La Nuova Europa - anno II - n.48 - 2 dicembre 1946

__ zcl!ccmb,10-l5 -------------- L-,1 ?>"UOV1l EUROl',1----------,---------11-- QUALI VECCHI? più di v,·atica q-uotidlanà. Non, i>uò es– sere nei vensiero di 11essu110 dei due i:nsigni scrittorl che ci siano d-uc ca· S UL diverso aP1>rezza.mento delt'aiu· te 9 orie fisse, dei vecchi e dei giovani. to che possono prest-are i. vecchi In temiint ge11erali l yapporto t·ravec· in quest'era dlf)tcile del.la nostra chi e uiovani, ~ quello che dfce Cro– vita wolitrca hanno discorso di nuovo, ce; ma, tn concreto, c·i sono poi questi tn 111iest-t oiortlt, con OJ)inioni. contra.· tall vecchi, questi tali aioL'ani: Un vec– :ftanN, Denedetto Croce e Co11cett0Mar- •cflio libertino potrà t11seg11ate a Jr(,, .. chcsJ. Il primo in Rii-sorgimcnto Libe- quentare certe do,i'ne: un vecchio bt· 1-0:re (27 tW1.·:) ha ribadito U suo con· scazzlerc a frequentare Je ·bisèhe; ma cetto cfie tra i,•ecchie otoi;a11i 110ndeve Ja società può fare anche dl meno di e~serci soluzione dt cont'i1rnUà: t oio· cotesti fnseonamentl• Cos'l. eou.almentc v011l apprendono dat ·vecchi, e r.,ucst-l le nuove generdzioni possono /aì·e van• lrasfcmdo1w ltn. essi i~ 1ni.gUO 1 ·e 1 ·is·uL·ta99losamente dt meno del(e esp~rlen– tato del 1.oro iavoro annoso, •vrestan· ze di cerU uo1ni11l polWcl dei passato, a.e ancora qualche util.e lavoro, verchil i quali, per la loro parte, lzamio oppa· l,a morte t anch'essa tm fa,·e: è fultimo 1 -ecehiatoquesto presente. ~'1ell! 1.::t~O~l~:J~Ji:i~r parole, quando Lo stesso Croce. del. restò, esorta i sl .sà da chi vrovengo,w. Jla Marchesi, giovani <14 voierst avva'{ere d'i « alcuni ahe, prima ~ tutto professa !PO· !i ,~:e~:,:~:~~a~s!!r~e~ttf. 0 ~~~~~~~ ~:v!:~: 1 ~u•;::it 1 ~• #:t 0 ~}!a ~;~ stau messt veti yenerlcì su tutlt i vate tanta esverlenza, come L'avete vecchi -in quanto taU,da glovanl sen.· U$Ota? Cosa avete fatto dcn'ltalia? E sati,· ma esSf, come tutti !lii altri citta– com.e, d<tpo la pro-va fatta, si potrebbe dint, lia1rno i& diritto dt prendere in esa· ,·:mettere la cosa pubblica neue vostre me e discutere l titoll d,ou esperti clic ,nani? (:M:ondo, 29 nov.J. sl voyliono proporre, con ta1tta p1ù at- Lc <ltwtest 110n iono i-nco11ctlialnli, tenzione, tn q-uanto, net com.p?_esso, l'e- toi-i', a_ condizione che non dcducanai re conseguenze della vittoria, La rlvO! hv.ione s1·chlanH Jibcrtà, Il giusto mcz• ~Ù~~~h~:rt~}i!~F~~tt~ir~~a, c 1 ~ guenze leZ,,·tUmodella rtvoluz1onc, dJ. ccndoli nemici <leiveri liberali». Cosl, se e la 'l:JvoluZion.csi .chiami repubblica 1: cosl se « si chi:11nisociollsmo,. nel qual qual caso « !l giusto mezzo acc1amc1~::i 11FiOC!aHsmomode1·ato,e scomuniche,·~ qmmti vo~1iono le conseguenze le~ilh• mc deila 1·1\·oluzionc, dicendoli nemtc1 clc-t veri sociaUsU ». In realtà e non vi sono, non vi possono essere né parti poUttchc cstl~me, n(i parte poUtf:ca 1111> derata » ma errore e verità, morti a, vlvi. « Arodernzionc cd cccessiv1tà son.'.l qualità !mli.vitluah che si riscontrar.o egualmente. negli uomini delle pa.rt \ più opJ)Oste l>: quel che importa ~ ila che parte sia in 1nincl))io 1:1 verità e la vita. C.oncluslonc: 11, abbandomam.1 :i F.C stessa la cllalcttlca della rivoluzioth:\, L--isciamo che U grido <lena coscienza sl trnduca nelle .fdec figliate dalla rlC'P..rc.3 del vero e i morti andr.inno coi moru. i -vlvl evl viyoi. •· Ambigua permane in MontancJ11 quc– f;ta « &al\:?ttl.:'adella irivoh.Jzìone a da abbandonare a se stessa. come un poco R<.t.P.-mvoranea ra !a sua conversione al soeinlismo; ma n,on si puè> din~ cb.o ;i:;~r'1,g~nea%f:1·::zedJ s:~~ t;;.~c,ti spcrienza I) and~ta a male. m. v. U neofita. sul punto fcnuo della mi&'tim ne che al soclalisu10 toccava nf!ll:l "-''., ======================-"'-"'-"'-"'-"'-"'"'-"'--" ~! ~h~~~~;,_, ~F:1~~l).~J~~old~u:~!~: E 1\1O N T A N E L L I LA RIVOLUZIONE SOCIALISTA franC\.--s1 di a11or:1e forse anche ùi qual~ P.hc.t>lfl tardo m.iCstro non suo e non nP.<'~sariamcntc fr:lncesc, Cb1:i.czz;4 d'idee che glf. fa prefi~m.ire rin da I 1851 certa pollt!ca mOOcmta di Ieri e forse cil ogs!. e domani: « I logicJ che V01llio110 !e consc~enze delle prrm1~– se a1>1>aiono perturbatori; e frattanto couo la coperta dol glusto- mez1.o n passato si rifà e fa,duopo che la 1-cp.• &ione torni a chiamru:s1 del propm) 110· mc, 1imetta in problema tuttt gli acqui• S IAMO 111 tempi (li 1>arte, e qua• ln~lobano Of;'nl altra qucsuone o e.i• stl della_ rh-oluzionc, pcrcuot3 l su(Jt !unque sia 1a forma che d!muo rattcre na:t.lonale, elle giustificano e ~1edestm1 salvntort. ~rch~ il cono,oc:i alle nosu·c scritture 1>0!.Wclt'i. assicuranò esse sole la conquista del• l mstp1enza del ci'Càubi. sa,1--1 e In savlez fn~iamo Ubri di parte. Il passato t'... 'lu l'indipendenza e della civile ..;'l<llldez• za dei creduti matti». Ali al~ro ~lJ:emo •mcconitiamo p.'llpita im.mCJJeslmato za entro i confini della naz,:one, « La· pari cJnarezza ccrc.i 11 prc;;r.urJjZ\O del· nr-JJc anime nostre. coll'avvcllirc c:1c sciamo le moltltudlnl Haliane· a!la vista la dHtatura rilvoluzlonmia: « chlamln– h-mliamo o che desldert.arno; l rlcord: delle fal,msi straniere 1mpreznarsi ma Ie cose c;ol loro vero nome: 11 dittu· sl confondono alle apprensioni e allP. dell'odio vendicatore, ma... guardiamo- toro tiella l'!VOluzJ\Jne ò· Il re col ber· sper.mzc; non· possiamo nar-rando roca· c.J. Oal credci:c che Ja 1'tvoluzlone lta• 1·ctto rosso i,. J..a rivoluzione è inVt;Cfl' re la st~ssa diSJ)OSiZi.onc tl'an!mo vcnw !lana 1 >0s.sa rmursi a guen-a di confint. e Iniziativa del lxlsso e potenza impcr– gli nomini che a nostro av"·!so corub.1t• La teoria del confine fu per noi, nuovi sonnre dell'idea n: è, ln una parola, so, tono 1>C1.· la giustizia e quelli cllecombat• alla rivoluzione; l'-inCanz.la dell'arte•· ,:lnlismo. Comunque si, coosldertno O tono per· J'tn;rlusti;t,a. La vant.1ta 1n1· Non sl tratta dl recuperare· •IJ 1>0.ssa:to: 1<11 pra1'e<laìio"gll sviluppi della vlta po– pa;,7,1alità di alcuni ~ i,DOC-rlsi:1. Oltre « fissazione dl 1>reti e di tributJ. m litica In Europa, a la conclu9ione è !a di che un <11-amma 11011 s\ giud•ica chP. {:ranm t>Oeti e di grandi 1>0litici, fis· gionepercuicidiccmmofilosofinelseco– ollo stioglimcnto; e 11 d1-amma della saz!onc di voler rifare la potenza di viene seI~.l}>rc a sosumziars! nella Vitto• rivolmi:ionc Ha!iaua è_ ancor lontano Roma. Il neo-romane-simo aprl alle ria del socialismo». Sid:mo'; ripeto. net dal fine». Questo parlare franco e chlu- nfonti Italiane un mOndo fant..tstico, se• 1851e condnulamo a leggere In Monta· ro e dJ ÒKgt i) di Giuseppe MontaneUI parò u pensiero dalla realtà, irn1>edl nelli quanto .segue: « per la stessa ra~ a orinci·Dio della sua lntro(fozilmc ad la fonua~lone df una dlalettlca collet· gionc per cut dicemmo filosofi net &eco• dlc1m-i l1ppu11tl storici sulla rtvoZ.uzton• Uva...~. · lp passatt>, !iberall nena prima metà d'ltalla che porta '1n fine la data di P.a• :aiontanclli non crede lllù all'elmo del secolo prctent-c, d'ora in l)Q. cl dob- 1·Jgi,6 novembre 1815 (l'anno stesso l'o- di Sclpto, non crede più,: !uf _poeta, hlamo cMamn.t·c mcialistt. pcrch~ 11so· vera usciva per le stam1>e a Torino: ::i1ln poesia del Quarantotto: ~1e r!fiuta Cialismo l! dlvc.uuto 11 verbo della rivo– ivi è 1iapparsa ot-a a· cU1-a dl Alberto 1' antica retorica, H 1>rez!oso suda.rio luzlo_nccome la JilosQfia e il llbcraii· AlbPrti nelle t.'U):doni Chia-ntore, vo!u• dell'It;:i,lia- ;:i,ddonnentata nel bosco smo ;:i,iloro tempi lo furono». E anr.o– me terzo della collc:t'..lone di scritti PO (]ella età clerocratlca e feudale. Sa be- ra: « :;H iiomlnl elfo fra nol ·banno con· Jitici che No1·be-rto Dobbio <lir1:.?ee ha ne che « Ja grandezza italiana cosmo- sacrato tutti ioro stessi alla paU·la &;11; intitolato alla sua « Città del SO!e ». e pollt-!ca,. <lei papato « sul ter:-eno del· tono il dcbìto sacro cli 1·accogl:icrc un QJH'ISI contcm1>0raneamentc auchc QUl 3 1.1 na:tionalità è i11es1>ugnabile ». Non nome ché J nemjcl deUa 1i.voluzlonc, : 0 1:~~ a ;y:;n~i~;;}n~c~f~ia~~;ji,!:.;~: ln,ecc sul t~l'reno della libertà. della, appunto perché è-quello chP. temono cli delJ\).c(liz>onl SC'Stantcf. La rivoluzlonP i~~~r~ s'!ci~~~ 1 1 1 1 :~i 1 f ~fe~li~~t~I P \i.: fii~e~l~ 1~0 ac~~t~it~a~;\.J~ 1~~; P~~~~~ d'ltalin., che ?,:Jontancrn aveva <li froii· reno desii uomini moderni e vivi. Uel· nPJla avanguanlia esposta ai maggiOl'i to-;-.:i s6 com.e fatto sto i·ico e 111 ~ come- te nuove :;enerazioni .che sc,no ,.-cnute J>erlco!i; .sentono il debito sacro di d1· eSJk,ri'<'nza diretta di poMico e coiubat• e vengono un po' dappe:·tutto improv· <'Jl'iarar:;i ilPcrr.imentc f soei.rrlh;ti itii i.ente. l'ra quella famta nel ';19. Nella vlse aHa lotta. s_Qsplnte ua un.:i forz;i liani ». Jn.trud-uzionc, scritta all'iuJomanl dclia che trasc·cnde !a loro conS.ll>evo_lcz1 .. 1 Queste p~l'oie r1tornauo oi;gl sc:m– dlsfattn, per un colpo <l'::ila che ce n~ immediata e quella stessa dcg!t. uo- <lite Oa una. ,·oce viva, .c. 1Jerché tot" rloorta intatte le Jxigino a diStanzn. <li ·mini che le guidano, dl::llctt!ca collet- nano di lontano. l'accento dP.lla VC?riflj ~ta~~;~·tt~~~:?i;n;·iyt~UJi1°~ 1 1;a ~~r::;,~ tiva che è la forza <lell'tummità in mar- tn esse ha una J.l}J)l'OSSim~zionc he si Ga nazio!lai.1stic-a. ed è configurata nel cla.. i-.Jontanclll crede non « alle svçn- .lv1----erte crescente.. . QuaòTO <fl una irrcsistil>ilm-0ntc pro- toln.te bandi~rc trlcolori_al. cantl_~nazao• Stupisce fin d'allora una coscienza "ressiva insurrezione· polittca e sociale naH. alle g:lurla nd ctdl hoil sp~i:s\. 5 u;, cosl ch•iam e ditìtta del processo in delJ'EnTopa . .All'Austria pochi e sobri le tombe degl! 3".' 1 ~· ~la al \:alo g ·. corso nl'Ua sto1.'lamoderna.. d cl venirr accenni, e :i.gli stranierl S.ngenere U al s 3 nguc dei giovam combatte u. meno come dottrin·,.. aperte al- futuro pensiero si Yo!~c v1uttosto come a f:;~~~:~o p~;\~~!!~res{'l!rc~~!;e tl ?a~;~' ùi un' liberalismo c~stituzlo~alc 011w1i ~~n~fJ~~ò ~r~l~i~~~ ~~~1t~:r 1 i; ~z~!: all'eftì~ic• di Garlbal<ll ; la tontemola ~~~~r~~f 1 ! 1 {tu~::1~n~~~1~i~~u~~rr: to: ma non m·c\·a torto ;\fontancl!i - ammh ato e commosso · . . c-Jna ll'OJ.>PorngenuamuntP impari a anchq noi J)OSSi.imo esserne f;'.arantl - La tlisratta non ha tol_toc! 1 ~ f 1 s.m fonclm~· su :;olidc b:isi •Uno st:lto di li• a nerseguil-e con Yig;orc µolemico gli ottenuto e: ciè>che era p>ù t. ~iffic.lr .: il bcrtà. u!Urnl re!:t:dui cleWt· infatuazione g\•'> rlsYe~,'f!iamcnto di t~n popo.o add?r• Eppure: se c't! opera clamorosmncnt•~ l)crtlana. L'Italia non i) al centro. è mP.ntato .sulle proprie ca«:ne •· Re:.!~ e subito smcmtit.1 da\ !alti; è l)l'Ol}!'10 • ::illa c:irconfercni.a (lclla rivoluiìonc »· ora ·che questo 1mpolo trovi l_a s ua vi:i questa ò•i. Montnnc:lU. Porta, sl ò detto, E SC! una. rivoluzione· ·italiana csi.&t,1 "·Jn sua meta, 1·tguactagnl 1~ t~!1 1 J>0 In data terminale del 6 novembre 185! con ·caratteri sudi prop1i. essa non è pc-rdut~ non ~ndugia~ido :i mc~ 0 1 ivol- a Parlg!. Meno cli un mese più tardi il èhc il tard:rn lnsorgcre del pO[lOlo it.'1· ~endos,, che è pcgg1o, al pas.'iia_to. col1>0dlstato: la FranctacheMontanclll 11:mo :tl i·ichlamo di un 1,1ltra lnsurrc• Ilisotill.l :;uard.-rsi i:lal 11i;cg!ud~zlo del annunciava mediati,:ce della rivòluzio- . x.iunn ùl Poi>ott 1>iil avanzo.ti negli ul· i;::iu:.to mezzo, La vittù, sccoit;]o 11detto ne socialiBta in~w·opa Inaugurava .bcl– Umi secoli Slùla via d~i. vro1.11·esio0: n.ntico, non la verità ~ta nel me2zo. As• !amcnt"=la ~cconda stagione delln. dl~· • non ~ mcr,n-1gJla se l'itro1--·iamono\ ~urdo pensare a .soluzioni eclettJche e tatura miht.lre naf)Oleoni.ca.POi 1:i1- stcs.'iii t\iori <li noi ,., J:: ancora~un passo di. compi·ow.csso: J>Otl'à anche rra dltl' smarck e la Comune. e 1~1 Terlfl !"cpub• che Semb-1:a scritto. ùi yroposito per contrast..·mti solu:doni pontiche ~tTac• bUca: ti temJ,X> per Montancl!1: m?rt~ eerta stortografla 1·>sor:;1-111cntale di 1-c· ,far9: una tet·za, ma non ma.i come una non ancot"? cmquantcnnc nel 62. d1 r1· cent~ DìCJ).10ria: « gr~we-crrorc negli ~~coi~u, neutralizzazlona degli estrc.'Iil. vivc1·e iuhcr~ una sccon~n vita .51:nza ultimi tempi fu quello di attribuire al· F', sl la sOtuZlone preferita dal ncpii.(!.\~h\} fatti th ùc.•;Qto ragione- Oggi ve- . )'U.alia moderna un ciel.o_dil_'l.\.'olu.:ionc •l~lÌa rivoluzione. dai « timid~ cui dà itf]t;i; 1 ~~ iu~ac~s~at~~~n[b.p~b~~l~~~,: di.stinto dal ciclo della ll\ioluzwnc fran- nçna il movimento». dall~ e ,nume beri· "li toccherebbe, vivo rlpr ndcr 11 suo ccsc. pretendcn<io dc1iG.varlod.illc rifor- nate che n0n intendono come vi possai i'iostv « nc1Ja avaniibrdlac e~sta ::ii u1e regie del :;;eco!op:issato •· 110 essere {liSCorcllesull.1 terra,,, ma mtiggiori per!coli1>.ira In riprova della La \·eriH1 è che. non l'ftalin Jrn dato prop1io 1>erché la \~t<tà offendo e vCrlt;\ e la iczionc dei fatti è proprlo il St.•~110 ~ aperto la via con una 1·h·o· spaui·a. e il r>ro:;resso non ::.i ha. scn1~ che .do1~ tn.nre avya·se e diverse vi· Ju;cione cH portata cm·o1>e.1. né ha llOi ons.ta e stl'a;:io e la \·it..1 s.c~it stncciJ ccndc, 1 <W:lng1.mrd1a sia pur sempre tratto essa .<.la quella riw>lm:!onc IP. dulia morte. rnso-.;na· guard:lrsl d,11p'.r.· r1uclla: ~ <J~tcllo a~he il giusto .mezzo r,wiKnis.o::h-econseguenz~ etc! lihcraa.- ,.-oio;..1oecdt ~~)Uilibi,:otra il vecchio ~1 1 ~; 0 lljt!~mo di icn_e del neorasct– :;;mo. ,i~!ln d('mocr.1.2fn repuhlJlic'ana, e :1 n,luwo. ;\folti, i plù.oono }>ronu. sem- · gg · C.'llt.l,O lllON'JSO'rTI del l:i«iaiismo. Sono -.:011.scgµcn;,;c...<:h~ }.)l"f. ·a m<'ltertii *(}alla p..u·tc \l!i vinci• Pt-r t.:t sciwa de, voitrf libri, ,xr u,i orjentametieo1iellcvost,·e tet– tto·e, pei· una notlzta-su11e condi– ziiml che; vt sl possono JJrattcarc In relazione anche alle vostre 'f)OJ.ì· iibiliN scrive;e ari• ORGANIZZAZIONE EDITORIAtE TIPOGRAFICA ROl\lA l 1in1.1..a Montecitorio, 1Jj•l?I Te-I. '2.374 • '8Ui5 {1:Kiirlno tc!cgrafì~o: 7'cleoe;-Uoma che i;i ipedW o 9/ro di ?">sta J/. pro1,rfo c~talogo gencnzfo 19.J5.•I6 9 i .-:uol c(t/al09!1i .-:peclali: 1-.'di::ioni O. B. 'I'. per ~.i 9iwe11tù. e o. 1-:. 'l'. E<iiilo11l e Didatti.ca,. l.a i ww OllCANIZZAZIONE l!:Dl'fO. H.IALE TIPOGRAFICA divis-a. il! sci .se:-io11ipe,· r!spomlere {Il/e di– verse aigcn::e della <..-u/tura: 1. O.E.T. - Bottega dcl– l'Anti:quario. Prhlc-ipaU collane: Gallc-r::1 ral':1: Cioic-lii tlcn:i soffiua: Gallc11,1 del– la storia; Scienze politiche- e so– ciali; Vetrina mlnlma; ImmorLali J~ fa. g',ovc-:1tù; Collana rosa. 2. O.E.T. - Edi::ioni del Secolo. Pri.11cipaU Collane: Co11(;'J!lJJOl'a– J1ca; Int.1;?1111e~ldel Secolo; Vcll'i• na italiana; Biblioteca àci ;ri: m.ii• ni; I viandanti; Libri d'.irtc; t;ul– tura moderna;. ll\àotto; ~\nlicipa. ;.toni; Semafori ; Ot·Jentanwriti : Contìtlcu:i:c. 3. O.E.1'.-Edizioni«A.c– cademia». l'rt11cipaU cvlla11e : Oibl\oteca Scriptorum C racco rum t.-t ·B.om ,1, non.ml ; I.e llllO\'C lC"~'l;iil\ustl':ll>' e c'ommel!t.atc. lf.. O.E.1'. - Edizioni l'o– lilibmrin. Principali collemc: La \•ila e hl scienza; Cronache per la stqrin; Poliglotta; Segreti .S\'Clati; ,·bg;.:i e avventure. 5. O.E.1'.-Edi::ioni«Oi– dattica». l'ri11ci110.1icolltlllC: L:l Vi\;1 Ni.lo– va (O'k'so completo ai teRli 1,er le scu.t)lo elemcn(((ri); Cotlana dC: Trif()gl}iO. 6. O.E.T.: Periodici. Pilnctwrli 7mbbiica::io11i: Il Me– è!co~comlotto; Annali d'fSit'ne: Ili. ,•ista di nrnlarlolQgla. ♦ _Agli amici ,ldl'O. E:. 'J'. Un regalo O.E. 'J'. Il Libro· Pi·emio Scri\'1cre per i11form(tzio11 i oll'O.E.'J'.

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