Nuova Repubblica - anno III - n. 37 - 20 novembre 1955

DELLE lLLUSiONI coirMERCIANTE diretto a Varsavia incontrò una· volta ali" sta,.ione di Cracovia il suo peggiÒ,;~ conconente, al quale si propose di far credere ~he :inrJava 8, Berlino. 'Aia siccome sapeva che costui era almeno furbo quanto lui, titenne di dover riconel'e a un abilissirnO ei-tific:io. Co:-;ì, quando il suo concorrente comlnciò a clon1an– da1·gli so ancl1egli nnda~se a Varsavia, anzichè negarlo per fndurlo in e,-rol'e., pensò che il rniglior rnodo cl'ingahnarlo fo:-.:;,,.-, proci:3arnente di dire la ve1·itil. I~' un po'. il ragionan1ento che hanno fatto i con1u– nisti francesi votando due volte la ftclucia al governo pre– sic•luto dr, Edgar .Faure e salvandolo con i loro voti dagli attacchi congiunti diretti da PierTe Menclès-France. Quando hanno. votato la pr·ima volta la fiducia sull'ordine del giorno govei:nativo rhe proponeva. ali' Assembled. Nazionale di mantener·e in vigorn ;l sistema degli apparentamenti cl~! 1!)5 I, due sottirnane fa, il mgionamento dei comunisti francesi poteva anche· parern ispirato ad abile tattièismo. Votandòla un1t seconda volta in questi giorni, l'opinione ha cominciato a domandarsi che cosa ci fosse sotto. · ll c1H;àttito' s,illa legge elettorale e sulle elezioni anti– cipate ·che va avanti e indietro fra· l'Assemblea Nazionale francese é il Consigli~ della Repubblica ~aschera infatti un dibattito _stJl fondo dei problemi della vita politica fran– cese. S.e.·ci si acc!mtentasse cli giudicarlQ in. base al sistema elettorale ,proposto;- si. perderebbe cli vista la vera. posta in ginoco. Così non ài riuscirebbe a ca.pire come mai Mendès– France e j socialisti si battana pe,· il ·Collegio uninomi– nale, i democ1'istiani per gli apparenta,:;,erifr e Faure anche egli pel' "gli appàrentamenti, salvo a r'ipiegare sulla propor- ziona.le· pi1ra. · · Mendès-France è anelato pr'e1;arando la costituzione di un fron.te_delle sinistr·e compr~ndente il partito radicale,. c1·e1 quale è ormai diventato il leader ufficiaJe, il partito socia– list:i e l'Unione .c;lemoprati9a e socialista della Resistenza, fronte aperto• anche a eleni.enti cattolici di sinistra. Edgar .l"aure, ca'po del governo è membro ·dello stesso pa,-tito··di Me11dès-France, controlla una parte del grnppo padamehtare 1:adicale e tiene ancora in piedi a mala pena J., maggioràriza di centro destra· che rovesciò ·il preéeclerite govemo Mèndes-France (del quale faceva parte lo stesso. F'aure),. che .vo1:rebb<l far confer111are con elezio.ni. imp_r9v– visate e u~ ~istema elett01·ale del tipo cli. quello -del 1951. Tn. questa maggioranza ·vi sono tutte le destre, .dagli indip<,t)clènti ai radicali di .destra, passando per i demo– cristiani, ma non vi sono più i gollisti ufficiali, travagliati· fra le velleità autoritarie passate del loro capo, il generale De Qabll;è; e lo spirito 'cli sinistra che lfan'llo 'ereditato dalla Resistenza. La linea di division,dra destra classica e s·inistra demo– cratica e·socialistà passa dunque per i( corpo vivo d~f par– tito racliç'!Ìe, il ~11ì leader pòl.iticÒ, 1\1:endès-France, cerça di tr11sciri~re tutto il suo partito ·e il p~;se ver.so una solu– zione rif9rmatrice, me11tre il suo leader parlamentue, Edgar_ :f a1ve, cerca cli difendere la ma!lgioranza conserva– .t,ice ·c1el ,J,051, attacca.ndo preventivamente· il suo· avver- sario Mr,111!!\ las~i_a.i-gli, jJ .ten1po di prepararsi. · ·~fendès-l<'rance ba vinto la battaglia in séno al partito 1 ·adica.le , la cui forza unita1·ia può far pes~re la' bilancia. franc:ese, per i prossimi cinque anni, in senso rifqrmatore .o conservatorn; e ora .l";sta conducenqo con. e.n~r,gia in seno .. al Parlamento. ' · . Cosa c'entrano i comunisti in tutt9 questo giuoco, che si fa·, senza,di- loi·o? P~i- 'rienùare ·nel giuoco;. essi $i so~:o messi à salvare Eclgar Faure, che p1·esiecle un goyerno di destra. Tn altri termini, pur d'impedire· a Mendès-France di po,tare al prossimo parlamento francese una maggioranza cli centro sinistra che gove~nerà se~za di lor~ sulla base di una «piattaforma» democratica, i comunisti gettano il peso dei voti che .una parte della classe op~•·àia ba dato loro a favore cleila soluzione reazionaria. · ~ella prima votazione a fa';'.ore di Faure, essi hanno appoggiato gli apparentamenh, nella speranza di costrin– gern éosì i socialisti .ad appa.rnntarsi con loro nelle elezioni anticjpate, per non essere schiacciati fra comunisti e destra, e lasgiando J\fondès-F,·ance andare in malora eia solo. Nella seco11cla votazione a favore· cli Faure, hanno salvato il gover,no per un ristrettissimo margine di voti, nella spe– ranz~ di impecli'l'e almeno che· le elezioni si facessero fra uno :schieramento democratico cli sinistra capeggiato da Mendès-France e lÒ~ohiera,.,.;ento· cli d~sti•~ attorno· a F~ure. In ognuno dei due casi, hanno patrocinato la peggiore soluzione, per l'i.\1'.'P,OS~ib,Pi~à )n C,\]i,s~ trovayano. di soste– nere Lma soluzioné di sinìsfra guidata da loro. Iri entrambi easi, però, i comunisti andav,ano ,veramente a Varsavia. ,P-AOLO VlT.TORELLI iblioteca Gino l:)1anco PdHUca arrentina (Dis. di Dino Boschi) DA NEW YOH.K AGRICOLTURA IN PENSI ON~ d i ., MA S S 111.O . .L' ENTUSIASMO· con ·il quale in' luglio ·il pubblico , .ame1·ioano: aveva seguito la prima conferenza· cU Ginev1·a non ha avuto riscontro in occasione della seconda conferenza. In luglio molti avevano sperato ch11si aprisse una nuova ér&; i dirigenti erano stati i primi a fare del!' ottimismo.· Poi · pensandoci sopra, prima alcùni, poi molti ·son.o giunti a·lla, conclusione che in fònclo, a Ci– nevra in luglio non era stato concluso assolutamente nulla, ·che i problemi restava.no quelli di ·prima, che non· basta.va lo.;: spirito.> a trasforn)are·· i\., mondo. In parole pQvere c·era iÌ foll:!o ·e m~ncava i'arrosto. Ailà radio,;sulla,stampa, alla televi;i.orie, scrittori, or~tori ,, ·commentatori hj:lnrio tirato fuori l'articolo di Stalin di tre anni fa. Aveva usato parole semplici.: occo1:J>edimi'1uire. la pressione, eserçitata dall'URSS;· g\t· ·avvers.ari potranrio .cosi ·pensaTe a.i.. fatti propri, si metteranno .. a litig11re jra ,:di; loro, ,.si djlanie-. ?anno a vicenda, si distrnggern.nno; perché il comunismo tl'ionfi non occorrono guerre. Malinconicamente gli espel'ti facevano la , lista: guerra o. •giù .di . lì, tra lsraele e gli stati arabi;:rivolta nel!' Af,·ica .del Nord, dissidio tra. Frl).n– ci'a e Germania occidentale, malintesi fra Stati .Uniti e Gran Bretag.ni.., esplosione ·di odio fra greci e Turchi, 'fit.o pronto a saltare ... Lo « spirito » prometteva poco di buono; •era, meglio. non .badarci. In luglio .c'era aria di festa: bat– tesimo o. ri1atrimonio. In novembre c'è Ùia c)a funerale .. . Quello c}1emaggiormente interessa il. pubblico non sono ora 'i viaggi di Dulles; sono invece le elezioni dell'anno prossimo. La posta è gJ'Ossa:• politica economica, fiscale e sociale; problema razziale;·· attivismo internazionale o isolazionismo. La differenza tra repubblicani e democra– tici non è grande; è, sufficiente però per .dare un indi– rizzo dive,·so alla .nazione ameòcana. Il Presidente non ha perduto nulla della sua popolarità, anzi la malattia - come è naturale - gli hà guadagn.ato sirnpatie .. Pochi però cr!)dono ancora che, si ripresenterà. Fra i democra– tici, dopo un breve per·iodo. in cui sembrava che fosse alquanto in. ribasso, Stevenson ora troneggia di nuovo; è un uomo abile, posato, di centro, lontano sia dalla « ADA » (Ameticans ior Democra.tic Action) socialisteggiante che dai campioni del razzismo · meridionale. La maggioranza dei democl'atici sono con lui, convinti come sono .che saprà agire con pmdenza ed allo stesso tempo far com– piere qualche passo in avanti all'egualitarismo che rimase una delle molle principali del partito democratico. Fra i répubblicani, il favorito ora è Nixon: il che vuol dire che si è verificato un cambiamento notevole dalla situazione che esisteva .alla fine cli settembre .. La ragione è semplice; qualsiasi siano ,le dichiarazioni fatte. a proposito di pro– blemi .interni od esterni, Nixon è per la maggior parte dei repubblicani !'nomo che si .preoccuperà in primo luogo del p'areggio del bilancio, della riduzione delle spese federali, dello· suellimento •(se non della riduzione, favorita dal– l'esempio dell'URSS e della Gran Bretagna) .delle forze S A. L VA D ·O R I 'r armate, è l'uomo che agira con la pnrclenza degna rii Tait nel .campo dei problemi i.ntern11ziona.li . Dewey, :::ltassen /> Milton Eisenhower (fratello minore ciel Presidente), dànno l'impressione .cli essere. degli. a.ttivisti dal punto di vista della. -· politica estera. Knowland e Knight non banno ancora una statura nazionale. '\:Varren è forse .pi,ì demQcratico che re– pubblicano. Un mese fa avrei detto che .fra Stevenspn, !l }\ Nixon,. iL primo avrebbe .vinto senz'altl'O, Oggi ne dubito. Ma ci .sono ancora dodici mesi prima ·delle. elezioni,. • • I • • G LI ·AGRICOLTORI brnntola_no. Le cose economica'. mente ·vanno bene per tutti eccetto che per loro. { salari roali• aumentano; i profitti aurnentan·o; ma il recl- , dito degli agricoltori è. in diminuzione· e solo i sussidi, federali .(cioè i cittadini non agricoltori) 1·iescono a te– ·nerlo su. Il i;,roblema è importante dal p~mto di vista elet– torale: data la strnttura federale, nn numero relativa– mente ristretto cli agricoltori negli Stati poco popolati fra il Mississippi e le Montagne B,oooio;e può decidere. dell& p1·esidenza. e della maggioranza nel cong,·èsso . (consci. cli -questo sia i repubblicani che i democratici continueranno a sussidiare l'agricoltura e ad ammassare grano e burro). Dal punto cli vista economico siamo alla vigilia .della, scomparsa dagli Stati Uniti .dell'agricoltura tradizionale: .. Ira pochi decenni, le uniche cascine con aratro, vacche e . •polli saranno quelle di cittadini che romanticamente sq– gnano il ritorno alla terra. Per il resto l'agricoltura ~arà completamente inclustrializ~ata. e condotta co';; criteri ana- · loghi a quelli •impiegati nelle grandi e nelle medie aziende industriali. Gli agricoltori se· ne stanno andando, come se, , ne stanno· anelando i minatori delle miniere cli c"Ì·bone e , gran parte ciel per.sanai~ delle fe1:rç,vie e delle aziende te- legrafiche. Ogni anno il nm11ero degli agricoltori ·c1iminui. isce anche se la produzi0ne agricola aumenta: per coltivar(' un seminativo quindi<:i volte più vasto del se1ninativo itJ. liana e per· accudire ad un patrimonio zootecnico dieci o dodici volte più numeroso di quello italiano, bastano oggi tre qnarti dei lavorator·i che l'agricoltura italiana impiega .. Chi ricorda i padri ciel socialismo che preclicav;n.o la ne– ceèsità cli. far scomparire la differenza fra città e campa-. gna? l'economia ame,·icana sta attuando le loro ide!l. Certo, ·1a trasformazione, come tutte le tr'asformazioni, è penosa. Ma il reddito agricolo ( un po' meno cli quindici . miliardi di dollari) non 1appresenta che il 3,5% cli quello nazionale e l'industria, in continua espansione, non ha dif– ficoltà a sussidiare quello che resta cli agricoltura tradi– zionale, Ja qua.le - come avviene ai vecchi - se ne sta andando in pensione. Fra una generazione non ci sarà. più pensione eia pagare (non occo1·reranno cioè sussidi fède– rali), perchè quell'agricoltura non ci sarà più e la nuo\ca agl'Ìcoltura industrializzata e potentemente meccanizzata potrà proclune ad un ·costo adeguato· a quello che il mù– cato può offri re.

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