Pensiero e Volontà - anno III - n. 2 - 1 febbraio 1926

48 PENSIERO E VOL0NTA' resistenza. Ho t.ante volte vista vicina la morte buono co~e qualche volta è buona la fati- . - e le ho sempre resistito: perchè dovrei proprio ca (1); ma bisogna tener presente che Bruno morire in questi due anni 7 spesso n1ette in bocca ai suoi interlocutori o « Ma, dall'altro lato, sono osservatrice e so riferisce egli stesso nella forma più suggestino medico. ve~o che i sintomi delI'ìdremia si va le medesime idee chè intende combattere. aggravano; temo che il medico, per 1·assicu- Ciò gli dà modo, del resto, di far rilevare rarmi, non mi dica tutta la verità, asserendo quei lati o frflimmenti di verità che talvolta che non vi siano alterazioni renali. Caso mai, posson·o esser contenuti nel complesso d'una dunque, che il mio stato si aggravasse, lascio tesi erronea, con.1.e_qualche pagliuzza d'oro in ~ voi 6 a, 1~eoni.da la tutela della n1ia dignità. un ammasso di sco1"ie. · Vi prego a mani giunte di opporvi a qualun- . In realtà Giordano Bruno condanna nel mo- · que p,asso che si volesse fare per ottenere la_inia do più categorico la vita oziosa. Ammette bensì libertà con una grazia personale, o con un in- con1e utile e lodevole quella specie di ozio, che dult<., sp,.,ciale.. è il tempo dedicato alle occupazioni dello spi- « Impedite a ohicchessia, per ainor di chic- 1·ito, le quali però sono anch'esse una fatica; chessia., fosse anche la mia figlia, clìe mi sia . -n1a questa specie di ozio è am1nissibile, seoonfatta un'offesa moi·ale. Se dovessi conquistare do Bruno, solo come contempera1nento della la libertà a questo prezzo, sarei tanto avvilita, fatica, che con questa si alterni, sia come ri- . tanto . diminuita, tant-0 deg1·adata, che nulla poso dal lavoro precedente, sia come preparan1i sarebbe la libertà, l'affetto de' miei cari, zione mentale ( « ozio premedtitante ») al suel'affetto degli amici buoni." Questa, caro Praui- ce-ssivo lavoro materiale. po1ini, è l'unica preghiera che rivolgo agli La vita oziosa, invece, comp1·esa quella che wi1c.1_ prima eh~ si r1nchìuda la nostra tomba. s'illude d'occupare utilmente il tempo trastu} .. « Voi però potrete scrivermi, mi farete sem- Jandosi « in sole oziose credenze e fantasie », pre piacere ... Bacio la oambina; salutatemi la Giordano Bruno la disprezza, per esaltare 11 sorella e gli amici .Vi stringo la mano con af- lavoro in cui egli converte « tutta la nobiltà fetto. - Vostra Anna l{uliScioff ». e perfezione della vita umana» (2). CATILINA. L'i1nportanza dal punto di vista socia-le di l'Ilioeil lavorieornnio f . Bruno Un a1nico mi ha fatto osservare che nel mio articolo_ su Giordano Bruno, a pag. 305, seconda colonna, del n. 13 del 16 ottobre u. s. io sono incorso in errore, vedendo in alcune parole dello « Spaccio délla Bestia Trionf ante » una ~:pecie di riabilitazione dell'ozio (sul princ1p10 del dialogo III). Infatti io mi sono spiegato assai male, ~- cennando troppo di volo a quell'argomento e 'mi corre l'obbligo di illustrare meglio quel rapido cenno, sopra un concetto del tutto secondario dal mio punto di vista, ma che pure ho l'obbligo di presentare in n1odo che il lettore non possa imputarmi d'aver attribuito a] Bruno un pensiero diverso dal suo. Qualche passo de' ragionamenti bruniani (dicevo allora) sembrerebbe quasi adombrare· una riabilitazione dell'ozio contro ~a fatica n1ateriale, quando vi si a;ffer1na che -rozio è quaìche volta cattivo e la fatica è cattiva il viù delle volte, e che l'ozio _è il pitì delle volte Biblioteca Gino Bianco queste idee di Giordano Bruno è evidente, in, t'rlazione -ai tempi suoi: la sua condanna dell'ozio colpiva in pieno sopratutto la vita oziosa e falsamente contempla,tiva, dei conventi, come pure quèlla di certa nobiltà spagnolesca, che fu co~ì grari parte della decadenza in cui precipitò specialmente l'Italia meridionale nel Seicento. Ma noi potremmo anche vedervi, in germe, quell'idea, che ancora attende la aua· realizzazione da un equilibrio futuro più giusto ed umano: l'idea della combinazione d€,l lavoro materiale col lavoro intellettuale, per eui l'uomo di domani sa,p.pia e possa utilmente esJn~imere dal suo organismo fisiologico, .frn loro ar1non1z~anti ed integrantisi a vicenda, il l~\·.oro del braccio e il lavoro del cervello. - LUIGI FABBRI. {1) G. BRlfNO: Spaccio della Bestia trionfante - Opere i~aliane, Vol. II. pag. 138. (2) G. BRnNo : id. id. pag. 152-154. · Redattore responsabile: GIUSEPPE TURCI. SOCIETA' AN0N. POLIGRAFICA ITALIA~A Via Uffici òel Vicario, n. 43 - Homa. •

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