La Nuova Europa - anno II - n.30 - 29 luglio 1945

U.NUOVA_EUROPA=---- LA BOCCADELLAVERITA' NEl PIWSSIMI NUMERI :ISAi617:?~Ezgo1;,~Tl~T~ 0 • 8 "#1o1tig 1 :~Eé'~~1.~ouNfi: ~~:: V~TTOl'!O G. R06Si: MURENI!: • .t nomi che già vedemrno poatlticare nel /t I E /t A Il ANCA T A STE>PHEN SPENDER: LA PO ES I A. penodo fuciieta dalle colonne ~ile ter- GIORGIO FALCO: roPi DI B/. DI EDITH S1TWELL. :/~I~ oqu:-0 5 ~•:·'in!:: aLIOf'~CA. PIERO TREVli:S: STUDI ITALIA.1 U dovere dl ecrlvere di Lauro De Boali EMILIO LAVAGNIN'O: lt EST A U R 01 N I l N GRAN B Jez; 7'A UN A. e oootlnuano a parlare Cli M.arOCtd, del DEL f'EJIP/0 JlAt,A'l 0 E:i2''IA· PIEJTRO -PAOLO TRONl'EO: GRIS· fuwnemo, di d'Annunzio e COU\f)lgitla NO. s IN I E s T l(A cc;... G AN AS s I!: bella!l _UMBERTO MORRA: LA RIVOLU. GIORGIO VIGOLO: SUL SlUNJFI· ~:;:ièPl~e;~n~~~~~fu•~t;: tHONE DEI Dll<JUEN'l'/. CATO DI •JIA.'J'ElClAkl.~MO». ~~alZt~u!~toQU~n 8 ~~:~~ 0 .,;~~~ I"'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""'""',;,.,""'""'""'""'""" ~'LIBEifTE', LIBERTE' CHÈRIE;, S O ohe ~ un w.lito·delicato ctie sto per toccare. m. i._ , Booca detta verità • non può i.cere quando la parola può alut..'\re a chiarir-e certe coee. Ieri, giorno dd. Corpus Domini, ml sono trovato fra Pescare e Anoono. Avevo ap. pena passato Porto d'NfOOU dove stava avolgendos1 una bella proce,s.aone rell.glo. sa con ta ~rtedpazlor.c di almeno una compagnia di urnc.au e 90ldati polacchi e della banda polacca.. Era tutto molto so– lenne e non privo di Poe-Sla come suol aocadere qutindo eroismo e devozione ap– Pt1lono unili A S.1n Uenc<letlO, do\'endo aspctt.. ,re Il pro,scgt1!mento del vl11gglo. ebbi modo di 1>arlarc con qualche soldato polncco che a:.pe,•a Il francese-. Ern lnevllablie Ohe si !)."lrlasse :mch~ di guert'a e politica. Cl ala. mo trowuJ d'accordo net maledire gli eterni cor.qulat.atort che sacrH\carono e s.,crlflc.ino al loro plt'ml mondiali vltn e ag!. dei popoli. 1A libertà - generalmcn. te 1>t1rlnto- tlpJXlre a loro come a me Il bene supremo dello nostra dlgnltlt-<?-atsten. za umana. · 1 E' sempre alm1X11Aco trovarsi d'accordo senzn do,•er rare violenza a Sè o all'altro. DI fronte a noi un grupJ)O di partigiani llallam In dlvl•a e &enZ.3.. aspettando Qualcho me-zzo elle li portasse verso Pe– scara e olt.re. Alounl col fazzoletto rosso, socialisti o <'Omunlalll. Non 11a\'c\·o nota. ti prima tn.nto erano suenzlosl. LI noto quando u,n ufficiale •polacco .si avvicina al gnippo e strappa. con mosse rapide e brusche, I fazzoletti dal eolio del tre o quattro g;!o,·~nl. Molti aHrt 90ldall polac– ohl stanr.o attorno e non pochi ~prlmo– no consenso che, J)t'Ob:4bllmente, tutU sentono nel cuor,e. Qualouno di loro grt. da Ironicamente • E,•,•l\'a Stalin! •· altri raooolgor.o I tauoteu1 e li bruciano. Il comunismo. Stalin, forse tutta la Ru.s.sla sembro do,•er andare In fiamme e rumo se bene rlClilOOIl lnternretare sguardi ed aOOlamazlonl del sotdait \'lttorlotl. Not sta,·amo U. t.tuperatU tutti. Senti– vo desiderio dt dire, grtdare: 1 Evviva l"ur..ltà delle N&aOfll :iUoo.te! Ev\'(va la )l. bertà del pensiero! Evvl\•a la libertà dalla paura! •. Non ho detto niente, gridato niente. Scntl\'O ohe ero libero di peMar– lo, ma non ml ser..Uvo lilJCro dalla 1>nurn. E cosl, 1>1-obabllmcnte, g\\ altri, Non •sono nè comunista nè 80Clall8ta. Sono del partito della Nuova Europa e della • Bocca della verità•· Ieri la mta. booca era chllw.a, l'apro oggi per voi per. chè voi ratror..tote la su11 voce. S. D. D. Natura /men.le L."l Nuov:1 Europa non 11 .tancherd mal di 1O1tencrc la parte della Ubertd, fo,ulamtnto primo delta cH,lltd moderna, e ,, Q"tlgura con tutta ranhna che h1cidtnU dtl genere di quello 1egna. lato dal no,tro leltorc abbiano a veri/i· card In ml1uro 1ttmpre 1ffù e1/gua. Noi comprendiamo Oltred le ragioni ptr cui la nobile. t:aloro1a rt.azlone polacca tro. va1I Impigliata 'in un trl1tll81mo conflltto lnte.,.;ore tra I ricordi di 11n va,1ato 1po. ventcoole e Il deflderlo di cooperare al n11ovo mon,to in (le.!tazlone. Bl1ognerd cht faccia appello alla parte phì vitale e ocneroaa tll ,t 1111,sa1>er1ucirne, r.tando&I una nuova con811.tenza. m. v. ueclto quando a rare l'anllfaac1eta c:ei-a da riachlare fino alla petlaoc:La'!' (Tra pa. rer.. tesi. le dirò ~e. J.n una rivi.sta <N Palermo, Accademia, ho letto. tempo fa, un rapldl•lmo l)f'Ofilo dlld titolo: Go– btUi e Aflg,~O,1, In oul sl prometteva una di60U.9Slor.e più amt)lia: ma poi non se ne fece più niente). E auorat , A lei le sentenze tutt'altro ohe DirduC! L'UO•lO (q_u4$I) finii.o Con commozione ieg(lo l'appeno dd no1tro lettor, a •crtvere dtll'lnoblioto Gobelti, e lo ringrazio CM avere pen,a• to a me, rieontando uno ,crltto di tanU anni fa. Quanto atl'altro carl,simo ,com. pa.r,o Lauro De BO111, credo elle all'a.. nonimo mitte,it, deUa lettera fard pia· cere di apprendere che molto probablL mente mi 1ard doto dl 'l'Gccoullere tm. portanti ,crlttf , documenti Inediti di quello. Per ,crlvlrc di GobttU occorre• rcbbc ritornare agli •crlttl suol e di aUrt contemporanei oon pacattzza d'animo, che in questo momento ~ victtita a tutti noMU-ri giornall•tl militanti. Spero che verrd Il niomentn buono a11che ptr que. &te cou c'he ,allevano lo spirito. m. v. ELOGIO DELLA VITA COMUNALE V è del vero In ciò ohe l·a N11ova Eu. ro1,a, ho detto nell'Italia '11 pillole {n. 27) per combattere li dhs.solversl del Paese In mlglloln di autonomie co. munali. e viene a proposito l'appcllo aun preset\'azlone dell'unità nazionale, prima ne-ces,sità dell'll:tlla noetra. Ho voluto rllegg,erl' lo studio del Car– ducci che riporta le lnvocazlont del 1ioetl al\'ldea dell'unità Mu r.on è un sogno SOi• tanto del poeti; essa era l'ordinamento polttlco che per primo si aff'ooclavo agli uscenti dalle scuOle classiche e che al rappresent3va nell'ltollo, Italia mio. E flutscono anoora dolol:Sliml I versi del Manzor.l: • Una gente che llbern lotta - ...Una d'arme. di lingua. d'altare - DI mt.'morle, di sangue e di cor •· Ma pur esclusa la autonomia comunnle, pericolo. sa ed inutlle, è però necessario che cln– •cun comune pos&., muoversi pos\tlv:1men. te per tutti I suol particolari lntere,861 dhe possor.o essere molti e anche er. rettlvl, assieme agli lntere.&81 del Jem, bo del paese rappresentato da cliutCun comune. Come SI curano questi p:tr. ticolarl Lnteressl! Posso dire che le aulo– rltà comunali del mio paesetto nntlvo cu· rano con maggior costante amore che a Roma siffatti Interessi. Il Cam1>ldogl\o è muto, \'uoto, staccato. lontano dal cuore dei romani; • c.sso non rappresentn che l'ordinaria ammlnlstarazlone, le tns.sc , gli sconr..cssl selol. scnu legami d! spirito e di campanile; è arido, scOS1.ante. Mentre con del comuni come Il mio paesello si può arTivare anche all'Idea madre dell'u. nlt.à. come tanu cuort uniti lndl81J01ubll- mente. Giusep1,e Pallan:a I DUCI MODERNI A r r-OStrl tempi è lm•alSO r,~ dtt p.,r. te di alcuni uomini di go,·t'rno di autoprotnuO\·ersl oomrmdantl au· premi di eserciti col titolo di duce o dÌ maresciallo. nnche se qualcuno di Cs81 a,·e,•a neJ.l.'eserclto raggiunto nppcnn Il grado di caporole. E spesso tnll duci dal1a scae del go. \'em.o hanno dato ordini Insani, dopo cnl. coli erratt. In .seguito 111quali .si aono mandati alla morte migliaia di soldati DI GOBETII, DE BOSIS !t',~"~;:fv':"/!• ~~fn:",;-::;"~.!;::"•denu ED ALTRI an~:~c: ,;::. 1 ~tac 1 !~n~~~n i~~~~ Sly,wr Vtnclo11erra, r.on sognò af'T.:ltto di procHtmal"ffl duce: ma per aver solo 1etcgrnfato M condot· S OLTAN'l'O orn vedo la Nttova Eu. tlero dell'esc1-clto, che operava 111 Arri. rapa (tutti I numeri finora usciti) ca, che quella che SI combtlttc,·u lnggh'I forr.ltDJni da un amloo che \1lene non era una guerra, ma u~ tlal di da-11-1 cittd. :\Il piace In sua lmp06t..1zlo- gi._1erro. cl ,procurò Il disastro di Adun. ne (di questo non gliene Import~ nlen. Disastro lagrlmevole. quanto 8 1 vog\\ll, te, ma ,•og1\o dlrglll!.lo lo stesso) e, 8e ma non paragonabile nl disastro che al– vole C6K'I"e spietatamente Sincero le 1rt lnfalllb111 capi et nano 1,rocurato. 1 direi che preferisco gll ecrlttt, .special. caplta.r.. Fracassa so"no st.:ttl sempre ron• mente, I • coralvl • di Dc R.ugg\ero. te di Immensi gunl alle nazlonl. Indlrizz:mdole fo. presente volevo chle- Apro 1.>e.negli occhi II J>Opolo, ohe derle: secondo lei la letteratura de.l spesso 9i laSOla trasportare da pi-omes. ,,entcnnlo è tutta. da. mandare al macero'!' se allison:mu e .sappia scegliere uumlnl Perchè Slllr glorr..al! e le rtvl8te usciti di OOSC!enza Intemerata. Quando &! in. dopo la llbcrnzlone (parlo naturalmen. nalzar.o alle più alte caridilt" dello atato te di quelli che ho a,·uto modo di ve. ti cltbdinl, occorre tenor pre&cnte li 10- dc:re lo) continuano a. circola.re g11 st.es· . ro .stato di ser,'hlo. Carlo Dugllo11I PARTIGIANI H ) tatto Il bel1l•imo art\oolo di Dt! Ru&Klero. dal tltcto 1: I parUgla.nl •· appa1'9Q nell'ultimo nwnero della .ua rlvl•t.a, che ho 5egulto con loteros se fin da.I prlmo nùn\ero. Purtrot)l)O, la specie di proflt.1:atort opportur...tst\ cono. borazloni.u è ben lungi dall'essere scom parsa dall3 arcena it.aHana; anzi, verrob– be La voglia di dire: oome prlma, me. gllo di prima... · Scrive Il De Riuggiero: 1 •. .A questo contra.sto davano sempre nuovo al\men. to gli ultimi fasti della bieca ferocia e deU'iniazlablle Ingordigia dei ra.sclsmo, ta JIC)ietata crudeltà del tedeschi, 11 ml· aarar.ido spetto.colo dello srasctamento dell'esercito regio dopo l'S settembre. e rorae ph) di tutto, l'abietta vlgllacohe. rla di molti esponenti delle classi rie che, che noh a,•evano esitato a getta.n.l neue braccia del fascisti e d8' tedesohl. pur di s..,Jvare I proprli averi e di man· tenere Il proprio tenor di vita In mez. zo alle ml.Serle e alle sciagure del più •. Oiu.sto, glustlMlmo. Ma - ohimè! - che delusione si pro"a nel veder queste pe~r..e ne mlgl!ori pooti dl comando. seguitando a rar milioni e una vita dn principi! E clb In nome della risorta democrazlat Questo è t.rom,o, non le sembra? SI. fa un gra.n parlare di .epu. r.itl e d'epurazione, ma debbo constntare con amarez1 .. , che, I più. grandi. .. epura· ti rimangono pur sempre gli ant\fn.scl. stl della prima ora! Forse se ne a.ir• à accorto anche lei. Albçrto FOltno IL MALE DI ROMA u: A lettera apparsa nel IL del 22 Ju. &-ilo e COii!1r,tito1a1a ml ha i>011ato col ricordo al tempo quando anda \'O a scuola ed Il fasci.Smo non a,•eva ancora conqula1ato Il potere. Tra altri glon!3.U, ml capitavano tra le man,t due foglletll lntllolatl sassaiola fiorentina e l/Jla 1la del VOPOlO- Erano due settima. nali fascisti a tcntenza repubblicana, tn cul si trovavuno glà in embrior.e le Ldcc del futuri • r1!J)ubbl1oh!ni •· Rlcordo di aver letto spesso In quel giornaletti che Roma era Il centro deUa reazione e de-l– la corruzione, che era una città molle e vile, lnsen.slblle al fascismo e aJlo spi· rito rA1ovo, piena di laoohè della casa reale, dominata dalla burocrazlo e dOI. l'alto clero. Ricordo che si parl.a\'a delle • undicimila 8lanze • di cui • dlspone\'a Il Papa• In Valicano e che ci si aofJcr. mav;&.. ,con tratti di arte naturalistica, sul , retore In certe vie d\ Roma• (Ce tare, diciamo cosl, ad un tempo reale e t1lml>oJJco). Potr-.l. forse, In tempi futuri, essere ur.. intet"Cr9i8antc torna per tesi di laurea J"a. nallBJ dello sdegno contro Roma d.:i.Mar. tino Lutero fino a tanti puritani ed lm· puLslvl di destra e di sinistra del g!orcl nostrL Purtroppo oggi gH attachl contro Ro ma stanno dl\'entando. dal Nord al Sud, una ·specie di abituale stogo, diciamo cosi dopohworlstlco. Non si può perdo– nare che Roma Sia restata In. piedi. I gtwcrnantl più lm1isi. anche se plemon: tesi o lucani di nascita. vengono !denti· flc.atl con. Roma, e cosi via. Ma, rispondendo a qualche afferma: zlone 6peciftca, ha senso affermare che Roma è Ja roccaforte della monai:chla'!' Non c'è Io~e a Trastevere cd a Testac– elo anche una vecchia e caralterlstlca tradizione repubblicana? E nor.. cl sono torse I quartieri periferici rossi. tap pezzati di scritte cubitali'!' Il fascismo a 1 è proprio fatto sentire a Roma .plll che altro,·e? O ptuU06to quel certo ntteggla· mento romano che si riconnette dlrcua: mente o.l Belli non ha contribuito a contribuito a smontare t.anu gerarconl fascisti piovuti da a.ltre rcg!on!T E SI dlmenl!ca che dopo l'S settembre u no. ma no1t 6iL vide ,101 solo dlstlnt.l,•o fa· solst.a? E la fame ed I bombardamenti ohe pure Roma ha sublto'!' D"altro lato sl ~ proprio sicuri che 1'1 nlto clero• romano sia stato più tasclsta. dl qualche Ingenuo fraticello di provincia'!' Forse ,t com·entl di Roma T'.on sono stati in prl. ma linea, durante l'occupazione tedesca, un rJfugio J>er tuUI I pen,egultall ! TI snrò grato. cara Bocca. se vorrai pubblicare queste brevi domande da parte dl c:ftl non è un , romano de Ro– ma•• ma, affezionato a qu~sta città, de– plora cerU sfoghi troppo e facili •· Woif GiusU I VENTIDUEANN~_F A I 22 luglio. - Mentre la crisi Interna tra· vagl-la la vita del Partito popolare gli on. Comoggla. Pest.alozza. Carapelle ed. i1 conte CaatC\11, dirigenti dell'Unione n.izlonale del cattolld. la\'or3tlo e J>Cr l.n.1 serlre l'azione dell'Unione sul tronco fa1 9ClSta •• tanto da chiedere fonn.ilrnente 11 Mussolini facoltà per t propri .SCS'U3,Ci di far parte della ml1lzla nazionale. Intanto a Montecitorio, Il gruf)J>O par– lamentare della Democrazia soclule, riu. nltos! sotto la presidenza dell'on. Persico. appro\'a un ordine del glorr.o di acco: gllmento e dl appoggio all':ipr,ello per l'unificazione morale del popok> ll311ano rl\'olto dal PN.'61dente dei Cor..s\gllo nel discorso alla Camera sulla riforma etct, torale. 23·25 luglio. - All'appello per la pacl• flcazione pronunzlnto :llla cam<>ra. :\lusso. lini ne ra seguire uu :ittro In Gran conat. gl\o, a conclu11lonl' di due sedute. tn cui v~ne discussa la costltuzioe dt'lla milizia fasclsta. La dld1tarozk>ne 11mmon1sce elle • fino a qu111?(10 lo stato non sarà dh•entnto lntegralm~ntc fascista, fino a quando Cioè non si è compJe1.1mentc rea, l!zzatn In tutte le ammintstr:1zlonl e gli Istituti dello swto la toJUOCC88!one delle classi dlrlgerw!I r:1sdste :illc o\n8Sl dirl. genti di Ieri e fino a quando non sia ll're– parabUmente tr:irnoot..it.a ogni "elleltà di riscossa da porte degll clèmcntl antlnazlo. nall, Il rnscl!mo. partilo.governo. che ha (ntLo la rlvolt1%lone e ne ha aMunto tutte le respoMabUltà non può rinunziare alla forza. armate delle camicie nere•· 24 l11gtio, - I murltorl dl Roma di· dhlarono lo 9Clopero a oausa della d<>nur– cla do parte del Collegio del oostruttori del concordato con le maestranze e per la proposta del datori dl lavoro di ridur. re le paghe e sopprimere Il caro-vlvori. La Questura lnteniene arrestandone più di 200 e provvedendo al loro nmpalrlo con toglio di via obbllgatorto . 26 lug 1fo. - Roma. n Con.slgllo r~zio. nale del Partito popolare conferma Il proprio Indirizzo e colpisce I d\SS!dentl. Vengono C6puldl dal partito gli on. Mnt. te\ Gentili, Martire, Vassallo e Rodolfo Grandi. Vengono lr.,•ltatl a dimettenti da deputati pena la cswl'f{one dat ~rtlto gli on. Cavaz%Onl. Ferri, Marino. Mau. ro. Padulll. Robertl. Signorini, Merizd. per avere I primi contrariamente alte de. liberazioni pre.se , votata la rlfonna elet, torale, lm·cce di aster.et -si, e l'ultimo, ne. gata la fiducia nl Governo ln\'CCC di da. re Il voto favorevole. Il Corrlero r.l'l'olla viene soonrC!ftSato. 27 luglio. - Il generale 01:lz Invia a Mussolini un telegramma di (ellcit:lzlon.l Per le dlretth·e Impartite alla Mlllaia naz!onale. f I LA NùOV A EUROPA SETTIMANALE DI POLITICA E LE'lTBHt\TURA Dlreltorè LUIGI SA.LVATOREIJLI RcdoUore capo MAIUO VINCIGUERRA RcdaUort corno DE ltUGOLERO UMllEJt'l'O MORUA l'lE'l'UO l'ANCltAZI Segretarlo di rcdo.:lofte A. 1•1cco.N E STELLA DlrC'Z!OM ~dO.ZIODC a.mntln.l.strazlon& U.Oi'tIA - Vfo del Corso n. 47 'l'w,eton I : 083.:uo • 60.0J8 , 62.823 Una copia LIRE DIECI Arretrata ti doppio Abbonamento annuo Lire 450 l mano.scrUU non .sj r~stltulscono Permesso n. 232. 30 agosto 1944 della Commtas. nazionale della Stampa Dlrettore r11pon,abll1 LUICJ SALVATORELLI Stab. Tlpog. de • U GlornaJe d'Italia•

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