE - Andiamo tesoro. I Vucc. - Grazie, sapete, molte grazie. La mela. una cosa magnifica. o dormito fino ad ora e niente acidità. Grazie. Allora si va? CoRorus - Buon giorno, signori. CAPOSTAZ.- Buon giorno, Còropus; come ,·a? Buon viaggio? COROPUS- Non c"è male. Oh, Adamus, ma cosa fate qui? Non dovevate essere già partito? An>.Mus . Già. un pasticcio. (JJM{J,{ji.ni - ./llou;111euln di d.a,iza CoROPUS - Perbacco. Venite in giù con me? ÀllAMUS - No, no, io resto. Piuuosto do- \TCSte... CAl'OSTA7.. Vado a prendervi la p01ta. CoRoPus - Sì, grazie. Non ci sono viaggiat0ri? CAPOSTAZ.- No, niente. AoA.,1us - Dovreste prendere i miei e portarli gil'1. lo poi vengo. Non dite niente però, dite solo che sono (ermo qui. CoRorus - Figuratevi. Ma cos'è successo? FoRc - Allora partiamo. OoLtN • Lasciamo andar via prima gli altri. I \'IAGC.CE - Che bello! Emozionante! 11 VIAGG. - Macchi'- emozionante. E:. strano. t. molto originale. Facciamo in fretta ho ,·oglia cli poterlo raccontare. CAPOSTAZ.- Ecco la posta, Còropus. CoRorus - Allora avvertite i passeggeri di Adamus che vengano su di me. CAPOSTAZ. (c. s.) . Tuili i passeggeri del treno Adamus passino sul treno Còro• pus. Tuui i passeggeri del treno Adamus passino sul treno Còropus. (Entra gente con valige che si dispone die/.ro a Coro/>us). CoRorus - Tutti pronti? CAPOSTAZ.- Presto signori, se no facciamo ritardo. Presto signori. In vettura. Vogliamo andare? COROPUS . Andiamo pure. Tutti a pc,sto? Vuc.r.uToR1 . Tuui a posto grazie. CoRorus - Salve Adamus. tro. non andate? 29

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