Giuseppe Antonio Borgese - Guerra di redenzione

- 35 - singolari casi di terrore davanti alla vita : gli italiani hanno avuto paura della vittoria. Si può dire cht la storia della seconda battaglia di Custoza, come della battaglia di Lissa, come della battaglia di Adua, si riduca alla storia di un esercito che non osa vincere, quasi sentendo dietro di sè un paese che repugna da una grande prova 9 si ritrae, e non ritenta il colpo. L'inseguimento della flotta austriaca dopo Lissa sarebbe stato la prova che l'I talia si sentiva viva; ma questa prova non ha potuto dare a sè stessa e, inerte, fiacca, ha dovuto sentirsi sconfitta quasi prima di combattere. Avviene nella vita del!~ nazioni quello stesso che avviene in tutte le vite individuali degne di essere vissute. Si giunge ignari nel mondo, si comincia a vivere considerando la vita comt un banchetto dove veniamo a prender la nostra parte di gioia. I più persistono in questa bassa credenza. Vi sono però alcuni, e sono il sale della terra, i quali un giorno si accorgono che la vita è una cosa triste e terribile, che si vive per morire, che ogni nostra forza individuale va sacrificata a un'ideale supremo, ogni realtà a una speranza. Lo stesso per le grandi nazioni. Noi siamo nati in Europa, quasi come l'individuo viene nella vita; perchè ci hanno un po' fatti gli altri. Eravamo un'espressione geografica, e divenimmo un 'espressione dell'equilibrio europeo, un passivo regolatore delle forze che mantenevano la balance of powers. Ci mettemmo in testa che la vita fosse cosa facile, che in fondo, una volta l'Italia fatta, non ci fosse che da commerciare, da godere la vita, da fare della letteratura decadente, da condurre una vita elegante e coltivare le arti, insomma; e gli stessi uomini che fecero l'Italia si cullavano in una illusione, cioè "he il periodo tragico della vita fosse per finire, che dovesse poi venire la pace univ9rsale, e che, una volta costituite le nazionalità, non ci fossero più guerre, ma solo concorrenze. Ed ecco che invece della buona vita comoda avemmo le tasse, la leva, poi J9 aspre e magre conquiste coloniali, ipoteche sanguinose sull'impero africano che conquisteranno i nostri figli. Ed ora ecco la grande guerra, che irrita la maggioranza ancor più che non la sgomenti, come qualche cosa d'incomodo, di irriblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==