La Nuova Europa - anno II - n.30 - 29 luglio 1945

LA NUOJt4EUROPA SETTIMANALE DI POLITICA E LET ERATURA :ANNO Il - NUMERO 30 IN QUESTO NUMERO: LUIOI SALVATORELLl: IL PRO· GRAMA/A Dl!lLLA D!:MOCRA- Z/ A . • p, 1 LEOPOLDO PIOCARDI: ATTUALI· ♦ ROMA - 29 LUGLIO 1945 ♦ FRA.i. . ..CESCO JOVINE: TE A T R O p. 6 to, nè immol>llit.l o regrMeO per elfet· UMBERTO s AB A: u L TI JJ E se o R· to di (()l'ft': reafflonarie locali. E sarà CIATOIE E UN RAL'VONTI· 11 popolo illllano. unità inscindibile• NO • . . • . • • p. 7 C09Clenta nazionale, a dettare a se stes- LIONELLO VENTURI: UN CON- 80 le norme generali di queste atitono- G RE s so A R T 1 :,; r re o . p. s mle. SOiocon questi criteri potrà essere ARNALDO BOCELLI: LE T TU n, E aRrc.ntata la questione del Mer.zoglnr- p. 9 no, quostlone e3tremarr.ente com,p.less11 e tuttavia unitaria, Ecvnomla. socta\1• tà, r-0IH!ca. vi sono ·nci,;;so!uhif.11ehle UNA COPIA LIRE 1!1 ATTUA.LITA' della REGIONE TA' DELLA REGIONE • p. 1 ••• LA SETTIMANA. , • P. 2 ARRIGO CAJUMI: QUADRA TU– RA DEL CIRCOLO (LA Sl– 'l'UAZIUN& JNJ.JV :::J'.l'l'lAL,E) p. 3 WILLIA?it H. NORRIS: L'IMPERI A· LISAIO GIAPPONESE • p, .f GUIDO CALOGERO: DIFESA DEL LIBER.A.LSUC)lALll~llO p.. 9 conneat. E' la questione e.i.pitale, dal· IL processo di revtaione deHe noi la cui solur.ione dipende se li f)')polo stre concetiont e tatJwElont poli- Italiano diventerà o no una grande na• tichc apertosi con ti crollo del fa. GUIDO DE RUGGIERO: ANNOTA· ZJONI A SCHUMPh.'l'J::R p.10 GIORGIO FALCO: UN A R l V O LU, ztone. • _. 9Ci91Tlo1>resenta. un aspetto estrema• f.! ~ :~1~1. 1 ~~e=n~~~e~dt ;~:~~ree~! ZIONE SOCIALE ••• p.11 GIACOllO DEBENEOETI'l: P A U L BARBARA ALLASON: VALERl' .• • • · • P, 5 STUDIARE JL GUlOO PIOVENE: ART E; • • J). 6 Oemocruta 9ignifica coltura popolare trovano la loro orlglne nel periodo del– B' :$ ou N A e vita morale. Nè alla coltura nè alla ta nostra unttìcazlone nar.tonale e che 'l'l!.:lJE~COt vita monte lo stato democratico pu0 apr>3r1vano ormai supcraU e composti p. 11 rimanere ind\lT~renl,e. Esso non ha da attraverso lo svl\upl)O della nostra bre– detlar leggi n(! all'una né all'altra. poi- ve storia umtaria. Dall"a1m::isslonata di• =========================="ichè loro eslgen:::, comune è 1a libertà: scusslonc sulla forma istituzionale del– IL PROGRAMMA DELLA DEMOCRAZIA P RIMO còmplto della democrazia lta• unica chiave di tutte le questioni po• liana - se non In ordine di valore, litiche e sociali: non si tratta di socia I• tn qucJ1o di necéssltà - è di rt- rirormismo o di soclalcomunlsmo. SI stabilire l'ordine, l'impero della legge. tratta di realizzare un progresso SOC.l:l· Non v'è democrazia senza legge: U go• le continuo. per cui di volta in volta verno csprcssò dal Jl0polo, deve esser~ sl aff•rontl una situazione l}Ol\tlco•S0· obbedito dal popolo. La legge non cono• c!ale concreta rendendo posslbll~ la 6CC prlvllcgl, nè amn'h:?tte eccezioni: è partecipazione sem11rc più lnt<:nsa di Ja volontà di wtti che s'Impone a tut· tutti i lavoratori a\1:1vita potltlca del ti, all'occorrenza con la forza. Abbia- Paes,e e la loro continua elevazione eco· mo attraversato una crisi sociale « to• nom1co-soclale. ma può e deve promuoverle. può e lo stato alle risorgenti tendenze fede– deve vigilarne le manifestazioni se• rallstlche. I problemi che Il nostro Rt• condo quel criteri di moralità umana sorglmcnto aveva J>(lstl e rtsolll sem– - comprl'ndcntl gli obblighi vcrM ~I brano rl.1'prirsl e chiedere una nuova proprio J)Opolo, l'amare della patria - soluzione. 1..A'.! grandi ligure stortche nef– che esso st:lto, per li fatto stesso •che le quali SI. sono Impersonate le tenden• Il riconosce. ha anche il o.ìmplto di zc Ideali connultc nella formazione def• tl:lclare. Su questa linea rkve cerl"ar- l'Italia moderna ritornano a domlnarc– sl la concllla1.lone della lihe:-tà d''ns~ la scena; ti verbo di Mazzini, da lungo gnamento con la ncce:;..-:ltt\di un'opera tem1>0d!mentlcato, rt~hegg1a nel pro– !lcalastlca statale. più gcncralmc~tc, la grammi di alcuni partiti e la tradizione concllla1.\one fra la l.b<.rlà degli « enti gar!halclina è rivl9."Jllta nella lotta del morali• e le esigenze della nazione, nostrt Jxtrtlgiani. li concorso d! forze della vita <h?l pnese. dcll\~scrclto e di pntrlott nella guerra Enti morali massimi. sono le Chiese. di llberaz1one. non esente dn rivalità e C' t: vita religiosa. Vasta e profonda. dissensi, ha fatto <1ualche volta rlcor• anche al di fuori delle Chiese: tutta la dnre l'eterno dualismo tra regolarJ e vita mflrale bagna in un'atmosf~ra r~• volontari. talltarla •• e non ne slamo ancora fuo• Lo spirito di questa dinamica politi· rl: non si passa In un momento dall'a• co-sociale consiste non nel promuove, narchta e dalla guerra civile all'ordl• re o nello sfruttare la prolctarlzzazlo• rie legale. ~on st può pretendere da ne a oltranza del lavoro por raggiun– ncssun !i!'0verno che esso operi in un gere la dittatura del proletariato. ma momento Il pa$$3ggto. perfetto e deft• nello gproletnr1z7.arc il la,·oratore pro, nltfvo. Ma la meta da nggtungere è curandogli una base economica che c;,uella. e a! più presto: e ogni ?<ISSO gli garantisca la sua personalità urna• deve c1':ser compiuto In quella tllrP.zio• na e inserendolo come fattore attivo. "t•~~8f~;~~~?i~~~ 0 ~~~~: 1 ~eglU· ~i~\~o~ 0C..~r!~~li~f~·a;i~!11~~~~8: dlzlale J>Cr la rlcoslrllztone materiale letaria.to si tratta di pass..,ro (cioè di degli strumenti e del beni economici. promuoyere e affrettarne Il passaggio già per I bisogni della vitti quotldl.lna e In corso) alla slnte9i di una ~emocra1.la della produzione. V'è nel processo 11· del lavoro In cui t ceti medio : e costrutli\'O tutta una parte tocnlca. che piccolo : borghesi, l'elemento lntellet• non occorre toccare qul. Ma vt sono tuale e tecnico avranno una loro fun– anch-e r-s!genze poHtlco•soclali e mora• zione autonoma aoc:mto al ceti ope- 11. Qu:rnto è ev)dente la necessità., per ral. Democrazia Politica e democrazia la ricostruzione. dell'Iniziativa lndivl- economica. non sovrapJ>OSte o glustap– llglos:1. Ma della vita religiosa ic Chic• Questo ritorno alle orlgtnl deve esse· se rlm.ingono Sl.'mpre focolai p:'mari: re salutato con compiacimento. Mentre e la vita rellg\os.., è fonna >urertore II rascismo, elementare e sostanzlal'– c'rella vita spirituale. In Italia. la Chic· mente antlstorioo come una forza bru• ~T• as..c;olutamente i'redott:inanti" - fuo• ta della natura, aveva tentato di costi• rl delle valll valdesi e d1 ql!alche allra tulrs1 una base e una ~lustHlcazlone 11lct'< \la1.on.1.si potrebbe dire j)ra:\c3• nella retorica delle rcmlnlscenze roma– mente l'unica - è la Chiesa cattoltca, ne e lmpcriaU, il popolo Italiana cerca DI fronte 3(1 essa lo stato democratico ogi:;I d! saldare la frattura che si è dc• dovrà applicare. come ln genere per la termin.tta nel suo sviluppo naztonafe vtta culturale e morale, Il criterio del· con un rttorno al motivi e alle tradl• la piena llbcrlà. limitata soltanto (se z1onl della sua storia mutarla. Se esat• ruro Ql"'"'o J')UÒ C'hhmarsl un :1mlte) tamcnh"'? I! fascismo fu definito l'« antl• dnlln llbcrta di tutt.. e dalle Psigcnze risorgimento•· ~ giusto che 10 spirita rt,i:1r vita asc.x!ata r,~& 4 •1ate 1>->r tult1 del Risorgimento prl.'sledn a questa rl– dalla legge. La Chiesa cattolica non 1b· prcs.., della nostra vltn nazlomile. Sl hlsogn3 d' nitro che della Jl~rtà per direbbe che l'Italla. prima di tipren<le– nse-rcHarc ln wtta la sua pl.?nezzrt !JUE.'1• re 11cammino . .tbb'a bisogno di r1co' l'lnflucn7.a morale a cui ha diritto dl nosicersl. di riacquistare la cose.lenza aspirare nel nostro paese. Nessun s!stc• della propr1a !ndlvll.lualltà dl nazione: ma di chiesa o rell~!one dt stato serve e a clb nulla pub giovare quanto una aHo acapo. nessun confesslonalismo cul profonda rc,·lslon<" del processo che rts110ndercbbe necessariamente un « gtu. condusse alla sua fonnax.lonc. . se1>11isrno •. Non cl si allannl se In QU<"Sla rcV':• ::: slone tutto sembra po.sto In dlscus.'ito– ne. Se I vélrl autonomismi e ~parati• sml sembrano mettere In gioco la 110- str:i unità pol\Uca: se le r\valltà r<'gio– nall Insidiano la nostra un\1;) morale: se perfino la sc-.1lla dcll:l capitale ap' 1>arcrimessa all'ordine del gJonno. Che In queste tendenze e In queste PoJemt– ChC'abhiano una buona parte e$?olsm\ lndivtduall é locali. Ingenuità e tncdu· caz\o~ poli tlca, non st pu0 mettere In dubbio. l\ta sl pensi che dopo venti anni di fa9Clsmo, che hanno scavato un solC'Ofra I cittadini e lo stato. dopo il crollo di un regime. che ha d!sgre• gato tutta la nostra organh:znzionc po– lltlca·. l'unità della nazione de\'~ essere f.ttlcosame-nte rlconqulstatn. lst!tuzlo• nl superate dovranno essere sostituite da altre liberamente accettate dal Po' polo H~11iano:quelle steSSc lsHtuzlonl che ne.I (!(l,necn·crcmo dovranno essere r(nno,·o,t,;: •Jttrav('rso un atta di libera elezione. -').f'gulton un.i profonrla e ma– tura diso.i<=s!onc.Cosl soltanto sl pub rifare rttal!a. .dualc la più larga. la plù lntens.., pos• poste. ma lngran::mtt e int(',G'rantlsl a Cl sono reg!m! dcm0crallcl monar• slblle, altrettanto '1Vldcn1e è la neces• vicenda. La democrazia è la sintesi chlol e cl sono quelli re1rnbbllcanl. sltà. dcT concorso ·e dello. direzione sta• realizzatrice di qurlln doppia -eslgcn1.a Che 10 democrazia Integrale si abbia tale. Qccorrc un plano nazionale che espressa analiticamente nel termine solo con la repubblica. è evidente; chwchl e gradui I bisogni. faceta l'ln• « lil.!fralsociallsmo ». o n-cl movimento ma non è detto che questa demo, ventar\9 delle disponibilità., prcdisJ;>On·corris1>0ndentc. come nel tormlne e crazia Integrale debba realizzarsi ne• ga l'aC(lutslzlone di ciò che manca. or- nel movimento di « giustizia e libcr• ~~~la~~.te 51 d~ftti;t~i\1°una p;~~le~~~ ganlzzl nelle Hnee geoorall \I lavoro tà ». li partito della democrazl:l SUPc· storlcO•l>Olltlco. li problema storlco,po– dl rlcostniztone. Occorre che la rlco- ra ogni classismo In quanto Inquadra litico ttallano è chiarissimo: la mo– struzlone sia fatta a vantagg\o di tut· il sociale nel Polltlco attraverso ti di· narchla fu 4nstaurata quale compro. ti. con I.i partecipazione e sotto 11con• na.m'.smo. continuo del rapporti fr? ti messo tra vecchio e nuovo tra ta spin• trollo dl tutti. N\1 deriveranno - ne pr!mo e 1I secondo. e attraverS<? 1 ele- ta dal basso e la direzione dall'alto. derivano già - modlficazlonl nella vazione del lavoratore a clttadano. E Anche Jn monarchia cost1tuz\on:1le• struttura oconom!ca,soclnlc del paese: appunto perciò C8SO pu0 e deve colla- i>arh.mentarc Inglese è stato un slrmie modificazioni r!chleste non da sempll• borare con i 1>artlll socialisti e comu• rompromesso. che si è sviluppato fino cl J)OStulatl di partiti. nt: da schemi nlsti In -perfetta lndl1>Cn<lenzarccloro• alla rlemocrnzl:l inglese ocherna. In ln• Ideologici. ma dalla realtà malerlale e ca. senza pericoli di rh•alltà e di con- 1thlltcrra li compromesso è rtusdto: In morale quotldtan3. Non po!;Sona sussl• fusione. Esso è In grado di additare Ilalla è fallito complet.tmente. v-crgo– stere. ncll'Ttalia liberata dal fascismo, volta per volta ti compito polltlco•so- gnos..,mente• L'esperimento non si oub monopoli feudali del grandi servizi cfale da risolvere. ripetere: mane., la base morale per ciò. pubblici. baronie capltaltsttche slgno- 111 J:: Ila oggi la monarchia ha per-Juto rcgglan\l to stato. l..'<?slgenza polltlca ::: ogni prestigio, ogni forza morale. essa e la giustizia soclatc lo escludono egual- 1 non potr~bbe adempiere neppure In meni<' L.1. coesistenza di due settori La democrazia italiana dovrà rea lz• minima parte a quelle funzioni che. economici. socializzato e Individuale, zare còmpitl diversi non solo sc.co n d0 prallC'nmente. storicamente. Possono già di f:1tto a,·,·enuta, è ora ammessa l diversi momenti e I dh·ersi casi. ma giustificare ti privilegio dinastico. Il suo da tutti. anche dagli economisti più anche secoo d o le diverse regioni. Essa mantenimento sarebbe disastroso per ortodossi. :\Ientre il secondo settore ga. dovrà eccitare e organizzare II maSSI• l'unità della coscienza nazionale. La re• rantlscc (JUel com1>lessl di attfvltà e 11~ 0 _numero possibl~~ di ~~rzc e di lnt: pubblica cl unisce, la monarchia cl cli• <li indipendenza economica lndtvlclua- ziatiye loca/" ~ .~~là i>ci~itto 1 ~l~~ono vlderebbe. Monarchia e democrazia SO· k - citiamo particolamwntc la pie- mi st ica nel O spi; 0 cl ne a 5 iu ur~j no 1ncomp:1tlbilt nell'Italia di ogh'1. coln proprietà rurale, la piccola lmpre- Anche 11. s~io au onom sm; -à cm~c re Occorre invece C'hc la democrazia Ila• sa e l'artigianato - che sono un fon• SUO socia~ i.sm? 1 J nd~n ° 1 ~~bll'~o e di liana concentri la sua att\"?nzione sulle damcnto capitale .della democrazia, il qu~:cosa h:'g < 0 • 1 pr~ • 1 1 st~sse spcctfieazlonl di struttura della repub• primo si realizza nel campo della gran- un OMTie· vrannq essci:c e II bhca democratica. per la quale gli uni• de proprietà e della grande Industria, e~i?enze e ~li 8 1 t.e~I s~illll>l>l·~~r:;,~'O~; ci punti fissi sono finora il presidente con estensione e limlt! -nè fissati a dizioni regiona 1 ' e s MSc r e la rappre9,.1ntan7,a pol)Olare a sufTra• pr!ort nè lmmutablli. ma suggeriti, voi- st ruttura economico-sociale a &ug~ertre. gio universale L'elaborazione di que• ta ~ volta e caso per caso. (lalle con· delineare e diversificare le autono te IO· sto programm~ strutturale per il rutu• crete esigenze e convenienze economi- call. E ~I ~ovrà sempre tene~ presente ro stato repubblicano è uno del com• che e politico-sociali. la pregmdrzlale politica dcli unità ,lt 3 · pltl prlnclpalt del partita della demo- Non sl tratta di realizzare. graduai• Han.a, la pregiudiziale sociale dell elc- cra,z\a, e hastcrebbe da solo a giusti– mente 0 In una ,·olla sola. un program• vaz1one del lavoratore. Le autonomie fìcarnc la formadone. ma prestabilito di socJallz1.az1one IO· non dovranno significare nè lmPotcn• LU1Gl S:lLVATOUELLI ta\e, consideralo come la soluzione a za per effetto dell'abbandono dello sta• • ~ * In questo t1flortrc di vecchi mobiv1 e di ,·C'CCh!etctvJenze Il problema del' regionalismo. tante \"0ltc posto In cll– scussilone e m:ll risolto, è venuto alfa luct. L' asplrn;o!one versa un ordina• mento 1-cglonale, più o meno dC>Centra– to, fa parte del progc,1mml di vari par– titi politici. E 11 prD1l!cma l! SJ')CSSO at• frontnto con quello splrlto dt cui n)1- bl:1mo discorso: e c!OO come logico co– rollario di una re-1lslonc critica del 110' stro proc,.sso di unlficaz\on~ naziona– le Si muo,·e da una con<lnnna della so– lu.zlane monarchica <r sabauda del no' stro problema unlur10. S1 1>rotesta con– tro lo spirito llllber.:al'? e livellatore eon ti quale la classe poll.llca piemontese procedette nell'opera di unlflcamone. calpestando tradfzlon! e Uffl locali e !mp0nendo a tutte le regioni ~aHane uno schema p01ltrico e amm!n!st?a.tivo ~~~~~ ~t~tl l~ff~I:~ ~

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