Il Socialismo - Anno III - n. 4 - 10 aprile 1904

IL SOCIALISMO ,donale il salario già misero ed insufficiente del lavo– ratore. Pretenderebbero ora .forse i riformisti di creare un'altra legge fissante il minimo di salario? Se pure vi riuscissero, e se riuscissero anche per ca.so ad accontentare gli operai, è certo però che in tal modo obbligherebbero i capitalisti francesi o di rinunciare alle loro industrie o di trasportarle altrove in cerca di mi– gliori condizioni della forza di lavoro. Dove si caccia, a11ora, dio mio, la cooperazione di classe, l'intesa idillica fra proletari e borghesi per il bene comune e per l'avvenire dell1umanità? E' proprio strano come i riformisti non vedano che le riforme non possono esser votate eia ne\sun Parla– mento, nè essere .vitali ove esse non rispondano non dico ai bisogni, ma alle condizioni psicologiche della massa che deve sentirsi animata dallo spirito vero delle riforme che invoca, che è spirito di rivoluzjone, di sa– crificio e cli lotta, senza cli cui ogni progresso è vano cd ogni riforma diventa morta gora, arma insidiosa della classe dominante. Non è il caso di addentrarci in una questione d'in-: dole economica per dimostrare inoltre la vanità teorica di certe riforme parlamentari fatte a scopo di premi– nenza politica senza riguardo alle condizioni reali del mer~ato; ricordiamo solamente che nel r848 itl Francia il Parlamento votava già la riforma per le 10 ore di lavoro. Anche allora gli operai furono i primi a doler– sene e protestare e dopo pochi mesi la legge era let– tera morta. Non è la riforma borghese o borghesemente data che possa seriamente migliorare le condizioni dei lavo– ratori ; essa ne11a maggioranza dei casi o è u11afinzione o un'insidia. ADREL. SCIENZA ED ARTE I patriarchidel Socialismo Xli. OWEN (1771-1858) "New-lfarmony,, Robèrto Owcn è figliuolo di operai e fece egli stesso il filatore. ~acque a ~cwtown il 14 mnggio 1771 e, fanciullo :mcora, di– mostrò per il lavoro un tr:lsporto vivissimo. I... , sua _nbilit:\e il prezzo raro di cssn apparvero chiare al padrone dcll:t fibnd:t in cui bvo– rav:t, :t quel Drinkw:ttcr ;li Manchester :ti qu:tlc non riuscl tnttavi:t, qu:tntunquc le sue offerte fossero generose, di poter decidere il gio– vine Owcn ad cntr:lre come associato nella gestione degli affhri suoi. Òwcni"era, a ventiquattro :umi, un mcr:t\•iglioso ruminatorc di progetti. Owcn era un creatore: cd .!gli, in <1ucll":1nno medesimo, dopo il rifiuto, costitu\ b Clwrl/011 Twist Compa,IJ'. Alln maligna logica borghese sembrerà, forse, che Owcn facesse ciò per :istuzia, quasi prevedendo il buon esito della sua arditezza. Null:t <li tutto ciò. Owcn cm :tudacc pcrchè era geniale, pcrchè era dominato gi:\ dall"cntusiasmo di un:t c:ms:t gr:mdiosn. E qunndo sposò Anna Cmolina D:-tlc, b figliuob di D:-t\'id D:tle di Gbscow, un :tltro ricco fil:Horc, tutto compreso dal programma um:lno e sociale che nel segreto del suo ccn•ello s"cr:i gi:\ formulato, Owcn s'nccorse :tp- pcn:t di aver mutato inticr:tmentc di condizioni economiche e d'es– sere, :tnzi, divenuto un capit:ilista forte quando ereditò, poco dipoi, b manifattura di suo zio a Xcw-L:tnark sul Clydc. Owcn tutto quest.Q dan:iro decise di farlo servire all'opcr:l di tra– sformazione che egli mcdita\'a, :tlla redenzione della classe lavoratrice. Il f:m\osO sistema owcniano nacque cosi. Questo capit:tlista che non crcde\,a al capitale e non lo vole\ 1 a \•Cdcr continuarsi, versò tutti i suoi danari, come una divinità p."lg:ma. della sua cornucopia sul piccolo mondo operaio. Ogni più minuto e pratic,o espediente di or– ganizzazione, di mutu:ilità, di cooperazione, Owcn escogitò e rea• lizzò. Sorsero, come per inc:mto, le botteghe nelle quali non si do– ve\1:mo \!Cndcrc che le cose :issolutamcnte utili e ad un prezzo che il meno sfruttatore degli specubtori non avrebbe potuto non stimare ridicolo. I suoi operai erano, come tutti i plessi abbandonati :illa brutalità di una csistcnzn passi•\'a, rude. angosciosa, senza respiro e senza speranza, :tlcoolisti. Owcn si IC\'Òcol dispotismo delle grandi coscienze umanit:trie contro l'ubbri:tchczza. Arrivò sino al punto di impedire che il vino cd i liquori entrassero nella sua piccola città· mcrtn•igliosa consacrata alla redenzione dclla1 natura umana dalla schiavifo degli :ibusi. E comprese che il problema della vita era in– timamente lcg:tto con quello dclb scuob così come è un problema solo con quello dcll:t salute. Volle, dunque, il bambino im.Wod:tllc violenze, non tocco dal con– tatto della menzogn:t con\!cnzionale. Proibl in maniera assoluta che i bambini "cnisscro battuti e liconsegnò a scuole apposite ove :tvrcb– bero dovuto essere istruiti cd educati sino all'età di dodici anni. L"in– scgnamcnto che vi si imp.,rtiva era tulto di cose, ma Owcn dette ai suoi bimbi prolctnri il sollievo della musica e la ginnastica san:t della danza :tll"aria aperta. Quattro anni soltanto di qucstn opcr:t di riabilitazione purificò e fecondò mir:tbilmcnte \"ambiente operaio di :\fcw-L:inark. I due mila operai di Owcn erano ubriaconi e rissosi, l:lscivi e ladri. In capo a questo tempo costituirono una società patriarcale la cui notizia levò a rumore tutto il mondo ei\'ilc. Non vi fu più uomo di Stato che non si interessasse minutamente di <1ucll:tstraordin:tria vittori:t del– l'altruismo. Gli ambasciatori di Prussia e d'Aust~ia, il gr:induca Ni– col:t di Russin, il duca di Kcnt, si partirono dni loro paesi per an– dnrc a visitare cd a studi:trc In trasformazione soci:tlc owcniana. L., quale non poteva non suscitnre i terrori e le a,•,•crsiti\ dcl– i' industrialismo ç dei governi che ne sono sempre stati per dcfini• zione cointcress:lti ! Ma Owen non sì diede per vinto. Egli volcv:i diffondere il pro– gramma esatto della sua opera redentrice e si diede a viaggiare J'Europ:t per mettersi in rclm:ione con i grandi istituti di riforma· e con i grandi pensatori. In Francia Pictct, Cuvicr, L:tpbcc, Alcxnndrc dc Humboldt, Obcrlìn, Pest:tlozzi lo compresero subito e lo :immirn– rono. Owcn ~pparve :t tutti come non soltanto ~n pratico mernviglioso, e cioè uu organizzatore, un pl:tsmatorc di società nuo\ 1 e, m:t un filosofo della storia e delln vita assolut:imentc geniale. Egli nveva poco prima di questo ,,iaggio, che fu nel 1818, pub– blicato una tra le sue opere capitali: New vit:'l.uor Socùty o/ Enays 011 the Prù,ciple o/ //,e Formtz.lion.o/ lm111a,1Clwrader - 1813-18r6. In tnle disegno nuovo delb società e in questi originali principii novelli della formazione del car:ittcrc umano, Owen spiega r individuo come un risultnto in tutto e JlCr tutto dcll":tmbicntc, o, come :tltrimcnti si dice, dei fattori soci:'tli. Logicamente, quindi, nella su:t dottrin:t pri– mcggi:t il concetto della irrespons:tbilit:\ umana. La rcsponsabilit:\ ìndi\'idu:tle egli la dimostra una chimera e prov:i necessaria l'~boli– zione delle pene e delle ricompense. E' bèn intcrcss:intc per il soci:1- lismo odierno questa conciliazione profond:l che è nell"Owcn, della do.ttrin:t comunistic:t e dclb interpretazione positivistica della vitn sociale. Owcn prcconizz:tva la comunanza dei beni e l"cguaglianz:t dei diritti; egli scnth•a che l'avvenire delle collettività civili avrebbe assistito :tll'abolizionc dei privilegi capit:ilistici cd intcllcttu:-tli. La prop:ignnda di Owcn all"cstcro fu serrata e feconda. Non si contnno le conferenze che egli tenne e gli :trticoli di giornnli che egli scrisse. Certo sta il fatto che alcuni piccoli centri industriali subironq la suggestione dcli:\ innovata socict:\ di New-Lan:trk e che b per– suasione che le sorti dei lavoratori del mondo inticro" un di sarcb-' bcro mutnte incominciò a maturarsi in Europ .. 1. in quei giorni I\. E si può dire come i discepoli di Owcn a~uistarono un ardore di

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