La Nuova Europa - anno II - n.4 - 25 gennaio 1945

-- 8 __ ..:...:.'----------'------,--- LA NU.!J..VA SUR'OP.A 28 geim. U)45 -- TRIBUNALE ,DI GUERRA (DAL DIARIO DI UN LETTERA..TO) , do abituale, la «realtà• verso la quale, come nrtista, avevo sempre aspirato. FIN.E II risveglio, la caduta in quell'altra «realtà», la realtà. del •carcere e !orse della mor.te , non 1>0teva essere eh!? NJBELUN"JCA ~~scJ .11~o~e;:~~H~l ~u1~ ci ~e~Z1\1~~ 1 , • , 1 Q di un ~bisso, la lettura ~i. q~el_)a. fa: p RIMA dt ccdére Tmrnenbenj . ~~la fini, :5troncò, e mi .a 11~ 1 dau til aZ-,nemico i ,tccleschi hanno 1Ci1· 1 improv\·1s0 d~l P°?to dov ero, dell_e · str,utit ,;j .mausoleo. - ercttovi !~;~~\'.$e; ;;~~!~~~ 1 d~nl>~u~a.n!bì:{i~l qualche ,an:o•Ja,,in memorià •<14 _Hin· ta a passar molte ore del° giorno al 1 acn.b_uro. Le. sahAe '<lel nui~esc1aU~ litiche che non erano proprio quelle ta,·olino e a trovar la nostra g:oia mi e della n1ogl1e sono state pori.ate "Via· '.4.· RISVEGLIO di Hit-Ier. Io risposi parlando, pruden• 1 gliore i>roprio. nella pace •degli_studi dai soldfiN in tu,ga. (Non cctto p-e,· :\l'lttlna. 2·; ottobre temente, .d'altre cose: di DUsseldorr,, o nel fcn·ore delle fantasie. è naturale. il timore che i 1·ussì. si acoinnesse• cJella Renania, e a un certo ·punto gli -eh.e una ,delle iml)ressioni •più ~cnose I ro a pr0Jana1·e im se.polcrO uscito inco- L A luce venne tardslsima e lenta· chiesl, un poco ingenuamehte data la s:a di sentire che .quel mondo_d1 pace tu.mc dalla battaglia. Nè per im.pcdirc mente: la portarono le .campa• grandezza di quella città, se di DUssel· e di sogni è rotto, spezzato ,per scm- ad essi di rifar.si , ·contro ,il nwn.u.mento meni~i. ia,~l~~~~:lOà~~ i~~~~o. D~ :rt~?io:i~~tt~~l~~\Ht~do~:lf~·e~r~ vr:· fo come al~~ftoe~~m~wmtisstmo del def1mto 'Cancellie1·e, delle motte Sta- . tutte le b_elle chiese d Orv1.eto che or;agiace gravi.ssimameme malato in un e _ 1 Quc:~i%:r':ssione doloros~ po.tè . es•, t11edi Lenin. infra11t_~. e butta'te a -t.cr.r.a adesso riconoscevo ad una ad ,una. osi>eUalesulle rive del Garda. Gll par•' st..:rcii.spersa solo quando da una dèl1c dalle tr1~pe ge1-nrnm~he, ~ando ·çm-re· È• una di q_uelle campane mi par· lai di questo mie- amico, di quan.to ave· e-elle lontane D\giotti mi gridò '« cornc-1 V!frtO ~c,.1:0 e~t .miztchè v~rso. ov.est, ve suonasse a festa, benchè ne~l~ vo fatto e cercavo dl fart!· per lui. Il va· il morale?». «bene!» ,risposi. E nel~e 01ttà soviet1chc conquistar.e. C1 1u memor\a r-:c'ercassi invano quale te- viso del caporalmaggiore s·muminò an: po: senrn che laggiì, •quegli animosi• un'evocrt che i giornali nazii}ti fJarea· stlvità poteSSe ricorrere il 2J ot· che di. più: egli mi disse che se a,·e~t attacca\~ano il motivo della canzone yiavano nel 7 i1>rodurrc fotooraJie di una ~~t~1: 1: 0 ~chri~;:t dli fl~~:~!i _ed~l ~~t~-o~!~~fcnr~ :e sli;a;:;~tb~ì p~~~;;:, del Piave. r t.csta ,di manno. con barba a punta. ri• t:sci lontani. Quando la luce commclò te e aggiunse _ dopo un -1~omento o so armit-o e fronte alt.a, J~nita in mezzo a rilevare le pareti della ceìla e il pa· di ·silenzio e ·di csit~2tione -:- che. er.a · alla strada. Ma se cwesse1·navuto il 1w• vimento sPQrCO e il•tavol@ e il gia· pronto anche ad impostart.m, f~on d~l ...Ricominciò ~a pioggia, ricomincla-l spe;to di rivedere nella stessa·posizio• ciglio, allora presi in mano jl Hbt·etto carcere, qualche lettera. R1fiutm Je pt·l· r.ono ·a cadere lcnte·e pigre le goc~e ~I:. 1ie, su artri fogli a stampa, d11e"baffont•dt di Goethe a .Mi.inster .nel ctlcembre mc due offcrtC'perchè per 11 momento là <la\la grata· <}cli.acel_Ia,di _là dalla· ferro sotto tin eimo chiodato. i t.edcscht 1792. ospite della princ.ipcssa Gallitzin. non ne sentno 11 bisogno, ma accettai .fi\le~tr~ del cor:ndO\O: 1~ 1 .9utta~su}_let· non avrebbero fati.o saltare fn a-r.ia, la· La Yecchia principessa, scri\·e Goethe con gran riconosccn7.a la terza « Lo ra- tA:1Cc 10 . e pen~a\..~ll.e 11_1 h_mt~ 1 °re d ac~I- ginantesca t,ornba.per riserbarsi 4l viin• ~1oQ~~ll!~i~iin«rid~~~ ~~.~i;!t~~~r~~~ai ~~~ i~lì f~~i!~~. 1 }~ t 1 ~\t~s~%~~~t~~ ~~ 1 ain~te:e 0 ~tt6zJ;~ d~!f;~t\~~iei~~: 1 taooio pT01mga.ndisttco di gridare ,aUo desiderio di ri\leòerml. se non in q_ue· pensai che fino a quando in terra te· .avevo conosèl.u~ 11r Oli.res,edic1mesi, scandola qualche o1erno dovo .. ~OT8e sta tei-ra. almeno lassù. Questa fornm· desca ci sàranno gente come il pi~o- <lavanti alla landa di L.U;nanlmrg,. in allorp ave.i :a.no _ paura che t.r1tss1. n?pet- Ja di commiato bene aui:turantc e -<:or- lo caporàlmasgiore dl DUsse!dorf, co· un'a~tra prigionia, ~ · ~ellel~~X- ~ul~, tassero [-lmd.en1ntro m.calto c1ie i te· diai~ tra persone creclentl non m'era me Hans Lelfhelm, come Hans Caros• è .PiU adatto a dare quell_'it1}press1on~ dcscft-i, t1on avessero n~pettatn Lenrn,. ignota ... Non comprendo percltè donet sa, io amerb la Geir_nania: la Ge_rma· di' lentezza e vanità del Jemi>Qche le. e-di. scapitarne ,nel-confronto? Neppiir:e. biasimare .chi desidera di attirarmi in nia di .. MOrikee di Wackenroder: di Th: .01:e ilei.pomeriggi.o quand9, dal ~ o.nd~ 1 iLa ,spiegazione ·t da rl.cercare.. onco• una cerchia la a.uale, seco.ndo la sua St01m e dl C.'lrossa, di No\:alls e di di una cella o di una rbai:ac~~ <li_ Pr 1·. ra una volta, neU.a stortura mor.alc ,del convinzione. è la. ~la in c.ui s\a.con· (!oc.the; mal 1,erò la Gcrman 1 a de_ina·1 glonl~ri, ~r~iati nella ou~a, Sl co- germanesinio ,bell~ino eh.e, volontaria• · cesso cU vivere tr~nuuiUame.nte e cll 1asti. mlnc.ia istint&.vamente a $(?lltue, senza· men.t-c i"hnba1·borito nei m.iU de1 pr.eJ· · ;fc~~r;. iE b:~l~lrc~~~~ì ~ 1 ~;:~eG~!tt~ ~ ~~}le~~ ~.~~~ca;g 1 ~6ut~~;;~:-~a ~-:~~!!~: s~o,~o .. ait.er (nuio il Se1!SOdell~ trad~· . non aderì se non in parte - e soltan· Uscendo, riv.l.d-i l so~e e una •ftla dl' ,·erso -il <lecllno e che .si prepr1ra .!a zionc~ in un as:.urdo ritor.no alte on• to a· suo modo _ ·alle convinzioni re· grami alberelli che pruna non,.avevo, seti1'.«Le -cose ,ranno p_erle lunghe!"· oint e il ,concetto. <U sti,;pc nell'lidolo ligioso della Gallltzin. pure ebbi uno scorto; ma passando \i.Cino alfa sen· Cosl aveva ripetuto Bl.giotti in uno del zoologico della rnzza, aspb-a ·a una m.a– strano senso di pace da quelle parole. tinella dell'uscita, mentre la m.la guida suoi caratterJ.stiCi gridi.;·da una cella zioncùità che .non trascende in umani• Più tardi--oortarono il caffè e mi sor- sembrava accomt>agnarmi _solodistrat· lontana. •E. tutti· ne -era-,, a.mo convinti. tà• .Hindenbur[J, la s?ra tfitt()ria -di 'Tan- prese il eoiltegno d\ R1.l'tl: mènl).n1cte., tamente, non potei far a meno d~ p~n ... . Non 1:1eno_ di_ W\ mese, certo, non meno' ne.n'bero néÙ'altTa gil.e_rra, le, l}le.tre èhe: più benevolo, q'.lasl riguardoso \·erso di safe che forse sare:.·.potute;>fuggir.e.... dl Q.tundicii;tornl. - n,e ètiStcidisc01io 'le cene,·f. sotto l-a te• 1 r: ~t~r~~i~~.lq1.~t 1 ~1~òc~~1\d~ei~~'bt ~~~~~ni~a n;~~a c6;;;:1;1 ~~:o ~ne dx:; al~~~: ~::u\er~ngt·~t~1~~:r: .r;It·~~i roce e folle ..1'etcn:iça é~lebrati~a 7lOZ:Ì• ~ più ua'<h un' alt1a \ 1s1ta nu si .-enne •Osc.i,rR½gl11; pregai il capQralmagg!o gravi e poi uno sferragliamento alta st a sono divr7iuti. dei~a e- s~;:~nd d 1 fl · finalmente a chiedere se avessi blso- re che ml. facesse parlare"un moment.o porta, mi. buttai giù dalla cuccia e corsi ,neo. paoa_ncS1mo nord1.co , av«~si a a. gno di un medico e J>Olchè lo 11tngra• con lui. Ottenni anche qpesto. ln':',uo verso la grata come ormai aveva fatto stona unwersale per farne essenz:.e,>U· ziai dicendo che stavo meglio,!chiesi, rapido colloquio gli' raccOT!tatdel tjli0--1J:ante volte:lcredevo rosse 1m piantone ramente,•beStia1.1net1te t u.ton'iche . .Dml-· invece, se avesst potuto avere un t>ar· interrogat01·io, ml raccomandai che si .e .volevo -Oomandm:gli'un piccolo fa· qU,e feticci 'clie 110n possono cadere tn· blere dato che. infermo da molti gior· ten.es ::;et'!> ~ulla..ilegati\!a,co~b~1t~~~~ro1, (vore. Invece, Ic:i, rporta già apei:ta, vidl., ,nano dei nemici senza .d1"sonomr.e'tut• ni, non mi rade\'U. Non mi si ·disse di l' i.de, .t, . c!1e i. giu<!ic! si erano J.ne~ i !~.. il. te;rlbilE:_ ~en~mt~. rac~sat~re,_ .che to un, popolo~ Sono '1)01iati seadU;ti 1al no. ar.z: il giovane g-racluatorispose che testa, d essere io 11 ,capo o. \.}no d.e:!- m, disse subito .n ~~al.ano. « Ritoin~e ngo <li idoli barbaricf..SO sal.vare 1 a la cosa era 1>ossibite. Da- Questi inclt· capi di -una vasta çrg3:nJzzaz1_one. Don a ca!a! •· No~ capt'I ! ·chl~si ~~~oscla ra 1· qué "Ost · 0 d"a oettaf'c -ira· Je : . zi e dall'irromt)ere <li ·un po. di sole Ri..,.hi mi rispose in fretta cne aveva to: «Forse mia mòghe sta pegg:10, .ml q~w .un · .e ~- · ." . là, sul 1>iazzale, -0Itt·e la grata <lella cel• ·g· à fatto wtto questo nèl pr~mo intei chtamate per qubsfu? ». Ma poi° vidi fiamme .d~lla ciUà vmtg,, P!rchè ,pem· la e la floestra del :c:on.:icloio(non io 1~ .... atorio e mi raccontò anche 1a sto- ,che stavano J.i6ci"ando ..ancl1e gll .iltrl scano insieme ai su<n ultimi d.lfe~is~rt,"' vede,·o ma sentivo che c'er.1) e dal ria"del ri-ate agg:iungendo che si trat·.. du~ e ·allora -una gi6ia' pazza, s'ovru·· piuttosto c"he:farli ca.der:epriywmeri (e' lieti · r-umorl della mattinà, .11cc1Wstal tava, •secondo lui, di w1 sacçrdote, · lo mana, alla . quale ancora .non· pot~Vo abbando?1-nrli agli oltraoui o al eult-o · ~1IrimprovviSo,non so J)erchè, la ce1: stesso che avevo immaginato io. Men cred~re, m1 prese il· ccn·ello: · dell'Gvversario. tczw cuc 1n. s\tuazionc non era grave: .tre n~lripoJJava nell~ {:ellft,il-<:_~pora·1: E:<> ~me. folle. « Se voletç tornare Si ·a:f!Oi.UiiQ_q. a. i,utto çiò il. crudel~ ~ che le minacce i misteriosi ..iccennJ a ma~g:.ore nu domando, non ,eapn.b,cne .a }}ledi - d~5:ie il tei1e?t~ - ~tete omo.olio~ ,insi_to•nel ger.manesnpo v,r:·, cose che s:.rebbero a\-venute nena 11ot• pc1cl1è, se la persona cpn ~i a\ev~ .a1:,d_are. a pi~, ma. 'C è un cam,on.• mitivo. di sent.ire ,>h\ gravemente ,lo]•: ~1~,ir J ~l~;:~:~i~:;~~;~.~~ 1 1r• a\ i~r~J~1;acg~~~! t~:ft 1}~1:;~; ~f~J! ,a~ri~:J~~~\!:[;!~c !i!.e~i~ : e : ~~:f::e ~J;-:::i:::: :: ie:t che .fo.rse ci avr.ebbero· trattenuti a greco. · · mle carte e partire sùbtto, al più pre' stesst il prO,PriO furore 9uanclo 1a son.e. lun"o Jn carcere, Cl avrebbero depor• Jn carcere cercai d"ingannaré·u terp sto, da q_uel luogo. Una furia pazza,i volge avversa. U11sent1.1ne.nt9~a ulti·, tatl in Cerma.nia, ma che ..avremmo po legghtcch.!ando un po', rr;a-sema indiavolata era l.n me; quàsi un'ango- mtl scena ·t1e.i Nibehmgi! da crollo fi· ~ avtlto salva la yitt.. . ,; . J>Ormente in verità a ciò che legge\~. se.la ,un'ansietà ancora in fondo a quel- na{e. ·Nella leggenda:r:ia strage di Eur· • • Appena quest;i.nwressione balenò e Aspettavo. la carta per scrivere la Jet· la nt10v~ incredibile gioia,~co~e ~~e. gimdi $ u?mi si salvarono _Sol'~ inçr· ,- :•~;~~~?!-oi;.01~~~/1}~ ~; 1 i;~~;n ~1 ~:~ l;~6i·i::~;i~:~ta!:1~r J>O~!?!~~ft~ ·~i ~ffetr~mdo ~U~olo que1lal~uno m mi, rJ1eodorico e il suo fiiio Ildebrando. doloi-'oso della 'prigioni;'.\, l' unì.co mo· parole d'incornggiamenré e 'che il pi'.ù :Piùr~~ll!elii!rfd~\.~·ton~~~l~~bn~t~: ora· Si direVbe che la furia d'e.vastot,r,t• mènJ.o in cui la disperazione mi prese bel regalo che avessi potuto aver sulJa sempre nél buio della cella • cC .non vooli.a. fare .eccezione ne!n~~n~ 1 alla gola. Anche guesto è curioso a terra era di trovarla In condizioni non Arrarrai tu'.tt6 ana roeg'H~.-PaStrano I vèr 'il vecch!o ~farescic/Ua_ ·e per la: S!>iegare. Ma Il fatto è che, rinata In pegglori di q_tieUe in cui l'avevo laséia• compreso, fui f1uòrt. i\fa ci atténdeva donna .che oh stava sepl)lta accant,q., speranza, anzi ·im1>rov\•isamentela eer- ta. Scr.:.ssianche: u Siii forte, tutto an• Una sorpre$a. Alto, austero, chiuso nel· · n. ,p.·s. - .tezza cli vivere, quelrim1>ressio~e cli dr.ì bene. Ricordati d'esser la moglie' suo manteJlo a-zzurrognolo 1 st~\•a, nel·· =~======,,,,,;=...,..,,..., distacco, di serenità, di suprema rasse- -di uno scritto,·e italiano». Il caPora-l· l'aria bruna della· sera, il presidente• ---·-- . . . gnazt~ne di fronte. agli affet.tl P~ù cari mag.gi 'òre mi fece riaprire la lettera del tribunale di guerra. 1i tenei; i.te e.i stlti -che a\•e:vo tradotto, come miern. che• m •w ~vpsor:r.ettofino <\IIOra~s1 r.ran: per farrhi aggl,ungére la raccomarnda• .eondusse da lui. E ·11 -maggiore Sche· ta'to ·corrian<lato tetter'almente la .. pa- 1 ~umò, S\'a_m, e nnaCQ.µe il dolore. L'tde,a zlone che in qualunque modo ella non gemann .(questo_era il suo nome) ci ~la weitcr· ; 011• ancora, che 1>erò 1in~ eh.e .~rei certap1ente tonnato a. ca:5a~ _.pensasse di r,ispondermL . ~ dtsse in tono secco, sev~ro .:.:. Più .se- itali"ano avev.o~ag"g!'tlhto sùbito· la fra·· d.~1Jo,,p.~o o 1!--'J"l#'.O 1_empo. e 1WJ"':1 _ . t.ro• . Ppi fui di. nuovo solo e II tCUJ.po »as· ,vero di quello che mai fosse ap_parso se (:secoflclo raccl1sa », der A.11k~aqe v,ho 1m<, moghe mo1ta o rn condizioni sava lentissimamente Ad w1 certo al tribunale di guerra - che le auto• nac1i dié wi nicht am1ehmen « secon· · ~ leto.se ve-r.una_nuo~a pa~ali~i; che 11 punto.feci 9n_'espi?~~en¼<1: Cur,iosa._Jfer~' .rità ~e.sche non pote,·auo .procedere do· 1•accusa,rche nol non acéeiUamo•!: · col1>0del 1mo.arr~o e clel m10 proces·· capitato sotto gli occhi un nume:-o . cqntro ~i noi perchè. non avevano pro- Cosl ,ci sah-ammo •anche questa ,·oltn; 5 ? avreb_bero_ rnfluito malamente sull!t della· ri,aista ItaNen che avevò por:- ,·~•.suff1c1enu, !l}~ çh~ non era,no com- e J>OChiminu.ri dopo pa1~immo .sul ·ca· salu~e eh_ 1 1:1 10 fratello,. ml affe~rò d tato e;onmc ~rchè c~èra un ilùo scrit·· 1>Ie.tame.nteC?nvm~.f: della n9stra innir mion, n)nedesimo che ci ave,•a portati, cuoie, ~~ _diede un attimo di, p1ostr?,· -to, tradotto da altri J.h tedesço, c·o.n ce~za: che c1 ~asC?,_avano liberJ, ma ln ma adesso tal'iCO çli sedie. • •z_J_one ...' idt _quale.sar":bbe stata Ja .tma l'intenzione di presentarlo, eventua1: « t1bertà provv1s01-1a ~; che i tedeschi La corsa fu rap.icliSSima,fulminea, ~.\: 1 ta_ •. ~an.th !!'· ~ . .!ossi $Can11>atoalla mente, ai giui;ticl·dcl iribunalJ;?:Fosse· aspetta~an? eia noi collabornztone e la can-u>agnaera glà abbr,unata dalle~ mcute. •fa bontà •della traduzione, che ·fino· ,non o~tit;tu; ma eh~ se noi. avessimo -ombre della notfe. Ancora dw:ante 41, 9 ~{!~~~ ~~~ 1!"~~ 0 0 ~e~\ 0 ~ i~ o~~~e~~ !rac~r:~b~~~t:~f/~-r::~ 1 :~~'uf!~~~~ ~~a~f~fla m~~/~[t~ 5 ec1~ 31 i?~ia~1t 8i! 1 ,~~e;, . " 'l'utla'via in ·queua a.µttlna ctovevo. ·quai-ant'anni » in. Idilli Moravi), 1~ le_lc_gg_i di guena_ tede~che. . . · fttpli~o ·vicino· al° pri.ese·e vedemmo_ ii. conoscere stati cl' anuri.o divers1, aìte'r- -:verità ~ che, sepza .accorgerm~ne. m1 1; .P~esl~ente m_1 ing:wlSe d1 tradur-· pnmt h~mt e Ia·.~ente che ci -,,r~nne in· . imi.rive· di dolor:-e e $1Ua'Si dl liefozza. 1mmers1 •1:11 quella let_tura, fui, -pres'! re ,m l~hano agh,altn. compagni. Ma. contro J 1 1eta, .ca1m. che non ern su~~sso .. Chi mi -Vennea prendere peF anci~re da-auel f-1ott.odi giovinezza,, damore, nel!~ gi;.olapazza, .nel ,t·umu.lto·del ~ ,,nulla dil1repat~ab1Ie. Il tenente, pr,,ma .. d.al barbiere della: caserma ru .iJ gioVa- di garbata !fonia. F-ino11llora,per pltì vesc 1 an,.eJ~t9,cosi inaspettato, cìelfa no- di lascia.cci, mi 1ipetè ancora -in. ted.e-_ . ne gèntile, H .caporalmaggiore .della se· 01 ·u11 gtoì-,n? ·e ·una ·?ot~e !n~era, lo s~r~1>.oslz1one,_ 4!0n ._ebbiI>lù- il sangue •~9 che la· no5tra Mbertà. ~ra. provYiso-·_ n innanzi. La &ua presr:nza •mj._ ra.sse· non .avevo d1 fatto mai· d1menttcato·1a .r 1 eo~o. il cloml'1110 d1 me stesso e quel- na,._che dove\~amo cons1oerarci come. renò"sùbifo; Eigli mi'coi\C.lussefliOr-i, coll. ·nuova tr.iste realtà in cui ero venuto fa r1Sen•atezza guardinga c~e mi ave.-- sot-vegl-iati e C"11e avrei dovuto pt-esen• l'intenzione· - disse - anche di rai·· improvvisamente a trovarmi; mai per vano ~lfeso fino allora. Trad.µssi con tarmt ancora, ogni giorno, al comimdo mi prehdèie un po· d{ sòlé, mi' po1:tò··un,momento; e tutto Quello che avevo una specle di folle fiducia ,e quando fui tf>Qesco ·Jocale.· ln ogni niodò la -p-rìglo:-" nell'e~i-~Cio·d~l·_tribun'afed_r ,s,tferf.:i d6· v-i5!-o.comv,;.,uto~<letto, v;ensato, era al weiter stiit~è11, _ti·~Sporta.ri~? l_it frasC! · nl.a era f-i1~ta. · · •' · , •· ' ~;Òn~~J~~n1~~ 1 ~~0 \.:~t1:~u~~r~~ei_·:~Jìf~-,f!~~n~mg~~-e~~e•~~~e~~es~ l~1~1~~~ ~~~~~;?~~~~~~;~r!t.;_1i~~7•it~~{e!1~e ~~ · · · BO-"AtE;!\~UR~ TF. 'ORl mi dìsse·che''e'ra·d.i, Di.issèlcforf. i\lcintrè réa"ltà. Ora. per la piima volta, senza mento che il tenente saltò su dicendo:. li bai-bierè ini tacleva. pa'rlammo a lm.l'.·àèc'orgermene, seguendo~ con 1' occh!.J cv~ si·ete uiaditl! io conosco l'ìta:Ranò: go. Dl~orre\•am'~' ntilùralmente· in .. tè"· Vfa vl,a più attento 1e· r3g°io~ni e i mocli a~uteremo .ancoro. sigHific:a·che H avete desco; ·e· H IJal·b!el'e, un tagàzzo itaUa 7 di 'vivere clell'arte,. ~io' ac\imentic:wo già ai'lttaU. -Basterebbe questo J>er 1·1.1 • no. non'·poreva 1 ·capli·e: -u ca1>oralinaé'·completamente», navrgà.V:o in un'altra metterxt in prlgtone ». Ct.f·u 11.111 att1;1 t::"ioredelle s: S. nan ·1111· rcce n11sfe1·0. «itealtà "· in un rftOndo <.li immagini. mo:<ll,perples:'"Jtà e. di..angose:ia: • con mk11:a1er~viglla;,(!__ellc,, sue idee 1>0·e cli bellezza, che era po! il mlo moa: ì\'!.:,. . n;:.i ripres1... i;,.1piclmue.n\e•e •prete, ,,·, ,.

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