Pattuglia - anno II - n. 3-4 - gen.-feb. 1943

tl~ni arte l' 2d un 1cmpo ~up"rhcie e simbolo, O. WILDE L ·c~!~~:rno dc\ ; 1u~:\:,u~st 1 ~llU~;l~c!~ branca del romanticismo: folcso nel ,;cnso che, !lt·ccltatn ijCntimcntulmcnlc e 1·nzionahncntc unu forma spiccatn di amore alle cose belle, <1ucslo diviene purtc essenziale di colui che nel senlimenlo e nèll11 armonia razionule l'ha - t.:OS<:ienlc o incosdcnte accolla in un duplice linguaggio <li vilu prulica e <li vitu ,11•tisticu. Perchè ~cmrn dubbio l'esteta vero (e un esempio, t1ss:11 pit1 1 che da Gabriele d'Annunzio o <lai pnradossulc dun<lysmo di Gcrm.,.J dc "\ervol, dcr.ivn pur sempre dalla figuro di ÙSt'ur \\ ildc) porla con sè, in quel duplice l' .-,trcttamcntc unito lingut,ggio di \ ila cd emozione artistica, i i;tt·rmi di un l'>Ul)crmnento cLico del duulismo spirito-materia: quel problema, cioè, che sempre ha signiricato il tormento clclla indagine. l'ilosoficu, è ➔olo :-.u::.c•cltibilc di risoluzion(' nel campo delle personali (' Cc)mplessc emozioni. E, forse, <1ucsto an iene pcrchè grn_n 1n1rlc dello filosùfiu (intendo quella cr1ti('a e sislematic:·1) è piuttosto obiettiHt 1.:he soggetti, a. L'esteta dunqm• risol"c un dualismo in unitìl: J;, :-.composizione degli clementi tan~ibili cd nstrntti diviene per lui. una si..-mplicc npplie11zionc personale <li :unorc estetico a tulle le cose tangibili o astratte, onde non solo ncllu gioia ma anche nel dolore egli dimostr11 una -;;m1 ,·ocrcn✓.H. Più che lo scetticismo, l'estetismo è stato di fuga felice <lui mondo: :,enonchl! quest'ultimo ha l'incomJHU'abilc v1rntnggio (e insieme l'atto spirituulmcntc eroico) di ricreare gli -,tali d'animo e ln muteria contingente in una alli\'U. continuo crcozionl' di bel• lezza. '\'oll i· vero esteta, quindi, e non lo è .. completamente ,. se non colui c.•hc pone l'amore delle cose belle nella ,ita e nl tempo stesso nell'arte: ( t) onde si dice di un uomo co1~c uomo l'h'cgli è nella , iln, un raffinato, e di un ~,;tistri come artiste ch'egli ~ in purtc, un formulislu. \1u in ciò - ritornando ullu primith·a urformazil)nc tld tliscorso, da molti condivi.su, d~cl'cstct ismo • è um1 brancu del romanUt·i:..mo ,n accoltu una pic<!ola (grave) ruodilita✓,ionc. Perchè, determinotu che ~i.i la ,c1',1 c~scnzu costituti,n tlcll'c:..lclll, e con uguule pondcr11tezza or~ fo1·mata lu Htliditù intcrnu del suo• (ncccs-.urio) linguaggio di ,1itn e arte, se ne deduce eh<· l'., esteta • è .insieme un romantico e un cl.issic•o: romnntico nella , it11, in tJUnnto Yive pienamente, sentimentalmente nnche, l'umore clellu bellezz,1; classico nell'arte in quanto è ~ncline al formnlismo, nllu lineu: e che poi fJUesto forrnnl ismo siu più o meno i,laccuto dal conl('nuto, non nuoce olla poesia e ullu criticn. La puru forma è solo un giuoco clilfottico di parole: forse che la forma non è di per sè i,tcssa un contenuto? J\la voi chiederete oro di portare il mio discorso - corico delle premesbC e delle definizioni in esso contenute - nel campo del cinemu. Non mi sembra, ìnCatti, che lo domandiate a torto. Come si lega, duncluc, il mio coni..'<•ltodi estetismo e:on a reultù cinenialograficu? Forse non si legu n<'ppure: non può Jegarsi. E come determinare, ttllora, Ju sutura degli argomenti? Evitandolu1 rarei ine"itabilment.e croJlare l'organismo del discorso altuu]e: con- ,,iene dunque ch'io arrcrmi di essere, v fronte del cinema, come quell'ipotetiCi.• critico \'issuto dicci anni o un secolo che ra lo stesso) primo delln originale affcrma~ionc di Oscar \ViJdc: un cri, tico che, in attesa del sorgere e del concretarsi <li unu personulità « compiutamente• estetica, teorizzi1sse o Inccssc prol'ezie su di un possibile foturo evento: limitandosi a considerare, in sede critica, lutto ciò che potrebbe for ... gli pensare od augurare (se proprio ci tiene) una nnscito non avvenuto, un parto non concepito. Nonostante In miu buona volontit, credo che i punti e.li :-.utura fra gli argomenti non potranno essere del tutto cuciti. ~fa in ,,critù, i,e si de,,e restare c~n l'ago e il rilo a mczz'ariu \'Ole almeno il tentntÌ\'o <li analizzare ago e rilo. Situazione, questa non prnprio determinata, come ho gjò detto, da una mancanza di volontà scompositrice, filologico, nnnliti· ca, ma piuttosto dolio assenza a lutt'oggi - di una personalità cui ~i possa conferire, nel campo dell'arte cinematograricn, l'emblema elastico ~ ~ug- ~t'stivo di .. esletn •. ES'fEf(11SM© ~ ~ ~\,\\~\\\\\. ~ i\li limiterò <1uindi1 poichl! le necessità e i vuoti degli esempi lo impon; gono, a discorr~e intorn<! u qucll'~- spetto, prima dc~rni~o classico, del to_1malismo e meglio mtorno a quel JH edominante gusto compositivo cht' fn _ tcn~ dere alcuni a :'\Cdcrc in caso un per•c.olv cd altri a chiamarlo freddezza, Qb1et•. ti\'ilà imutistica, m,rncnnzu di mou spontnnci: pcrchè costoro pccc.ino pn,• prio nel giro chiuso d~lln osscr"~z101~e estetica. Il che sarù clunoslrato 111 segui~. . . Occorre :;Oprululto d11cdcrs1 se l'estetismo, cioè l'amo1·e .c1c~l.:1 forma e In livellazione di qualsrns1 soggetto n un pjono lineare, che (?r_cs~nti qua~i medesimo riveslimen·to st1lisl1co a diversi sentimenti (amore, gioiu, dolore, eccetera) può attuarsi in cìn~mu, dove la sostanzn narratÌ\'H 1 come 111 lettèra, tura non lascia I roppo àdito al gcrogliri~o, alla linea, nll'nTabesco: e <lo.- ,·e il :iato figurativo esiste, si, ma in lllOYimenLO. ~on è inoppot•luno, per una risoluzione di questo come d'ogni altro pro1,lemn che do\'esse scaturire, concludere intanto su unu stabilità di ,·oc1\boli; poichè, come uv\'iCn~ _spcs~o in ~alor<l~ discussioni, (ho not1zw da .nu~lc1. e d1 circoli che scgl·etamcnte s1 r.1un1scono da quando il prest..igio pubblico delle cosìdcitc accademie è di moho scaduto) è proprio la muncanzo di un vocabolario determinato c ddinilo cui rHcrfrsi che provoca le maggiori discordie. I ntendr dunque, per «testetismo ~ (la noia dclln ripetizione puo essere d1rettamcnte proporzionnle alle esigenze dei sordi) quC'I rcnomeno artistico e \Imano, duplice d'aspetto clastico e romuntico; del c1uulc però in causu dei moli"i primn esposti rrn noi il vuoto degli esempi < completi » che si prestino ad osservozioni conclusive devo qui considernrc l'uspctto clnssico e romantico; del quale uno dei due e si s,·olge nel campo dellu espressione. L'i1spello clussico dell'estetismo è l'aspetto estremnmenle armonico, dunque, delle l!nee stilist!chc. c_hC' lo compon~ono: (2) m esso è 1mplic1t:,• (ma è poi «esterna• nll'occhio dcliv spettatore) unu certa natura freddot obiettiva razionale, che molti giudicano (Croce <lovrehbc pensarla così) inartisticn. studiata, calcolata, priva di sentimento. Discussione questa peraltro - che ha rauo l:1 sua colluru dal giorno in cui Adriano Tilgher, sorretto <la esempi e testimoni notevoli d'oltretomba istruì acutamente il processo rilosofico alle estetiche crociane. Restn a vedere, piuttosto, i limiti e le occnsioni che si presentano fo senso all'arte del cinema a proposito di tutto di GUIDO GUERRASIO ciò. Giucchl·, or:1 siamo nel vivo dell'argomento; e rorse qualche digressione - pc1' chi la c9nsideri tuie - è stata una nccessitù critica o, almeno, nel 1>cggiore dei casi, una fonte di pfr1ce• , olezza mia intima, non cliversa dol medesimo amore di ~terne per le analisi ,~rl iculi, orizzontali, prisnrntichc, oblunghe e, insomma spesso geometrid1e dì ulcuni suoi avvenimenti nel Tri· ston Shuncly. Se l'estetismo è non solo un modo di vivere (<li cui gli clementi pi~ esteriori \'anno dalla fornu:i. dell'obito al colore annodato della cravatta e ulla piega serica del razzoletto) ma anche e sopr1\tutto un modo <li « vedere» e c1taindi di «creare», è allora esistita o esiste, in sede cincmatogroficu, una qualche rigura suscettibile di « estetismo ,. ? e in quale epoca, entità cli modulazioni o accenti originali? Se la rnemoriu ritorna alle vie per• corse dal cinema - e, s'intende, u coloro che, per essere artisti, n,pprcscntuno veramente il cinemn - non scopre in ,•critt\ che rare espressioni di quell'estetismo, così come è sostanziaJn: !l'',l' ·,.1 intendersi. Si J>UÒdire, anzi 1 che eccettuato Joser \'On Stcrnberg, del quale pcralLro vanno con circospc• zionc esnminate le opere l'epocu trascorsa non lrn dato frutti numerosi, neppure acerbi, e che oggi, piuttosto, dc\'c essere circondata <li maggiori consapc,·oluzc critiche la produzione di Luigi Chiarini per la scoperto e la conclusione cli un indubbio accenno, in lui, alla lendcnzn cH estetismo. Ac• l.'(•nno, però. è nei suoi confronti termine troppo vngo, così come troppo rigido sarebbe, dopo solo due opere, c1ucllo di estetismo: ,meglio è tenersi iii meno, oppure - inline - arrcr .. mare giudiziosamente che unchc nel• l'estetismo, come nel lirismo (e in tante altre cose) è solo c1uestione di quan .. titi1; esistono dunque miscele più e meno drogate, e la purezza assolutu ha gli stessi diritti e i medesimi torti della pocsin pura, con la difrerenza che il C'Ìnema può tendere al lirismo e non alln poesia. Lo spirito, comunque, non C chimica (' non pretende di esserlo. Vediamo perciò - in base ai due soli esempi che ritengo significativi (e 1 ►otrei anche volgermi ad alcuni tocchi di Renoir) e che ho scelto ad argomentare - chi sono, come si compor .. tnno cosa dicono e come si esprimon~ in arte Sternberg e Chiarini, da} momento che - per una sommo imper ... i..lonabile cli negligenza che nel campo dnemalogrofico ci nega la biografol completa degli artisti - non posDa "La bella addormentata" di Luigi Chiarini Fondazione Ruffilli - Forlì sfamo cu,10Sl·C1·ccon csultc~•w conw a~i• scono nella vita, e soprntutlo in mczz~• a lllrnli colori astruttì e t.angibili conducano l'c~i:,tenzu quotidiunu. Hugionundo intorno alle lo,·o opl'rt', si 11, n\ anche· una diretta rispost:1 a quel fondamentale interrognti,·o l'ornrnlato csattument<· nel tredicesimo p('riodo del mio discorso («occorre ~oprntutlo chii..'d<'rsi» et<:.) nonchè la dimostra- ;,.ionc (•rricncc cli quan(o è csprcsso neltn piccolu tesi poJemica delPinvi .. to alle immagini - si chiarirà J'iden di «(•incmu i..'incmulog·rr1.rico•: (8) idcu mediocremente meditata e quindi confusa ciel cenacolo romano di ;\lino Dolclti, idea che consiste per l'appunto non nel dire d1c lttlto il cinema deve essere creato in un particolare modo, in un particolure stile eguulc per tutti (l'arte non è comunismo) nrn nel crede.re in un possibik· rin no, cllnmcnto elci mezzi autonomi cli espressione cincnrn• tografica di fronte, poninmo, allu in- ,·asione non giusliricata (questo -non giustHicnta); l' importuntissimo) dei mezzi tcntrali e <li t.utd. i suoi u111wssi: spettacolo cli parole, sh1ticitlì. (4) Il «cinemu cinemutogr~1rico• non è perciò una cosa assoluta: esso si compone ide~1lment(' di tanti ,alori ,isi,i 'luunti sono i l\'Hlori individuali chl' 1u.lc1·1scano, b(•nintcso. al111 tccni1•a pc1,;uliare del film. Perciò si ,·cdrii, inrine, che unchc l'estetismo municr.1 parti• colnrc di sLil~ non m<'nO sincern delle ~1ltre può co:,lituirc uulnnorniu int~nsa di imm'agini: ed essere J>urc;,;z.:i , isivn, singolu, nell'àmbilo generico delb definizione asll'aUn cli «C'incma t·inc- :1rntograrico•. 1.'opcl'll di ,Joscph \Oll St('l'nl,er~ è, al riguurdo, molto .signiricutiva Ili do, e egli ha costruito le sequenze tcssen- ,dole con puru urmonia cli immagini: I:\ dove non ha tenuto affollo in (•unto Pnrgomento umono per cedere :dl'impulso estetizzante di inc1uaclrarc stu1iut.o.mcnte i particolari onde ne uscisse ana visione generale l.1 cui m1tonomia rosse uppunto e solv nell'equilibrio di forum, rine a sè stesso: si , uol dire al Cfl(lricc:io :-.pt1g110l0. Dal quale tullavht se pure il ricordo non è molto , icino e la perdita clcll'opcl'a nega approfondimenti maggiori è lecito dire .__.hcil ,-.uo estetismo cmle •spesso (c, c'è clii <·rt'dl're, \'Olutarncnl(• anche) in un cccessi\'o comcrge1·si di toni urmonicì, in unu specie di impn:,to 1•hc, inrine. si distacca da un ,ero e proprio estetismo per -sconriirn1•e nel barocchismo di una sontuosa decor:.1zione ambientale. E poichè, in sostanza, <.stetismo e dccorativismo di ambienti non possono coincidere dd tutto (' nQn sono su un medesimo piano mor(ilc, occorre giungere anche a c1uestn interna dimostrnzione delle differenze. L'estetismo è un modo di \'edere, di sentire 1.· jn conseguenza di crl'are: è una purticolore posizione dello s1>irilo che riduce tutto, «anche• i sentimenti e gli impulsi drommatici e nHeui, i. a un rivestimento di bella forma .. \I dccorativismo ambientale, e quindi ial suo estremo infarcimento che è H baroc1•hismo. nor. occorre invece dimenticare gli uomini e j( mnterialc drammutico; e le sue runzioni sono allora dccornrative, si, ma solo in senso scenograrico esteriore, solo applicntc ugli clementi più materiali delle <·osc. ,·ii..". case, saloni, mobili. Cosi, in un'opera dove note"olissimn è racutezza intuitivi, degli ambienti e il ioro manifestarsi scenogrnrico, come La Kermesse eroico di Feydcr, i personnggi non sono aftatlo dimenticati. ma vivono delle Joro burle e delle loro passioni nel modo più reale cd umano, e sono tutt'al più calati in un bagno pittorico di cose e ambienti: voglio dire che il distacco rra l'uomo e ciò che lo circonda è un ,,er-0 e proprio distacco morale, in quanto l'uno partecipa dc]. l'altro solo per un gusto cli precisazione storico ( risolto magari, come in Fcyder, in ottimi accostamenti pittorici) e in quella cittadella di La Kermesse - ad esempio - gU uomini potrebbero tanto squittire di gioia quanto scannarsi u colpi d'ascia .senza che ne uscissero contrasti fondamentali fra l'azione e gli ambienti dove l'azione si svolge. \ lentre tui.fA? questo_, al ~on: trario non avviene ID alcuni brom eh puro ~stetismo in Sternberg o neJ Chiarini di La bella c,ddormenla/a (ma specialmente in quest'ultimo) proprio perehè la scenografia (intendendo con ciò anche h1 particolare clisposizio1~e interna delle inquadrature) trascina e coinvolge in un suo intero mondo mo11

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