Ezio M. Gray - Germania in Italia

-6l'Italia Una; Sl formavano e si aìimentavano è vero - nella nazione libera una volontà ed un sentimento irredentisti che saggiavano ogni tanto gli uomini del Governo e le possibilità della storia. Ma anche questo irredentismo interno che prometteva la liberazione ai fratelli in servaggio si nutriva assai più di parole che di preparativi, raccoglieva materiale di coltura piuttosto che forze vive per premere sul Governo; quegli stessi che, anche nelle ore in cui la Triplice ci fu necessaria, avversavano l'alleanza col reo di Belfiore, col troppo fortunato vincitore di Lissa, assai più miravano a riaccostarsi alla Francia che non a scindere nettamente, per crudezza di ricordo, il popolo italiano dalla gente tedesca alla quale si sarebbe pur dovuto un giorno ritogliere l'ultima preda italiana. E neppure si accorgevano gli italiani che alla nostra indulgenza verso l'oppressore di ieri, questi rispondeva non soltanto col gravare il pugno ferreo sugli Irredenti ma anch~ coli 'ostentare memoria altrettanto ferrea delle sconfitte imposteci in campo e battezzava Novara e Custoza - e Radetzky - le navi che da Pola avrebbero dovuto sbarrare il passo al compimento di nostra Unità. Quelli ricordavano di av~rci oppressi; noi dimenticavamo di essere stati oppressi. In ciò Ii aiutava la storia che a Sadowa aveva disgiunto le forze tedesche e le une aveva lasciato sotto gli Asburgo e delle altre aveva fatto centro alla Unità Germanica Imperiale maturata a Sedan sicchè noi dimenticammo che quelli stessi che ora am-· miravamo - e con non celata simpatia - sudditi rigidi e laboriosi degli Hohenzollern erano stati in gran parte compl-ici e responsabili e autori di nostra oppressione sotto gli Asburgo. Per questo non vedemmo, più avanti, che l'imprecare ali' Austria insidiatrice dell'italianità di Trieste non era tutto ciò che potevano lamentare perchè l'Austria faceva, sì, di Trieste la sua gemma sul mare e per farla più sua si ostinava a cancellarne la lingua italiana e a sommergerne la gente italiana, ma dietro l'Austria vi era la Germania, la Germania nuova che dei Tedeschi d'Austria riteneva gli Asburgo reggitori soltanto temporanei ed usufruttuari, pronta decisamente a sostituirli e a scacciarli ove avessero concesso a Trieste B'blioteca G no Bianco

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