Pensiero e Volontà - anno III - n. 6 - 25 aprile 1926

PENSIERO E VOLONTA' 137 tre è più bassa (16-17-18 per mille) in Piemonte, in Liguria e Toscana. La mortalità, della Basilicata è di 23 per 1nille, quella della Liguria 18 per mille. A questi dati corrispondono molti altri, tra i quali i più interes. anti sono quelli relativi al livello di esistenza. La ricchezza media per abitanti, è in Basilicata di lire· 1.400 per abitante, in Liguria di lire 3-700 per abitante. Il consumo defila carne è in Basilicata di 7 kg. per abitante e in L.igurìa di 19 kg. La nìortalità appare più elevatJa nelle gran. di città, non solo per i danni che l'èccessiv-o agglome1~amente reca alla salute., ma anche perchè numerosi sono i malati, e tra questi i più sono poveri, che si recano in città per cure negli ospedali. L'agglomeramento ha tale influsso sulla mortalità, da venire a limitare fortemente 1 'aiumento, di ~popolazi1 one, determina.to da. tutte le c,ause che favoriscono l'alta natalità · (prom'iscuità, .matrimoni precoc,i, ecc.). .. Una statistica de1 1889 ci rivela chiaramente il rapporto tra l'agglomeramento e la mortalità,. · . ---- Parigi . • . • • Vienna • • Pietrogrado. BudRpest. . . . . . Media di abitanti in locali insufficienti 14 °lo :28 o/o 46°1o il • 1CI Mortalità annua per tubercolosi ... 428 su 100.000 abitanti 450 > • 456 > > I 569 > > - - Il Bertilloin ha studiato i 20 rioni nella città, tenendo separate le va.rie età, ed ha trovato questi rapporti, prendendo i due rioni più ricchi e i tre più po~eri: Mortalità annua su 1000 abitanti di o~i gruppo d'età Età 0.1 1-4 9 60 e più 5-19 20-89 40-5 . anni Rioniricchi Fllisée. . . • . 10€.5 15.8 8.3 4.2 11.0 58.0 _Opera. . • . . 185.5 23.5 4.8 5.5 13.9 55.5 Rionipoveri Gobelins. • • • 277 8 44.8 5.7 12.0 25.3 97.0 Menil Montanti. . 252.0 ,1.2 5.0 13.2 25.1 62.1 Crttà interna • . • 124.01 S6 4 5.1 9.3 19.9 67.0 Bi· iotec Gino Bianco . Secondo H « Bulletin Statistique l\tiunfr:ipal » di Parigi, nel 1908 si constatò che il morbillo, la scarlattina e Ia tosse as1nma, n1alattie c;he colpiscono principa,lmente ~ bambini, determina.rono 307 decessi su 1000· abitanti nei quartieri poveri, mentre nei quartieri ricchi o semplicemente agiati ne determinarono solo 62. per 1000, cioè quasi cinque volte meno. In generale, la mortalità in-_ fnnti]e in Fra,ncia è dell'8 per cento fra._i ricchi e del 33 per ,cento fra i poveri. Per il Belgj o il dottor J ansscns, ispettored'igiene a Bn1xelles, ha potuto constatare che, in. media, c;uando muoiono 9·· bambini: nella classe ricca, ne muoiono 21 nella classe agiata e 70 in quella povera. La tubercolosi è in istretto rapporto con l'abitazione., come abbiamo visto. Per chi ritenga scar i i da1ti sopra citati ne offro alcuni altri. A Parigi l'ottavo circondario, con am1 bienti ampi e popola._zione benestante, ha una media, di morti di tubercolosi di 178 su 100 mila a;bitanti, il tredicesimo, con ambienti ristretti e popolazione povera, ha la media di 812, secondo dati di atcuni anni! fa. A Berlino, il quartiere Friedrichstadt, con ambienti ·spaziosi e abitanti ricchi, nel' 1888 ebbe 190 morti di tubercolosi, n1entre il qL1artiere Louisenstadt ne ebhe 460. Nel 1902 lJi tubercolosi ha causato nei sobborghi pove· ri di Bruxelles 243 morti (Arderlecht 103, ìv[olensbeek-st-J ean 140}, in quelli ricchi 130- (St. •Gillles 80, Etterbee 50J. Nella stessa città la terza di visione di polizia (quartieri poveri) ha dato 125 morti di tubercolosi, la seconda (idem) 136. Invece la quintç1 divisione (popol'azione ricca) soli 19 e la sesta (idem} solo tre. L1e statistiche della mortalità in rappcrt0. alle professioni confermano i dati sopra Cltati. l\1i limiterò atle mortalità distinte peretà, essendo queste le più specifiche. Per la Svizzera si è trov·ato pe,r- le pro:fe~-- sioni manuali e per le intellettua1i la seguente mortalità, per 1000 della medesima età. - I 80-85 40-49 Q -59 anni anni anni • Manuali . . • . li 20 34 I Intellettui.li. • . l 12 16 31 . .

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