La Nuova Europa - anno II - n.4 - 25 gennaio 1945

2$genn, HH3 --------------- l, .4 NUOVA EUROPA ______________ __.!.___ _ li -- IL NAZISMO Jettu:Jle. Un peccato contro lo spirito. Infatti -il romanticismo è stato un clo– g!o non satirico, ma serio, della follia, dl Quella e natura• che l'etica classica condannava come p.isslonc e l'etica cristiana malediva come carne. E' stato un orgiastico sovvertimento dei valori e delle norme che r>er due millenni avevano guidato rocctdcnte. Esso esut· tò la mera vitalilà, la nostra animaHtO:, 11h10to torlJido dei senttmcntl e deglt appcHtl che la tradizione classica ed umanistica aveva cercato di reprimere con l'idea della ragione e Ja tradiztonc cristiana COI principio della redenzione e della grazia. 11 suo ~dolo fu appunto la Vita, scritta con la maiuscola, ed In questo cu!to satanico si. t.rasfounù ben presto ln un misticismo del piacere e della l<.1ssuria- sul piano ind:viduale - cd in misticismo della potenia e del· l'azione S\ll plano politico. E' questo s;.i.tanlsmo che l'Europa ~ta oggi scon– tanclo. Kon e·~ bisogno qu: di fare del nomi. eh•! essi vengono subito alle lab· bra: sono i nomi 1>iù a))parisceriu di gran p::irtC' della leueratura europea. Nel suo La Morte. la Carne e H Dia· 1,·olo :Mario Praz cS. ha dcscrilto (}UC· sta p~1-ver1~~oneuropea sul plano del· l' ctl.ca Individuale. Un :;io,·anlsslmo :miericano, Pcter Viercck, nel suo" :ne– tapolltlcs fl'om the nomantfc.s to I Ti· tlcr •• ha descritto la perversione sul ]'>!anodell"etlca Politica, per QlW.nlo l'l· guarda In Cermanl:1. E LA CIVILTA' D'EUROPA Non bnst..1l'analisi della malattia. Xè basta invocare un ritorno a1 semplice razionalismo ùcl secolo ùei lumi. t:n neo·111umlnismo, come un nco•umane• sùno, è !mpo~ibile, chè noi non pos· siamo ritornare all'ingenuo Vollaire, non possiamo ignorare la critica ro– mani.ica al sempllcisUco razionalismo del Settecento, non J)OSSiamoelinlin:1rc dal nostro spirito ,1uanto ùi posilivo, di profondo. anche di 1Jmano ci lrn re– cato. nrnlgr:.ido tutto, ll pensiero ro· manllco. P ER intendere la tetra, pervicace forza del rmztsmo. bisogna indub• 1 blamentc richiamarsi alla tradizio· ne romantica della cultura tedesca. Al· .Iorchè J:i cultura tedesca volle diven· tare veramente «nazionale• sulla fine mo nel cinismo beffardo di BlsmaJ'ck. nell'ebre:t:za dloniSlaca di Nietzsche e nel p:;1ganesimo nordico dl Wagner, e infine nel hltlerismo. Qui ai arrtva al punto su cul v.i rt· chiama:ta la nostra: attenzione. 11 r~ mantlcismo non è un fatto esclusiva• mente tedesco, ma europeo: elu·opco nelle sue sp.trse orig'lni -- dai cosl detti pre-romantlcl inglesi a Gian Giacomo Rousseau -, europeo nella sua varia difl11sione ed efficacia. Esso ha pcr– me: i.to ~ poesia, l'n1te. Jn !ilosonu. J.t storiografia, la polit~ca dcli' Ottocento cUruJ'X'O ed è giunto, in forme <lec.t· denti o parossist,;chc, fino a not. Esso è stato, come lo definl Baudelalre, lrt grande eresia moderna. La catastrofe · del Scuecento, fu ronrnnlica. E anche ln seguHo, ncll'Oltocento, l'irrazionali· .-;mo romantico prevalse In essa mal· grado 0:1 tentatirn di Goethe di una re– st<mr,izlonc della misura clm:;stctt,mnl· :;: rw.lo Il tentativo di l-leg:el c1·una re· ataurailonc dcll'!mpc1·0 della logica. Va1-rebl>c la pcnu <.list.Jh\lirP. pcrchè <tUCSt•i tent:HiVi sono fulHU, ma li dl· .scorso sarehbc u·otlPO lungo. Qui im· Porta piuttosto osservare che u sentl· mentùle romanticismo tedesco aveva, fin dalrlni?.lo, quel motivl cdemonHt· cl 1t che dovevano un Z•lorno tradursi dall'innocua letteratura e dalla musica nella feroce prassi nazlst:1. Un:;1delle più recenti definizioni del Romanticismo fa dl esso la sco.,Perta o rl~o1>crta della e Politica•• come real– tà {nsopprlmll>lle della vita umana, e,gtranea alle nonne della morale. ln· falli i romantici scoprirono in qualche mOOo ì\J:ichla,•clll e lo -rlahrntarono. ~\la a differenza dell'Italiano ?Jachla• YClli. che nella politica amava o::;scrva• re la ;_'J·ande:zza dcll'antmo ed il calcolo intelUgcntc, t tedeschi vollero scorgere in essa, con lutcr'";mo pessimismo. una forza demoniaca che .-.nua,•a accettata come una dannata realtà cd oblJcdita nc!!a Slla lc~;;c di frode e di violenza. I romnnt-l.ci, I tlt..1111, I !Jei tenebrosi, si diedero al culto della potenza. ~la so1,rnttutto 11 romanticismo è 1:1lnto fin dall'lulzlo, w1a teoria <lcUa nazione. Si. parla ::;pesso del mite, idil· Jlco ::;enso <.Jclla uazlonc di Hcrùer e volentieri lo si contl'.:tppone al brutale m1z!(mallsmo tedesco degli ulUml Lr:1n• pl. A m{o :ivviso si tratta d'un errora. Herder :lltrlhui,•.:t IJcnsì lo spirito di cenquista :1sli stati, e scorgeva nelle nmdoni soltanto l'Innocenza prlm~ti\·a d(.)l loro cant1 e delle loro leggende, però chi al>hla O.!:Sla pa:denza di gcor· re-re gH SCl'illl ùi <1UCSlO padl·e dell'Mca romantica della n~v.ionc può i11euntra· re non i::oh:into ùc:;H sfo;::-hicontro la civiltà romana, Ca.rlomamio e la Chic· sa <li Homa, ùc:ni d{ li:;;.urarc nelle pa– gine cll un Rosenber;, ma anche rtcJca detta na?Aonc come d'un·indlvldualit;l oscura, sor~eme dal fondo clelZ'li stinti e dotata di un't: an'lma • lrruzi.on: tlt!, Contro li cosmopolltlsmo del secolo del lumi, conu·o il suo e spitito •, fatto fil chiarezza e di universalità, llerder ha celebrato quest·c a11\ma :t part{cola re di cui ha creduto di trovar!.? l'esi>rcs• sione genuina C<.I lmmcdi~tta. ue1 cauti e costumi popolari, nelle consuetudini locali, nelle fiabe e ne-! miti. Ne ~ derl• vata la teoria della poesia popolare.!, che ha dominato Incontrastata 11cll'Ot· tocento e che è cutluta soltanto a<.1 OUt!– ra clclla crltlc.i. di Croce. Ne è dcrivnto ,mche tJnaJco~a di assni più fatale: quel l,lJlnclpio e concetto dcli.i na#.oue, cltc h:1 ls1>lJ"ato li popolo tedesco nella for• mazionc del suo stato nuz\onalc, eh~ non soltanto msmarck era, tn fondo un romantico, ma romanUcl furono om· che i suoi avversarti., i llbel'all e demo· cratlci tccleschi del '48. RiJleto: la teoria herderl::ma delta mt· zlonc ern, a suo mollo, pacifista. cosi come era, sempre a suo m01.lo ,demo· cratlca. Non nwnCa\!.t d'un certo st:Uso dell'univer~lità chè ammetteva che ogni e anlrna • nu:-J,onalc dovesse l'Sl· li:terc nella su.i lndh·ldualltà, espander– si secondo la propr!a nota, for senttrc la propria voce. Personalmente Hcrder ascoltava e r:lcco;Heva uuestc e v0<."i dei µopoll • quali motivi di un·unlca universale sintonia uman.1. :i\fo rcccn· temente un :JCUto scrl1torc americano ha notato Il pericolo che s:. annidava nelle stesse Innocenti, trasognate fiabe, che. s.ulle orme dl Herdcr mHmro .i~· siemc I fratelli Grimm. Jl motivo delJa J':lr.coitn cr:-1tn opposizione a quella ra· glonc del secolo dei lumt che, ùisprc--.1.– Y.a11ùo le supersll:donl riel vol(!0. ~l vuJ• geva .il pro:;rc:,-so delle arti e delle scl<'nzc, ùel commercio e della tecnica, e alle 1Hormc rn;-.lonall del diritto e della soclct~. li mot.lvo <'l"il rcsaltazlO-· ne (lella prlnH1lvilà fantastica cli emo– zionale, che, se· si esprimeva nella can• didn fiaba, era tuttavia IJai·b:tt-ic lstln· liv.:t. c-:ù nel corso llcllc guerre antin::1· 1>0!con:d1~ la coi:.clen~u nazionale tede• sca :Jssunsc accenti sllfatti. In seguito Quel motivo &I pcrrezlonò: Jo riu·o\·la· :rrc;c~ 1 i\~N;: :~b1i·} ~~~~t\~,:~~;J~~ espiazio{le d'un orrendo peccato 1ntcl· Una J'C\ 1 islonc è il compito essenziale del pensiero del nostro secolo, e<I l! dal suo SllCCessoche dipenllcr;), ln ultima analisi, l'avvenh·e della nostra civllt;). D:.i noi la revlslon~ è gj;) in ntto, se non erro, nel travaglio dello storicismo crociano . F"orsre, nella sua miseria, •il nosi ro paese. U vecchio pncsc classico, patria dell'umanesimo, ha rlsen•ata d:.,1 desti– no questa universale missione. CAIU,O Aì'\'TOXI I N un articolo di Thomas Afa1111, Al· MANN debolimento del senso morale derii:ino !arme alrEuropa, app<1rso da poco pri11cip11lmentc dall'ascensloilc delle in, italiano ma che potrebbe risalire masse e dal loro avvento al potere. Ap- a parecchio tempo fa. ed è Qui11di in· L'T Tl\ifANESJllifO poooiamlosi a 1Hl libro di J. Orteoo !I certo robiettii;o immediato contro cul u1,. I !f. Ciossct. euli fl0(Jiu11oc che la crisi det si dfrigc, se il 110::ismo o r111alcosa più .\"ovece11to.che minaccia di farci tor• ad est- del nazismo. abbiamo letto at• E LE MASSE 11are alla barbarie, ha le sue radici. c1,ne urmidi verità .elle sono su·ana- _ :J 11ella cieca uenerosità delfOttocculo mente dedotte (o almeno a noi cosl verso le masse. Le o.uali, a suo avviso, pare) da un errol'e ancora piii oraude. senza se,·upol-:> 0 g 11 i delitto che seri;a s'?no _e~1lrate11cl_la sfera d; una.. ci!iiltà L 0 illustre scrittore. che è stato negli 0 ; propN fini~ <.:onscgHen:a fatale del• clt c11, 1u11ora110 'Il compless_oe ~cltcnt~ 1,ltimi an11l tm 111aeslrodi coseie11::e e la Jilosofia OD!Jressi1.:a del secondo tipo ~1otz1011amento, e perciù mtnaccumo di di condotta morale. destinato a rima• u· 1101110 i; la 911 erra, la ,·at(fstrofe, la wfranucrt_a. . . . nere molto in allo 11cll'ammira:ione di Jine della ci1.:illà. A vart 11 ,a dualismo I timori di Alami non so110nuot:1: s, tutti, quali che siano le sue idee par• dell,s conce,;io11e e il tono piuttosto 1·ipeto110og11i i:oita .che un. J?iù va.s~'! ticolari. si chiede come lo sceltico va• aporalitth.:o, c:rediamo che il pensiero strato .sociale_v1_e~e _mmlesso tn wi p1u. ~!i~tisr: 1 ;~::r U~l~u 1 ~;~}gsi~r:,~~ì?cli• 0 ~!t ili MUllil sia laruameu.te co11dit:iso . .Ma, allo plCUlOtl1 ew1lt11. Di sua prcoc:cu· oine uocthimw: e Soltanto ciò che è ~~~g:~~;'i2:~;.,!~~ 11 i: l'.ite una sorta di ~~,f~~ll/!r~'àj~~: 1 ,~~ ~:,~:,:r;iti~ 1 :: <li~~~.; atto act esaltare la ·i;ita, è vero ».In te,·· il vecchio mondo colto, secondo teoqcrc 1 d1st11tcressat, _ncercaton d~ mi.11.i di immmw11ti.-:1110 faustiano, 1rn1t .Mmrn. 'indicfreo!Jia cJi•[ro,,te ooli U,rni venliì da un troµ1,o rapido affl.usso ,Ii bella massima. Sul,ilo dol)o, colto dal riel 1 ,i-a 9 matismo utilitario. o 1>erchè forze vcruinl. e iticoltc, dichiaratnmcn• timore che possa dc:gradare nell't·do11i• l'articolo sìa stato sc:ritto t1I un mo• te utilitarie, è leoittimo. Inoltre. effet• smo, o a_ddirittura 11elc:inismo, 1:itie11e m,·uto mc 11o fai·ore,:ote rlelli: vicende !iuamentc, Qualcosa flel deliet1to co11ii·c· neces.oano comJ}l~·t!1rla con qucst flll,·a: militari. 0 vrrchè il 8110 autore 11011 uno rischia rii 1·ompersi o sciuparsi. e Solta,!to la vent11 è C".IJ~ccdi esc1lla· f(Jeci« 1.:c,inr.:ider,., la auerra in corso col r11,a11do sono motu a aodenie e pochi re lei vita•· Che 11 ,m. 1·19,_rol'e la frase co11Jlitto ideale da lui preso iu esame, a co11oscente t"i11tima stntttllrn. Un la tor11a11doal zn!nto di p~wrn, alla do- 0 vc:rdiè ,w 11 ide)ltifichi ali Unni solo soluzìon,! del vroblema nou sta certo manda dell'a11two sce~t1ctS1no. l,o stet;,,. cof...-;rnzhmio,epli i;ede il 1,·ecchio mon· nel 1·c,;;p;11qere le masse fuori. della ci· do::~~/3! 1{~;/~;"~::·~~ ~~;.~~à 5 s:~Ri~'!: g:,,~~![:;.c ti; ~1/;a~~~~iio:1r!~~: 0 d;~ 0 ~ :~~!i,.:::,,M!~~-v;;Jra ~ ~l~!~~~i': 1 e~~!:a,~/ la_ immette nel .'l/W ~ipenir~. la· stor/. l'altra, abba,ssarsi al lit:cllo spirituale stica, bc11sltiell'clevare i;j4 via fr: ma.,– l'tzza, _come s~s("rtt1b1le dt co11ti11ua e morale dclfai:vcrsario, rnuoy1icre le se al livello di quella tradizione. Se ei;oluz1011eanz1~_Ji~• data trna volta 11e1· sue stupii/e e.:s,ue$$i0ni. scm:a at:erne « soltanto ciò elle a atto ad esalt,wc la sempre. t"J~O CIUl ,. (IJ)~JCII(! ~aJJren!eSsa: ·,ieJJJJUl'e COSCil:11.?<l. ~~::q~t:r? ;;;11i!~o~s<:1:u:i.;;1'~~r~~l:•L': ;;'~l:rciloi ::~t 0 fi1o~~{~e ,~-~!c! 1 d:ir~ co~:ba1r::.:z~! !:~n~i~~n~~,/l1?:~~c~,t~s:; ri<lttziOIIC del potere clell'·uomo sull'uo• teo!,001?.La «11.cst1one e un al~a: anni, spirituali e materiali, arriL·alldr> mo e della e/istanza di mt u1.1mo da Ull E c11e,c~msuli:rn ,i.do la ver1t~1 tolll 111 aguri <i scambiar.,;; le SJ>adccome altro uomo. J>rctemlerc cli rifiutare fln· perpetua ncercn, owstamente Mmm certi duellanti, è vero. Che quilldi i ù·i• grc,;.~o alle masse ver vrotcooc,.e la ci· esige che t.ale ricerca sict vro/p11da, co· fe 11 :;o;-i ddta cii;ifÌù dei;tmo badare a vilt1l, è come voler te11erc lo11ttmo Yli scienziosa e acutrr. Che rl1111q11e sia /fitta uou cadere. dopo la 1:utoria, negli cr• uomini vei- $oli:auuardare i i;alori wna– da spiriti eletti. disinteressati, acide· rori ed eccessi del vin!o, è necessario. 11istici. 1\"011 si salvereblJe, se 11111i, che strati, capaci di ii1t.e11dert i mut<1men• Che ili ou,ii forma di umanesimo ci .:sia Ullfl. picra"forma, tma vuota tradizione. ti della forma dclf« verità e i 11uovi 1m elemento di debole;.::a dcrit,·allte Al ·moclo ciel pri11c:lpe italiano del lti– diritti che aJ>P<1iono coi tempi. A que- dalla su<, stessa tolletmizc, incline a 11ascimc11toche, possedendo u1111 delfc su spiriti colti, fi11i, onesti, 1·elioiosi. i ,u~ fodulycnte. e.:1,ziale scetticismo, i; Pltì. IJelfe biblioteche di codici mrmo• qual'i insieme c:oslituiscono fa tradizio• ancoro 1 ,iù vero. Che si debba 0(Jfli leu· scritti, 1io1t volle mai, quw1do comin· 11eumanistica cl~ll'wnollitù, si co11trav• dere 11 1111 wmmcsimo militallte, com· dt1ro110 <1 circolare i primi tibri a stani· pone un. altro tipo d'uomo che ha ill· ·battii:o, iii c:erto senso illtollcra 11 tc nel J)a, <mtmettere uno solo di Quelle umili teresse al maute11ime11to del male e (life,1e(cre il vrinciJ)io di. tollcra/1.?a " tirnturc in serie, tra le sue uobili µcr• dcll·orrorc, che vuole elevare la men- Jrmclico nel resistere al fanatismo, yame11eminiate. A furia fii essere in· zogna a crcah"ù;e di vita, cd« ha fatto tutto dù J ancora viù necessario. tnmsiuentc net suo tmw11csi1110egll trionfare in ew·opa un tnnobilc vrno· Ma qae.ste ,.:ctitù ;:.·o,io fotte scatitri· usciv<, dt/lfo 1110rlel'llit1ì.clcdl'univenm· matismo che 11eoa lo spirito stesso ver re cla wi errort!. JJa,w sostiene che la Wù e dulfum(ll1itù della cultura. amore dt lucro, e compie o amuova dec:(fde11za dei i·aro,•i unw;listici e l'ht· a. 1•. s. projfazio11e, la rliltatura, t' Jiillcrismo; in 11110 parola, lii 11enazio11e della puli– ticfl, o, co1t.termi11e caro ai nazisti. la DISCIPf,INA PER LA DEMOCRAZIA ln f111ulearmonin tra la doftri11a poli– tir.a dcll°a(·comoclamcnto e la dottrilw morrilc dèlfautonomw. l'11 uomo non è un uomo ver bene se fa dei compro· m cta•polit i ca. mcs$l con la s:1a coscienza, cioè coi g. ti. r. P IACE negli .,erittori a11glosasso11ivri11ci1ni .çuvremi per cui vive. Ma ---------·---- uua ,dote che P0S$iamo chinma• un uomo non t! 101 buon cittadino in della ;:r~::~e~}:'/!a ~d' e;~i!lf/ 0 :or~,~~~~ ::~~z:e,;i~r:~aa11~-j 11 g::o;~·r ! 1 J,~~ 1 :1~~i'i - STORI.4 E Jj~lDIVIDÙO di formular talvolta dei truismi. 11111 e Accettando il compromesso 11ellecose talvolta anch1 delle v11dt,t vrofonde i,i ch.t cm1ta110meno. noi co1u111istiamu forma di truismi. 1\"uialtri i1wcce sia• l't1utu1iomio nelle cose che cotttano 1,iic. mo gente trovpo co111pJ;eata, CIIB ama l~a dig11itii. dell'tiomo è sali;a9uardata 1l parlar diffìctlc cd 1mmagi11a che il CO$l a tm prcz,o r·he 11e;1s1ma vcrsona parlar semplice e facile 111.a sil11nww che ha s ,w.ço di dignitti <lei:c esitare a di superjìc1alitit (Jueslti è fo1s1• llllll p1lf)arc- 1l nostrn modo <li vfoere ri· delle r!Joioni per cui i ùuonl ~crittorl cTliedc esalt<1mcutt in sa9r,ezza Ili saper tra noi stentrmo tanto a trovar la via disti11011ete le cose di 1H·imo via11O, e 1:crsn il gra11 1mbblico e lasci,mo cam- quf11di il coraayio di ti:ncrle a questo vo lllJero ai rlemaoughi. net qullli la livello. Mo se 1mo 1"1.·damacome un prcoc_cupazio11elettcrnria (} assui mc• cliritto della eosci,enw il potere di sup• no vwa.. . . prime re all,·c t·oscien::e, allora eyli 11un Cast, se mM scnttnrc 1tuliano dnves• ~olo verde il diritto della vropria, ma se defillirc tl conccttu <li politica, tro· compromette co1t ciò Wtti yli altri suoi ve,·ebbc tropvo clem,:11tur~ ln dc}lni· diritti•· · zione Uata da un /il,,s,1/0 americfl1w, Il 11ieno compime11tn <lclla cittaài. 1'. V. Smith .(11cl libro Discipline ror •f'lanza dcmncratir<t. rhe da questo mm· dem?CrilCY, Chape_l I/iii. J!J12J:l'arte. o tn di visfa· può cm1seg1drsi. è clntn, sc– ~c si vuole, la sc1cuz11 cli r;,.,olvcre dr.l· r;o,1do lo SmW,. dal/(1 realizzazione clei te dispute per mc:zo di com1,ro11u~sti• tre mmti scr111c11ti: ai;er In libera, di Bppure, essa t! tutt'altro che m, trul• fare, scn=a lilllitci;;;io,d. dò che la pro· smo lKl!i~le; è un« vel'itit '6CmfJlice, ma 1JTit1 integrità esiye; oi;ere la pos.,ibi– S'U.Sceltilnledi appmfoll(1ime11to. htJat· tit,1 di esvm1dere la perso11aliM, divi– ti. l'autom si chiede. se il princi/Jio del dc11do con coloro che so110 svirit.ual· compromesso 11nn.c:nmprumettu a sua mente o/fini fotto ciò che vuò essere volta il p1·i11cipiotlellu vcrso11ulitt, mo• diviso; aver la serenitd di acceltt1re in raie. e risJ}onde co1i 1111a (Jfusw ,u. buona vace Q1telc:he tocca 11. ciascuno sti11zione: • Comprcmu:s~,, 1,er 1111el elle t,t. ·virtù del comvromesso politico. do• lt suscettivo di comprrnues1Jo. Ubertà ve Questo ~ necessa,-io. Al di là di iali !'er quel ch't tndispenst16ile. Quesla t co11Ji11l saootame11te tracciati, v.'è la so- lN ATAJ,IXO SA/Jf.'GNV, in 1m bel· ffffticolo sii Pisacane (Unilà dct 14 ycmwio) chiama e sterile eroi.· smo • l'1m1ueso di S<1pri, .e e illusimic > l'iniziativa indi1JidualP. che uuole e sol– lecitare u11zitempo le leuui i11csorubi!i clelfa $loria ». Xo,i tc111to sterile, caro Sapey,w, l'im• presa di Sapri, se pure è 1,·ero - se· condo f<t1mre;::t1mento oyg; co1111mc, varmi, frn uU..... tol'ici it1l Wsoryir11e11to, - d1c ess(I flette un unwe co!pn (Il murntti.:smo. nemico pericolu:.·o (lella 1111il<ì e 1lelL'imli1,ende11z<1 italimw. In. q1u111to till'i11tcmJ}estivilà dcll't1zio1ie i11clividiwlc, e fucilt: uiudical'ln <lo1>0 i fatti co1111Jittti, <liffieilc ver citi si tro• va 1tel 111cz::ocfelt"azionc. l·.' ,111zi,an– clle a fatti com1>wtf, 11011 è f(lcile de• ciderc se quella data azio11e.imlivi· clualluNltc fallitn, mm fibbia contribui· :*e° 1:~-c:,:ir;r~i::S:t"cf ~ 1 r~b~lJt~:~rl~;;:; rec,UizQ quello che Pisacane avcv<1tcn• tato, e /ullllo, tre anni ilma11U. Noit esiste ,iesstm corso htesorabUe dcllrL storia traseenclentc 1·i11vcttoalle azioni inctividuali: è fl tessuto di queste che cmnl)one la storia, L s.

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