RE NUDO - Anno IX - n. 71 - dicembre 1978

' ' --- I/ I li 1/1/f"f 1 \1 V principalmente di derivazione reichia– na) che presero il posto dell'e droghe psichedeliche e in una certa misura an-. che della musica (per quanto questa ri– manesse ancora strumento di comuni– cazione interiore nelle sue varianti di musica indiana o più in generale orien– talee musica cosmica). La diffusione sempre più massiccia di questa area culturale facilitata da una parte, dallo sfaldarsi delle diverse pro– poste di tipo politico e dall'altra dalla disumanizzazione della società moder– na diede vita in breve tempo a centri, comunità,. ashram e scuole in cui fosse possibile generalizzare la comunicazio- RE NUD0/25 ne di queste tecniche e farle uscire dallo stato di semi-clandestinità in cui erano state fino ad allora relegate. Il resto è storia dei giorni nostri, comunità bud– diste di centinaia e centinaia di persone, sessioni terapeutiche in cui per settima– ne si sperimentano anche le pi'ù strane tecniche terapeutiche, comunità piccole o grandi riunite intorno alla figura di "guru" ormai ~on più solo orientali, fe– stival di Rare Krishna con la partecipa– zione di migliaia e migliaia di giovani. Questo per quanto riguarda gli U.S.A., ma anche 'per l'Italia, e più in generale l'Europa, il discorso non è tanto diverso, se si esclude la esiguità temporale e nu– merica della fase hippy (giusto lo spazio di due brevi e indimenticabili stagioni) e la maggiore diffusione e tenuta del pro– getto politico che, per quanto molto in– debolito, ha tutt'ora una consistenza non .indifferente. L'itinerario del neo– orientalismo in Italia ha seguito grosso modo la medesima strada degli altri paesi. A una fase di grandi speranze e battaglie politiche è seguito un riflusso generale, in cui quei settori di movi– mento che da sempre avevano prestato un orecchio più attento ai problemi del personale (i famosi "creativi") uniti agli spezzoni dell'ex-underground hanno percorso. il medesimo itinerario del neo-orientalismo americano e, seppure con qualche ritardo temporale e.una più modesta consistenza numerica, si trova– no ad avere i suoi stessi problemi. Questo lunghissimo preambolo per ten– tare di definire quello che è stato l'iter storico del movimento della nuova co– scienza, che mi sembra un'area culturale viva e ricca di fermenti molto più da in– coraggiare che osteggiare. E veniamo al merito delle tue critiche ... prima di tutto a quello che chiami pedagogia della sot– tomissione. Questo è un punto fonda– mentale perché uno dei motivi unifi– canti dei diversi gruppi spirituali o spi– ritual-terapeutici è quello di riconoscer– ,si in una Guru, in un Maestro (forse ri– conoscersi non è il termine più adatto, diciamo meglio riconoscere). L'idea che sta alla base di questa pratica è quella, rigorosamente interna alla tradizione orientale (e per molti versi anche a quella ermetica occidentale) che ritiene il viaggio spirituale un'esperienza diffi– cile, ardua, pericolosa: una vera prova iniziatica ... è la Discesa agli Inferi, l'in– contro e la Battaglia con il Drago di Giada.

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