Luigi Einaudi - Preparazione morale e preparazione finanziaria

mutazione nei congegni monetari i mezzi per condurre una politica che ali 'universale, chiamato in tempo a pagare imposte od a concedere prestiti, non sarebbe gradita; ed a queste inavvertite mutazioni plaudono gli interessati, i quali da esse traggono ricchezze ed opimi profitti. Perciò si deve affermare che questo prorompere alla ribalta dei problemi monetari è un fatto utile. Gioverà, alla lunga, all'educazione dell'opinione pubblica; e dal- !' errore nascerà il bene. L'Inghilterra deve la grandezza, finora incrollabile, della lira sterlina, agli errori commessi durante la guerra napoleonica; ed alla convinzione radicata nell'animo di ogni inglese, divenuta oramai sangue del suo sangue, senza che ad ogni generazione si debbano ripetere i ragionamenti e sovratutto rifare le esperienze delle generazioni precedenti, per cui la Banca d'Inghilterra è il palladio della grandezza nazionale, è l'arca santa, cui i profani debbono venerare ma non toccare. La impossibilità dei pagamenti internazionali, la chiusura delle fabbriche, la disoccupazione operaia, il rialzo del prezzo di molte materie prime e di alcune derrate alimentari, lo sconquasso prodotto nel mondo economico .dalla tesaurizzazione dell 'orO, dimostrano anche ai ciechi che l'essenza della società moderna non si può ridurre ad una lotta fra sfruttati e sfruttatori, ad una cronaca grottesca delle gesta del capitalismo asserragliato nelle banche e nelle borse a danno dell'umanità. Oggi si vede che questi erano fatti superficiali ; e che il fatto profondo, sostanziale era l'esistenza di un meccanismo delicatissimo degli scambi e dei contratti fra uomo e uomo, fra classe e classe, fra nt1zione e nazione; meccanismo spinto dalla -concorrenza dei singoli e delle classi e delle nazioni fra di loro, ma avente per risultato la solidarietà più stretta fra uomini, classi e nazioni. L'urto della guerra ruppe il meccanismo, che era creazione superba di sforzi secolari, di adattamenti finissimi; e questa rottura mise in chiaro che senza moneta, senza credito, senza banche, senza borse non si può vivere od almeno non si può vivere con quella pienezza di vita, alla quale oggi siamo abituati. Gli spregiatori della civiltà capitalistica e gh ~ssç:rtori gi sçhe!}li d(?ll '~vv~rijre h~n!l<..a>vu!o campo <J! B blioteca G ro Bianco

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