Pensiero e Volontà - anno I - n. 18 - 15 settembre 1924

12 PENSIERO E VOLON'f A odio e di v·endetta, che sta a base di tutta la organizza,zione a-utorita.ria della. società non saiprebbe generar,e l'amoir,e e l'armonia e quindi non può essere ana.rchico. Politicamente, è ·chiaro che non è possibile abolire il gov,erno, abolire il gendarme, se la pa.cifica convivenza non diventa regola g,e,ne– ralè. Violenze e vendette ne avverranno oerta– mente visto l'odio intenso che i fascistj han suscitato contro di loro; ma se esse dovesse.ro durare troppo, an_dar.e oltre deplorevoli ma inevitabili casi isolati e diventare cosa siste– matica voluta ed inco.raggiata dai rivoluzio– narii, la massa del popo1o:, che lia bisogno in– nanzi tutto di viv,ere _.e lavorar,e in pace, do– mar-rderebbe subito un gov,erno forte ed ap- I MONOPOLIZZATORI Arl'ivan<lu 1n ltalia ho potuto leggere su1 N. 8 di P. e V., che non mi era pervenuto in Russia, una nota bibliografica sull'articolò di Aper ( « Prometeo ii N. 3, N a,poli) relativo al– l'articolo mio su « Lenin e Bakunin ». , Ho ~ompreso che lo scrittore di Prorneteo, comu– nista cc puro sangu~ », o al 100 p,er cento come direbbe Sinclavre, e _l'autore della nota biblio– grafica - ana,rchico altrettanto puro, che d'altronde non mi nasconde neUe lettere priva,te la sua opini~ne su di_ me - sono tutti e .due ~.gualn1,ente n1aleontenti del mio articolo. Lo autor,e com:unista ed il b1bliografo anarchico ~i sono trovato d'accordo sull'idea che Lenin era anche più lontano dalle idee di Ba.kunin ~hc non lo fosse lo stesso Oar lo Nla,rx. e che Sandomirski affermando che Lenin. ha in va- rie ques-tion i 'bakunùzato ~1:arx, "e l'inconciliabile ed è perciò :ridicolo. vuol,e concilia– semplioemente · Io non posso naseondere la grande e sincera gioia. che han prodotto in me i due buoni ca– merati, il comunista e l'a-na.rchico :· 1) p,erchè la ·coincidenza dei punti di vista e la solida– rietà ch'essi han mostrato nella critica ,de] mio articolo è, forse, il prirno risultato pratico dell_a 1nia costante ·propaganda per la ricon– cili azione t,ra i comunisti_ e gli anarchici,· di · cùi io n1i occupo, veram-ente senza grande. ~uc– cesso, da piì1 di due anni. 2) Perchè con il loro · esempio mi ·hanno brillantemente dimost],lato chr- in certe occasioni (del resto ben rare) pon . è - còmpito vano il cercare ~i riconciliare 1j in– conciliabile. Ma queRta constatazione non espri pogger,ebbe il pri1no soldataccio che saprebbe <lar,e la paoe togliendo la libertà. E d'altra p~rte, noi ·stessi, se volessimo n1et– tere in pratica quei tru~i propositi e. non pi. gliarne invece di darne, sar,emmo costretti ad organizzarci n1il ita.rn1ente, vale a dire creare un governo. Per questo ci pennettiamo di pregare ·qum nostri amici di non farsi_ più cattivi di quel che sono, e di .non compro1nettere la causa che sta loro a cuore. Energ·ia ci vuo1e, decisione a r-espinger-e la forza con la. forz.a, volontà ai liberarsi con j mezzi che le circosta,nYA, richiedono; ma non bisogna confondere l'energia colla brutalità. ENRICO MALATESTA. DELLA RlVOijUZlON mendo cha un successo teorico, non posso nem- 1.ceno tacere la grande gioia persona.le che m'ha c1usato questo articolo di Aper sostenuto da un camerata anarchico. ·Son già, due anni che ~ nellò stesso tempo ch'io menavo la mia pro:– paganda per l_a riconciliazione tra anarchici e comunisti - alcuni anarchici si esercitavano a chia.marmi « agente di ZinÒ:viof, del g-over– no sovietti sta, della T,erza ., Internazionale. ecc. '». Ebbene, forse l'articolo di Ape'l' Ii farà riflettere un poco : p,erchè « pagare » un agen– te e criticarlo tanto severamente sulle colonne del ·proprio gio,rnale sa,rebbe forse esagera.fa: , anche per ·dei bolscevichi:. di cui si critica tanto spesso in certi fogli « il cinico utilita– rismo )), * * * Passa~do all'e,saµie dell'articolo comunista ,;, della nota anàrchica, debbo CQnfessare che non sento il menomo bisogno di d~endere .il mio q,rticol 0 • su << Bakunin e Lenii?- » perchè nè l'uno nè l'altro lianno riprodotto i rn1'.eiargo– rnenti e oppostivi i loro. _Essi si contentano di affermare: « N-o, Lenin era .piì1 lontano da Bakunin che Marx ». Ebbene, se. essi vogliono ·riisolvere la questione della distanza tra L. e B.. o B. e NI. col metodo geodetico, io sono ob– bligato di ricordar loro che ]a scieiiza non ha ancora inventato degli strumenti geodetici che · potrebbero tradurre queste parallele storiche in chilom-etri ed'·ettari. Per contradire il mio arf;icolo non bastano deUe ingiurie (nemmeno se ess-e mi rallegrano!); occorrono delle cita-

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