Ezio M. Gray - Germania in Italia

- 19 - d'Italia bisognava violentare e sofisticare e padroneggiare. La Germania ha capito che anche a questi essenziali organi di vita nazionale bisognava giungere col veleno e si è messa all'opera. Opera enorme per chiunque tanto è vero che ogni gente che vi si provò nei secoli fu domata essa stessa dalla nostra coltura ma la Germania misura ogni compito dalle proprie forze (che sono davvero grandi e organizzate come presso nessun po- • polo); non misura le proprie forze al compito. Perciò non comprese che l'opera era vana e vi si pose tenacemente come essa si pone ad ogni impresa. Ora è doveroso ammettere - ed è anche salutarmente ammonitore - che se lo scopo rimase remotissimo agli invasori, tuttavia essi ottennero risultati calcolabili. Certo i loro sforzi mantenuti nell'orbita della pace avrebbero naufragato nel nulla ma i tedeschi che si son fatti assertori della politica mondiale non contemplano mai alcuna invasione pacifica senza calcolarne nel programma una soluzione guerresca e per il giorno di una guerra contro di noi, di una guerra - intendiamo - mossa comodamente, scegliendosi l'ora ed il modo contro un'Italia isolata diplomaticamente (dato che essi avessero saputo rinnovare contro l'Italia il fortunato sistema bismarckiano dell 'isolamento del nemico) essi avrebbero certo potuto raccogliere qualche sacca di grano dalla prodigiosa quantità di semente sparsa ogni anno, ogni mese, ogni giorno nei solchi del nostro spirito ospitale. Il processo alla germanizzazione della coltura italiana, della scuola italiana t della scienza italiana trovò molti anni sono un precursore isolato in Isidoro Del Lungo ed è stato fatto ora da altri pochi (tra i quali ricordo· l 'Ojetti (1) per l'agilità del ragionare) ma si può ripeterlo in taluna parte e completarlo nelle parti che furono di proposito trascurate. Io credo che il più modesto insegnante italiano ha precisa, dinanzi a sè, la visione dell'introdursi lento o brutale, modesto o pretensioso, tacito o sonoro del metodo tedesco nei nostri studii che ne furono tanto snatu- (I) UGO OJETTI: L'Italia e la civiltà tedesca. - (Problemi Italiani - Ravà e C., Editori • Milano). B·blìoteca Gino B1c1nco

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