La Nuova Europa - anno I - n.3 - 24 dicembre 1944

NEI PROSSIMI NUMERI : J .. ;:.- UMBERTO MORRA: LA Jl(jN A& CHLA IN ITALIA. LA. po· L1·· TICA ·poUtrca estera italia'l'ta del ·vertodo pre- '. '· fascista, Ci domandiamo, anzi, se non oo ' · •· - - . corre risalire parecchio indietro, per que- ERNESTO BUONAlUTl: CARLO ··sti precedenti, e parlare di politica esrera ~ A R 7' H E LA TE O LOGIA PH~!Ì'RO~ PANCRAZI: NOVl!:C&Nt'"O E D_TTOCENTO, DELLA~·MANCIA• sal>a~a pru,to_sto, che _italiana. Il vecchio lJ ELLA e l' R I S l ,. ::::f ::s~~:~!é1~01~:n'~~:•io~alrec~:;e;_/!~ LUIGI ElNAUDI: DOTTRl,N•AE LUIGI SALVATORELLI: EQUlLl· Luigi Atbertfnl, neua ,ua grande opera aull_eorigini della guerra n_1on.diale di cui ••. parla .di proposlt0 altr0ve iii. _que,;tu . 1té610 m1mero, sottÒlinca ripettaame>2t'! vano un<1JX)lilica atliv.a, aveva come .suo R E A L T A. D EL GO V e R NO .lJ RIO- O F- ED E R-A z I ON & 1 o/Jbietrivo prlncif}ale l"incremento tertito- PARLA .Il E N 7' ARE E P R i SI• LUIGI SALVATORELLI: l L t• B 0- · riale di quatsia31 oene-re a pe.,- qualsiasi DE N Z l Al M. . . B LE MA GE RM AN lCO. modo (anéhe gli Hehenzol/ern, fino a tttL , FRANCESCO G.ABRCEÌ.C: . R f CO n D Ò BONAVEiiiTlJRA TECCHI: TRIB (f N A· comt' agli errori di condotta del aov,:.· tto italiano - pii). particolarmente ,le: to Federico Il e oltre. non hanno pro;~- D l LA W- RE N CE D'ARA IJ I A. LE D l GUERRA. ~;~on!:V~;~~m:ni~~~t~:;!ot:I~~~~• :~$i; WOLF GlOSTl: CRONACA CUliTU· PIE'fR:O PAOLO TROMPOO: LA COR- Di s. Giuliano .:...... net fa.tale luglio 1914 ab.bia contribuito fÌ miraggio dei • com– pe]tsi • da ottenere dall'A11stria faceudo giocare. il-famoso art. 7 dell.i 'l'·riJJ!ice. La vi$io11e generale, ctot, degli interessi fra. liani ed europei· yen i va subordinata al vrooramma, o alla vclleìtd. di particolari aéquisti territoriali. Si trattava, ver veri• td, di territori cari ad ogni cuore italia– ,iQ, ed altresl di grande interesse ver la difesa det vaese. 'J'utlavia anche JMr essi valeva 11gualmente il vrinc,pio che gli in– tàessi generali non debbo,10 essere su– bordi11Ùti ai particolari. Se, '11cl caso con nale Italiana per t'acquisto delta Lombar• RA LE R US SA. SA N ! O BE. dia, vot1;va giustificarsi. prima ancora che FRANCESCO JOYINE: QUALCOSA MARIO VlNCIGUERRA: lJ I!. U V LO ' r:on la situazione militare, con questa tra- E' ACCADUTO. EDtTORIALE. dizione sabauda. E Vittorio Emanuele 111. fha rivresa in pieno; con esito ben di• verso da quello con cui l'q,vevano 1,rati• cata t suoi· antenati del primo ramo. Ma anche se i risu!Catl particolari fossero stati diversi rima11eva sempre il punto fondame11taté: aura deve essere la con– dotta di politica estera di un piccolo sta· to dinastico-J)atrimoniaJe, altra quella di un grande stato nazionale. creto, la neutral!tà ìtalìa11a nella guerra -----·-------– europea del 1914 era 11ocil1aalla nosfra ;~:;"';,~~i,:rtt~:~,i;:' v;:•,..~~~~~i. 'J; ORGANIZZAZIONE :;:n1~~11:e:~~i:;;_~; U~aa,~~';;;;n~~~~::,/',~~ eo N TI NE N TAL E somma, - o meg/10 oy11i ,wz1011edeyrta ,.,.. ~~r~u::/;u: 0 : 1 ,~~; i-;; c71~: 111~:~: i'~ia:>o':(e~~~ EURO PE À ? della mancia. 'l'ale i stata. per rar,punC•i. ta p(J/.1t1c-a estera del aoverno fascista. Q1teslo, dal temJ)o aelfoccupa.::ione JJOin. caresca della Ruhr atl'il.1tervento italiano ·-, ctoè fascista - nella seconda guerra mo11diale, no1t ha mai sarmto imvostare it 11rob/ema oenerg.fe de:ta situazione· ifa• liana nelt'l~uropa e nel mondo trae,idone le dirertive di coritlotta, 111a è ar1daro UJ· stantemente alla caccia di un. vezzo di terra. di un pozzo di carbone, di una sor– uerite di vetrolio, necessari - nelle sue ivoW&·i - a far vivere il popolo ilaliai;o, senza curarsi di q11elle cl1e ~ra110vera– mente le condizioni fondamenrali di vita foter11azlonale per l'Italia. Era la condotta del).'accatcone che stende la mano alfn'l uolo della strada, di un accattone, tutta. via, pronto a trasformarsi tn 1·icattalore. Un uouerno nazionale degno di questo nome non sarebbe saltato di µunto in biar, co dalla • 1,olilica di Stresa > a quella della guerra etiopica e del/'11sse /loma– Berlino, verchè avrebbe cavito che non st votevano caµovolyere per un interessse sinyoto, 1,er un contrasto var.:iale e tem– vora11ep, i dar.i fondamen/aU della posi• z'one italiana nel mondo. Capouolgimen– to divenuto perfetto con ta nostra entra• la in guerra a jìanco della [Jermania, a fianco. cioè della 11otenza la cui vittoria avrebbe segnato la fine delta nostra esi• stenzci nazioi:iate. LA TRADIZIONE . DELLA MANCIA Se il rilievo che abbiamo ricavato dal libro· dell'Albertini è esatto; la voritica estera dè'lla mancia, praticata dal governo fascista, avrebbe qtialche precedente nella U N articolo del Quotidiano (di A. de Alerandris) sostiene che per « rifare l'Europa» - è il titolo dell'articolo, - occorre, fra l'altro,« op· porre agli inJeressi extraeurope·i delle tre Potenze vittoriose, ed al peso delle loro vossibilità produttiue, tma econo· mia~.:ontinentale e non le limitate eco• nomie nazionali». ))'accordo, natu-ralmente, sulla neces– sità di superare la limitatezza delle eco• 1wmie nazionali (e, più in genetale, dello stato nazionale). Ma la formula dell'economia co11tihentale, o in ye11ere dell'associazione contin~ntale europea contrapposta alle tre potenze, non è ac· cettabile. Ogyi un'Europa continentale, ec,momica o politica, capace di orga· nizzarsi all'infuori, o addirittura all'in· contro delle tre potenze, è inc01icepi• bile. Solo entro l'accordo e con la colla· borazione di queste potrà avvenire la ricostruzione e la riorganizzazione del· l'Europa.- Un'Europa continentale seva· rata dalla Russia e dall'Jnohilterra è un sogno: e non è neppi,re un bel sogno. I. s. IL COLPO DI GRAZIA l HI non ricorda l'ondata d'acquistt , - all'"ingrosso e al minu,o et· fettuati dai tedeschi in Italia du– rante l'inverno e la primavera del 1942? Si diceva allora che essi impie• gasserCJ allo scopc, t biglietti della Ban• ca d'Italia ritirati dagli in;1lesi in A. O. LA BOCCADELLAVERITA' congratularmi con Lei. La nuova Europa non si sfo(Jlta. Si legge. E questo i tutto >, Da u,1'altra lunga lettera togliamo ii 11eguenteapprezzamento: 7?,~ 1/ )'/4 '– •\, 1 I • La nuova Eu:·opa è un settimanale .bellissimo, qualche cosa che aspettavo se11.zasapere da dove sarebbe venuta. Fatto con un impegno cosi evidentemente serio, che non ha precedenti nell'Ualia che co11oscoio; con un intenta così pre– ciso, e vercM chiaro, che dd unitd al con– tenuto piit vario. La tecnica scaltrita della presentazione, diciamo deUa tonna, rnm fa dimenticare t111 attimo it valore con• creto del contenuto i. · NON PER V-1\NTARCI ·NJN per vantarci, non per battere la grancassa, cl sia consentito una volta • sola di citare almeno due bruni delle numerose lettere che ci sono pe·n.11:1wte subito dopo la p1tbblicazione del primo nu– mero di qi,eslo giornale, E° a11che u,1 modo di ringraziare comp/es!'!vamente •·ut!i co· I.Oroche ver iscritto o a voce .;ono stati cortesi del loro incoragotamenio per il nostro lavoro ed· hanno riconosciuto t'im– pegno che mettiamo per fare qualche cosà che non sia inutfle, Una lettera dice: • Ho finito dt le(Jgcre Il primo numero de La Nuova Europa. Pinalmente un g/or• nale per noli Consenta a me, orumo; pas. •ato nel campo aei semplici.,i tettori, dì Noi siamo commossi di ·questi giudizi; ma 110,i verdiamo la testa ver le lodi. Sap. 11amo quel'o che manca ancora, e le lodi c'impeanano a fare mealio. UNA OMONIMIA A cr.wsa ,Ji u11equtuoco In cui sono ca. du.ti molli nostri lettori avvertiamo che il 11ostro collaboratore Sabato Visco ,w 11 ha twlla a che fare con l'ex consialiere nazionale prof. Sabato Visco. dell'U11iver– sitd di Roma. GENI E GALANTUOMINI PRIM .4 LE1'TERA N ON sono d'accordo con· 1. s. nell'ap. ra1munt.o a Rolandino (n. 1. del giornale}: penso che dicendo • ga• lantuomini di genio• egl\ intenr!e-ss._. più sem1,1icemente dire • galamuom.ini d 0 inge- e, per via indiretta. ,ricomprati sul mer• , cato svizzero o portoghese Non ci sa· VEN I rebbe da merav,oltarst se si fosse tn TIDUEANNIFA vece trattato di btglletti cont? affatti stampati in una qualche officina car~te· '---------------'--_J t,·alori tedesca, ad esempio, a D·resda. Ad ooni modo, il governo d'allora non mancò d'intervenire - se pure in rt· tardo - con lo stabilire il diuteto di vendita dei generi razionati o bloccati agli «stranieri». Poi, dopo l'S settembre, una seconà'l ondata di svaligiamenti e di requisi• zìon-i p(L(Jale e non pagate s'abbattè su i negozi e le ditte italiane per op"era delle autorità tedesche d'occu'f>azione. DQPo la H.berazivne, oli At!1ati .~i trovarono a bloccare o requisire -una parte di quel che era rim.asto, ment·r~, per necessità militari, alcuni stabili· menti ancora efficienti vennero adibiti a caserme o depositt di muteriale be:– lico. Con ciò - senza parlare delle pre– cedenti distruzioni - la pressione sul nostro stremato oroan:tsmo produttivo sembrerebbe dovere aver raggiunto il limite- Ma non è così.. Si assiste da QI.Ullchetempo ad u.n tenomena di ve~·a e prO']Jria incetta di quel poco c!J:e è rima.sto (perchè nascosto tempestiva· meme ai tedeschi) di merci, art·icoU d'abbigliamento, strumenti dt p1·ecisio• ne, macchine da cucire, ecc. Chi com• pra paga a contanti e non bada a prez· zt. I beni acquistati vengono accapar rati (e sovenu spedili per via speci<J.· le) 11' paeS1 confinanti con l'Italia. Cosl, da un lcto, vediam-0 glt Alleati anylo·america:ni -.i.fJannarsi a pensa-re per .pro1ivedere alla ricostruzione e tù ripristino delle scorte necessarie a rt· mettere tn funzione l'organismc pro· duttivo del nostro paese, dall'altro, e,missaçi di vario genere affannarsi f,i, vece a comprare a man salva per le particolart necessUà dei propri « fo– yers » nazionali. Inoltre la rarefazione dt ceru generi di consumo (ad es. tessuti) così pro· vocata finirà col rendere ancor pitì inaccessibili i preZzi di certi articolt dt prtma necessità a quelle ci.assi medie • per cut non ci sarà nemmeno un tm· piegato d'ordine di -una qualsiasi U.iV.R.R.A. a pensare. Che non ci sta proprio niente da fare? · a. f. - gno > e che la penna gli sia scivolata inavvert.itamente versg....la grossa purols. che. nella specie. sono d'accordo co,l 1. s. nel deprecare, Ora, mi sembra vero che 20 dicembre 1922 - Il ministro del Tesoro, Tangorr.1, si dimette per ragioni dl salute, Il ministro delle Finanze. De Stefan!, assume~ l'(nterim del Tesoro, In .:i.ttesa della fusione del due mini.5teri, 2l dfcembre - Regio decreto che scio– gl!e • per ragion[ di ordine pubblico> Il Consiglio. provinci.'.lle di '.\lilano e nomina una commissione compo3ta dei rappre– sentanti dei partiti al governo (fascista. popolare, liberale, democratico). Squadre di fascisti dev.:i.sto.nogLi uffici di due giorn.' .l.lì napoletani, ti giorno e Le battaglie det .Uez::ogior110. 24 diCembre - Regio decreto di amni• stia unilaterale per tutti i reati commffl– Si da! fascisti. L 'amnlst.ia è g.ustificat.a dal • fine n.:i.zion.' .l.le >. SALUTO Esce m quest.l gioi-nl presso l'editore De Luigi la nuova rlv!sta. Realtd politica, quindicinale di discuss:one e documenta• Ì:!one politica ed economlca. Redattor-e capo Riccardo Bauer. tra 1 prlncipatt re– dattori A. Battaglia, G. de Ruggiero. F. F_anc~no, U. La Malfa, L. Salvatorelli, S. S1glienU:, A. Tarchian!. Notiam_o in que– sto primo numero: La crisi del primo ministero democra1lco, di U. La Malfa; Problemi della ricostruzione economica, di C. Rodaiiò; Forma e sostanza della va.ce , di V. Torr. :i.ca ,.e nutrite rubriche di documenti, discusslonl. ecc. Salutiamo quest:.a nuov:i Iniziativa che dimostro tJnt.a serietà di propositl,. geni veri, mo neppure di quelle otUme e innocue persone che sono l • gajantuo--– minl di. genio• • Chac echau.dé craint l'eau froide >-•• per compiere l'opera di. rinnovamento Nmu:fo Sabbatuoci ~~~i;~=~e~~ ~~~il~~:~g:U~~~~~i ~o~~~~ I r------------- d'ingegr1.o e non Iasci.: i.re che il compito si- sperd.:i. nelle basse e perciò inefficaci strade dei propagandisti squalificati. Ma ciò. non toglie, naturalmente. che sarebbe bellissimo se l'uomo della strada. ciascu· no .:i.suo modo, si sentisse veramente riempila la vita d'una simile m!ssione. L.:i. mia idea è, che appunto per raggiungere quest'ideale del!.:i.molttplic:izione del csem. plici galantuomini >, oceorra Intanto far appello ai galamuomini più qualificati. Mario MarcelleW SECONDA LETTERA R ISPONDENDO a • Rolandino > I. s. si dichiara persuaso che• i popoli 11· l>erati dal regimi tota.Ut.ar-idebbano mettere i • geni > in soffitta. Insieme con I loro stretti parenti I •duci». n·:iccordo. Ma • RoJandino > parlava di • gaJantuo1phti di genio> e non di •geni>. E~gnuno vede che un galantuomo ,di ge– nio, solo per a fatto d'essere un galantuo mo, non può aver-e nessun rapporto, nean· che lontano, di parentela con la t.rista genìa dei • duci >. LA NUOVA EUROPA SETTUl.'\NALE Dl POLITICA E 'u:."'TJ.'ERATUR.4. Direttore L~~ SALVATORELLI ~edattore capo MARIO VINCIGUERR.~ Redattori GUIDO DE RUGGIERO UMBERTO MORRA Pl.E'fRO PANCH,AZI Segretarlo di redazione A. PICCON~ STELLA Dlrezlone, redazione, amm!n!straz!One Roma • Corso Umberto I 47 Telefoni: 683.510 • G0.0-18 • 62-823 Una coP1a L. 8 (fuor-1 Roma L. 10), Abbooamento annuo L. 350 Del resto (e questo sia detto per '»loro che credono ancora all'esl3f.enza <"lella categoria •genio;) la differenza, I'----------~--' nella comune occezione, tra • galantuo. Permesso n. 232, 30 agosto 1944 ~~ii pr:~~ >va~g: 8 1~ 11 ~~: 1 / dt~f~\?arft· della Commiss. nazionale della Stampa La verità è che I fa!:;;\ geni cl hanno ---Direttore responsab-lte __ _ talmente rovinato che noi, og~i. non vo- LUIGI SALVATORELLI glia.mo sentir Plù parlare. nou solo dei· ..St.ab, Tip. de 1' U GiOrni1e d'Italia· , -

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