Fiera Letteraria - Anno X - n. 41 - 9 ottobre 1955

Pag. 6 LA F I ERA L :E'....T.:....T:....:E:.:.:R_:A.:._:ll.:....:.l..:.A;_ ___ ____ ....:.._ _ ______________ D_o_n_1c_n_i_ca_9_o_ll_o_b_rc_l_9_ V11'i111p1•eso 11011 t,.1eile Co1nc nrtrùnmnghu• non i11J:rn11di1n di unn IA•lcn. mu t•rccisn •• r,•dPlc•. t•t•nlinnin O ml– gllnh1 di 01,crt• dt•!!Uinutt• nltrinu-nti n rt•stnr nelln nosfrn u•stn c•onu• un ,·ncno 110,ut• cli FRANCESCO GABRIELI Come un viag~io per i campi dello spirito Ci si an·esl.a più o meno a lungo: cambitmo le guide ~ut~e of1por_tun_a: metile intonate • E la guida fa an~he parlare _rdtrr: ,. vari. gwc~,zt recati su.i capolavori uon sono la mwore attrntl.tva del «D1:1.1.onano» di \11'1"1.'0HIO l,UGLI Valentino Bomplanl con Anna Prodemer 2 Come ritorna la guerra par– tigiana o la vita di cospirazio– ne, di clandestina difesa negli ~011~:~d~gi;~~~c:;~o 1:.1{~~- La. letterat11ra del ten1po d • m ., ~i~i!n~ravi~n =li~·dfi~ flctle trovare Ideali espres& nella narrativa di «resistenz:u I I e I e t.a.nto v'è Il pudore delle paro– le grosse, tanto l'azione è azli> ne concreta e drammatica sen– za che oi sia tempo di riflet– tere su.i motlvj che illuml~ quest.a. azione: tanto lmme a– ta è l'adesione del person ggl lonLam.to nol tem:>0? Intanto :,i1~ ;ro~p~Z1~a"! qc~; std scrittori; perché la Resi– stenza In Italia s'identificò più spesso con la cmont.agna•: perché Il contenuto già vtvaoe e drammatico. Ma c'è, forse, anche una ragione più sotter• ranea. La resl.stenz.a di città, se s1 eccettua il complesso della ·~:::ar~. 1 :~~ri~~:i~14~: tellet.t,uall, dei ceti più a.van~ ~ ~~~ ~!· ~~Jt;;~ ::t tlgio.nl, rifugiati e soccorritori) ha u na sostanza popolare, ha 1 cara.btert popolui della Vi• cenda avvcnturo!a e dei sent.i• menu gr&.Z,l, lmmed1aN. Cosl U racconto partigiano, d i com– bo.ttlmento, di col,<> di ma.no, acquista subito cerl4 a spet ti. E' racconto che si svolge dalla narrazione popolare: quindi è &Oru.to In un Unguagg!o teso alla narrazione del tatU, ricco dl dialogo, insaporito do espres,. slo nt pl ebee: per il contenuto: si ba.sa su fatti emotivi di ef. tlc acl a certa: la beffo, Ja tra. gedla, l'amore; senumentl ele– mentari, semplici. Le. nuova Jettemtura parti• gla.na ha que.5to di diverso, rispett o a.lla letteratura degli l!Cf'ittori-res!denti e rispetto, in genere, alla narrativa itaUann che kl precede. E' realmente letteratura popo!are: cioè, non solamente popolareggian• te, magàrt nel l~lco, nello stl• ~~:i~ =1!~~t~:e~~~ 1 ) ma popolare nel senso che I 5entlmentl che la sostanz!ano non sono più quei dubltosl in– t:rospettlvl.smt di un indl\'iduo, quel mfflnato e sottile esame di COSCJenza di una S001etàcol– ta che si oggettiva e si aut,> &a.rNna. ma sono sent.lmentl et'emi e nuovi; un'umanità profonda ma non complicat« esce alla Juce. Siamo nel cam– po del contenuto, qoo: vedia– mo, per esempio, ramore nel• la narrativa di resistenza. Lo amore è rlcondoUo ad una sua orlgnaria e sana semplici• tà: è amore non più romantl• CO; sia perchè è pudico di COO· f~loni ed effusioni e s!o per• ché (è questo Il fatto più so– stanziale) esso non puo con– cludersi nella esas,e:rat,a fuzio– ne di due individui al di fuori d.! tutto Il mondo, ma può so– lo complutament~ rea!lu..'lrsl '! vivere In un accordo amoroso con t.utte le altre creature, con t1gll altri•. L"ldilllo fiorisce appeno, tat– to di pochi sguardi e di poche frasi nel tumulto della lotta: pot.rebbe vi\'ere solo dopo la loti.a, a pace avvenuta: non può comp!ersl su un plano di bruciante pass!one fra i due, ma solo ln una società nuova, 1n un'aria nuova: «Mi dlspia- oe di cacciarti lassù, è duro, L'amore non è motivo do– ma non voglio donne nella minante nel racconto partJ.glo– mla vita. Ad~. dico. Capisci no. Ce ne sono altri più tre– di COSIMO. ALOISIO cos a voglio d ire? Addio ... ve:r- quentt: l'avventura. la beffa, cane dove non c'è posto che ro che n,~egando su certi stn– rà prlmave.rn, sarà f!nitoa a prl• il ratto di guerra. Ma alcune per la gente corrott3 .., Qua tlmenll sempl~ci e riaUacclan• ma ve ra, ,otre mo avere Anche figure femminili affiorano bisogna cambiare la I-accia del dcr-,t a'!'uma::ltà degli strati quello 1. E le parole che si rl- !empre, con certi tocchi ugua- mondo!• Una volontà di palln• più larghi di una in.Jt.à nozlo- ;o~jl~~o clip~:::. ~:ih: t;,l~~l!!«:n~~=are R~t':°;. ~en~:' d:% 1 rur!s~i~i:::~ 1~ ~~ ~:·:: ~e~~~n: 1 ~~~i i~~re~t~:: ~~~fzl~~e 1 .1nf!a~~•n~ 1 ~1c~~ :.rtroo~h,: :;~t~~ qrl~~: :~~:m~o~~v~aun: ~:i: J1 ~n~s::al~f 3 e edlsi ~ con tenerezza app ena per cettJ- lutto li contenuto nuovo. E più alta. tonna popolare; a oi6 deve bile: •Non s.i deve gira .re Ipae questo contenuto ~. lru,;eme al- Un mot.lvo che affiora tre- agg1ungem la coselenz.a lni– sl con le ,ca.Jl)e In d lso:r- la novità del Jlnguaggio, l'ap- quenu, In questa narrativa zlale con cui 10 scrittore 1gti> ne, Si dà nell'occhio ... Mentre porto posl.Nvo che questa par- di resisten:u1, per ovvie ra,gio- vane• della resl!tenza elabora feSlf:.toSJed~le ~ i~gf~~!r~ :vc:i ~::.tj l ~t!~~atft~1ari~. 8 $~Ili ~~h! tira~:Jl~o i~e~:n!"i:.rt~n~ ~~~: Q~~n~~~~6J~"e~~l:. pa.rla In fretta sul!e ragioni già det.to che gli sorit.torl «gli> che qu.J la. novità deHa dlsrio- magari, 1npolemica con J(l. sen– che 10 h1mo condotto alla tot- vani • no n offrono capolavori slzione umnna ha modo di ma- slbmtà romantica e decadente t.a, sut modo di svo!ger:a, 11 o comunque opere complete nllestarsl, :rispetto alla narra-· che tanto aveva permeato di colloquio è coJJoqulo di vita e W.cure.Ma ec-..st preparan-:> un Uva precedente. La morte per- sè le lettere dd passito. lmmed!ate, praUoa e di orlen• terreno dive~o da cui torse de, come l'amore, ogni alone Amore e morte in questa let– t.ame.nto generale, Insi eme. · potrà ~:-e anche t·opera romantico, ogni vaghezza di teratum della Resist.en:r.a han– L'amore si s,•olge come re.cl· nuo,·a. Questo terreno è un !onne. Cosi ccme l'amore è no perso !tunque, i caratteri ~!:f~~~e:ed • .;t ~~ ~ ~~rt:'v:~ ~~:~t:~1r~: ~~~t::o:rn~~:~:1 ri. 0 u':t~~~~--~Q~:~~n~!iia ca;: rn tanti anni con la vecchia Insomma. Una COSC1enza lstm- tellettuah, anche la morte rl• spostzone antirettorica è fo:r• cJulla., anz.l di errori e sopra Lln, quasi, delle possibilità di toma ad una sua istintiva e 5e la caratteristica unitario. mor«. ho capito che t.lpl ere- costruire con le proprie mani popolare corposità. Come fat- della narra«va dei «giovani•. no Garibaldi e Pietro Calvi, una struttura positiva fra gli to fL.G!co si d~ne senza veh L'antlrettorlca si ritrova In quello che la nonna racconta- uomini, d1 creare un mondo nella narrativa ,artigiana: ogni pagina affiora come con– \'a, m l raccontava come pa.s,. migliore per I figli. Un senso •Sette corpi, corpi e terra, del t.rollo e donilnio della mQte.rla sa.va di qui e quello che fecero dl fiduc!a neffetem!tà che si brande!M di vestito ... Ed ecco voluto dagil scrittori ed effet– R.llo ra: lei \'lde la battaglia di concreta nella coru;o.pevolezza un piede, un ca.lzlno arrotola• t,ualo In "nrlo modo. Nella Antola. Lo faremo anche noi, del lavoro e dell'amore come to, Cosi come !Qceva lui, me narrnz:lone. come esposizione un~u=~mC:•·deve temere ~l~o.c~e d~~~'!n~1°!~~1i?~ :~a~~tc,~.~t 1~:~~~ 0 E·Eq~~ ~ara:~~n~~r:~ n(~~ftf!: solo degll avvenimenti est.cml. cultura ltaJlana sembra dispor• è QUi: l'aneJJo, l'anello al ml- rl minuti e volgari. •A Max si che potranno giungere a ta• si, attmverro il ripiegamento gnO!o che non andava bene In misero a tremare I ginocchi, gllare crudamente un legame e la fusione con larghi .stmt;l nessun altro dito. - E queslO prttto sbatterono l'un contro appena allecc!.ato. a recare Ja umani. sulla strada già addita- è Glgl, è Questo Gig, ... - con• l'altro, con un suono secco, le– tragedia nell"id!lHo: dnterro- ta da Slatape:r: • Amare è la- tlnuavo a ripetere,. Cosi In gn0501. Cosi In Penoglio, e al ghlamo febbr:!!mente uno degli \'Orare •· La do~na. presenta un ~oconto di Fontana. Op- momento della . fucilazione. uomini che lo hanno w:rtato c11ratteri comum: e la com- pure tn Fenoct!o. !o paura del• sem,re m Fenogho: «Senti li e dice: - Ma non si P0teva pagna di una vita e la con• la morte, la t.ragedia escono rumore de:Ja fine del mondo e vedere chi è. Non si potc,·a. !ortatrioe dell'opera: S1 rileg- nel racccnto \'i\'i!Simi, sono il tutLl I cape.lii gli si rizzarono Era. un tJpo grande e pefan- ga una postilla di uno scritto- frutto, appunto, di una estre- ln testa. Qualcosa al suo flan. te ... - Ha detto cosi, aspetta- re di memorie come C&!dfi, ma reallsUcità nel rlevocore oo si torse e, a.ndò giù morbi• mmo. e la testa rombava. A per avere il. senso delta don- cert.l. momentJ cruc!all. s enza damente. l.,u1.era In p~edl, e 111 darci quella plastica non è ve- no nella ~1stenza: •Da a llo- nessuna trasflgu:-azione ! et.te- sua schiene era certamente In• nuto nessuno. In una casa so- :ra Mprendemmo a vive.re In• raria: di sergente rinculnva tatta, l'or!na gli lrirorava le no ent.mta e ho gettato nel 61eme, ed el!a fu per me In•. adag-!o nel prato verso il tor• cosce. ca.Ida tanto da farlo fuoco le lettera che dovevo termlera, madre. moglle~olla• rente ... fece un grande scarto quasi uscir di sentlmento1. Co– dare ... Quella c~a che cant.a- boratrlce. La sua serenità. la e voltandosi parti. Negus te- si come non si fuggono quesu va dentro s'è spenta. E' buio sua tona morale, la sua bel· ce la raffica Il sergen.e cadde particolari e tatti anche se no– e silenzio. Ho Ja.sctsto Nerina lez:z.a ml ave\'Ono ridato fidu- rigido avant,i come se una bHI vengono esposti nudnmen– dalla zia. Anna. cammina. tu. eia nella \·it~•· Oppure gua:r- trappo:o nasco~•3 ~e:l'erba 1tH te, come mero cronaca e _sen• ~vzr::o~:. arc;>ar;gr~~: ! 1 ~~tlg~:ne~ 1 ~;:: .!~o':1~ i:~,:b~~if~ 'pf~~~~°; : ~TT':r:s~=d'c;~ 1 :~z}':!1t Memora avro.nno m~.so Je ti> Pi1rnoro•; la c'è _un tl'ntativo diceva a Negus: - Perchè gli Ul, con un des!derio di tt:sen• gtle I l"O!ai... fioriranno. Ma !a'.:tto, ma ti mottvo dominan. hai s:,arato? C1 poteva venir rla!ità che è rifiuto di ogni sono 1ont«nl. lo non vi arrlve- te~ sempre que!lo: tl'O\'Oreun buono, tacevamo del patti!•. I •letteratura,; ~cienza chele rò mal ?lù. Nel bo!'CO bu'o. e•, nuovo sem:o e s!gnlrlcato nel• personagg1 dei mc:on:! parli- so~ cose concrete sono nella questo Òdore acuto di rèsina, la donna. La fldu~la nell'amo- gtant sono gente ccmune che azione: 1Stavc-1ta c'erano, P~ :'~/ 1 s:t:~· ~ ~~e:/e o::;:~ ~':i,:u:u~~?:~~ià 1 ~ rl~;f~~ ~:b~n:fvem~~fa ~~!lt~ 1:~~ ~Rod~~~ fn~oW:·t!r~ ~':p1:~~ odore J piedi cammln:moit. anche fidu::,:a nella v!ta assi>- ne. senza un'ec!.ucaz1one rp1ri• rono c:on tutte le anni. aven– Coerei,tamente con tutto lo C".ata, nella possibilità di ~ t.uale e !ettemrla: 11 •• Bl!Ete:r do I mirini accecati dal ran– sllle del racconto anche Ja tm- strulre una nuova st.rutturn afferrò quel rumore e capi ed go. Ora t!nalmente si vedeva– gedta è appena accennala: si tra gU uomini che :u!!cu:rl una emise un mugolio e!! que!li che no. verdi e lustri come ramnr• la.scia Indovinare. più che et• vita mtg·!ore e r duca !I mal~. fanno ;i.I Id.et!. .. J?oi lJ:rlò!... e rt, ognuno col ruo bravo el• fonder"!. E' un po', il raccon- Scompare U ~m:o di un dest:1- con voce che fece dnzzar !e metto ...• Nel :raccontare I fatti to, 1a stesota ,trama rlell'« Ultl- no inevitabile da _cui l'uomo è orecchie a tutti I ca:it n~lla o nel pronuno:.are. certe parole mo colpo di rucile• di Del Bo- sovra•::ato. come m ~ran par- lunga valle. e .. corse avantJ si ha paura d: dire troppa, di ca Ma k\ tra~~nrlC:,e lnttrlore te dtlla letteratura della crisi colle manl prote!e come a tap- rica.sca:re ne:la d.~po!:z:ìone to– è ·tutta scomparsa In ouesta europea, e si. fa avana l'lde11 par la boero deTann:l di Set gata e l~tterarla di un tempo· narrativa asclu1ta. I fatti ven- che li male e 3 in un sistema e cosi 1 primi colpi g1l bucaro- cUno d1 .loro ... fu 001,1~0 da ~~:c~o 0 ~ur~:Aire~ ~~~à~ 1 ';1~ ~~,~a~o~~~~ ~n pl~òds:~: ::rt~"~~n;:i,o";~~'vi~~~:g il~: :~=1 1 ~ A~:~loa~=t t~~! trama è ancora ~raclle, le f!• zlone di qut'sto sistema: di mediato nella narrativa della u. fece una smorfia, poi ~1fse jl\lre a.~na disegnate; ma Il mondo \'a c:imblato ... di sona resistenza, a paragone con la - Questa stor!a la dobbiamo Jlngu~e;to è Indovinato. :;,!anta ... Mondo cane, mondo letteratura precedente. E' chla- fare rtnlre noi... Angelo fu de- I o 1anco posto su un tavolo dell'osteria, e subito tutti. .. fecero cerchio al-tomo al suo corpo. Una vec– chietta, che spesso passava qualche oro. In cantina per be– re un quartino, cominciò a mormorare una preghiera. Al• lora U marinaio disse che Il fratello era morto per la llbe:r• tà dl tutlil Un altro aspetto del controllo antirettorlco del• la materia è quei poter lntra• mezzare spunti comici durante li racconto: segno che la so– stanza della :rievocazione è ~ si sicura l'adesiorfe a Ideali (e la pa.rola già stono>· • fon– damentali e cosi consapevole la ragione della lotta che cl si può distaccare col sorriso: Ec– co In Penogllo, per esempio: • f"u la più servaggta parata de.ila storia moderna: sola• mente di divise c'è n'era per cento camevall. Fece un'lm pressione ... que:1pa:rttgtano che pa556 rlvesttto deH'unitonne di gala di colonnello d'artiglieria, cogli alamari neri e 1e bande gla.lle e Il cinturone rossonero de! pompieri col grosso gancio•. Qual 'è IO. genesi di questa di• sposlzlone antirettorlca che a!• flora e domina negli sc:rlt.tort 1glovanl1 della Resistenza? SI pub t-rovare una ragione un po' esterna. E' la materia stessa, l'ruia che ,tiene rievocata, la quale non !i presta alle effu– slool sent.tmentaH. La reslsten• za è un'età di ferro. che rl· chiede una letteratura squalli• da e dura, senza esitazioni e senza sgomenti. Ciò è stato ben compreso tn un :racconto come «U\ bambola•, Il cui sen– so è chiaro. De.ipartigiani che aspettano in retroguardia, qua– Si con la slcureu.a di morire, i tedeschi, ve:lono sulia st.rada una bambola che è un grumo dJ ricon11 e dl tenereu.a; ed uno \'l spara sopra, per uccl• dere questo rigurgito di sen• t.tmenti: •Del sangue scendeva dalla testa dell'uom o e scivo – lava via lungo le brace.la. .. - Sporcherà la bambOla. su s– surTO Vento .... E !ot'!e ha fa• miglia, quello là, qualcuno che lo a,,etta .. forse una bambl• na. E' un uomo anche lui, do– potutto. - Clcci levò lenta– mente Il mltm dalla spalla e prese di mira la bambola .. qLmndo si dileguò lJ rumo del• la scarioa 1 la bombola non si vedeva plu,. E' la stessa rlso– hnione che ra dire, in un can• to popo~re partigiano: •Pietà l'è morta•. Tut.tl I ponti sono saltati. In questa ari'l di fero– ce disperazione una letteratu– ra dublto!a o ripiegata su se stessa anche nel!n complaC:ula considerazione o nel gusto di elfondere nob'li rrntlmenU. è letterotura che st.ride con Il contenuto. D'altra parte, non è solo questione dell'esperien• za. aspra da OUI questa nar~ Uva cruda. t.rae. le mosse. eer. to, Il fatto In aè di trovan:i di fronte all'esperienza radica• le dell'uccidere o dell'essere uc– cisi agisce profondamente sul• lo scrittore, spazza via le :;,os– siblll COl5t ruz.ioni complicate e l1~f~~~t~~::e I~~~ Resistenza M abbozza un'ant.l• rettor!Of\ che 1n tento sl SVOI• ge tn quanto possiede già al– cuni punti fermi, un contenu– to di rlnnovam.mto da opera- :v/tfr~r':u~~~~\~t ateru.a• per parecchi Intellet– tuali significa volontà e fldu• eia di una palingenesi; fede neUa C06truzione di un mon– do nuovo, migliore. In questa 10tta, intanto, illuminai.a da ccrt4 Ideali et si accosta agli •lt-rt. si rompe l'Isolamento, si prova Il gusto dell'azione co– mune, del lavoro comune. La nuova sostanz.o. umana che a!• flora nel racconti di resisten• za è questa fiduckl nel fut.uro, !i'~mftf":~if~e a::re~ì ~n"~ :>ienJ dl spine QUejbacchet.U? Ehi, Anna? Ma rtortranno; te– nete duro. ragazzi, verrà pri– mavera. Cl hanno rovinato tut.– ta Ja giovinezza ma se ne può :San~" d~~~L~v!a~~ug~~ sptra è umanità comune: • - Ne55UnodJ nOI è un eroe ... tutU abbiamo paura d1 soffri• re e di morire. - • E' legata ad un gruppo di gente; o ad una. persona: •La mente dt Otovannl era att.ra\ 'ersata da. confusi pensieri: se ntl di ave– re profonde radici nella vi\a quotidiana del quartJere. La casa di Doriana era piccola: ma nella sua c'era ,osto per uno camera matrimoniale•. La ragione interna dell'a.nt.l• rettorica è, quindi, l'adesione ad un modo di vita che è pn> prlo della gente semplloe, de.– gt; cumJII• (ma la parola non COSIMO ALOISIO (Continua a pcg. 8) a. contatto con certi sentimen• ti o prese di posiz.ione tonda• mentali, ridona, qutndl, un sen– so di vita più lemenbare e sem– plice. Ma la morte o l'uccide– re sono tatti di ogni guerra. Nella Resbt.em:a ed In questi SUOI particolari scrittori, c'è anche Ja volont.à di rifiutare una tradizione letteraria mftl• na.ta e individuale, di recare un'ar ia fredda e secca. Si vuo– le fare una narrativa di fatti e,poetl nudamente. E' un tipo d,I racconto nuovo, che r.pren• de gU Schemi tradizionali (tm• ma. dialogo, figure: s:em di av– venimenti concatenati) e n.b- ,~-----------------– bandona Il racconto interiore, con le figure ev-anescent.1, proiezione della compllcat.a ed 09cillante psiche del narmti> :re-,protagon!rta. (Tlpo di rac– conto analitico e d'ls:;,lrazlone decadente che rdmane ancora In ta.nte. narrativa di guerNl e di :reslstenz.a nel narratori che non sono I • nuovi •). no 0 ~~es~~ ra~~to :r~rv~ cont.empora.nea con certi ca• ratterl: Ja ripresa degli sche– mi tradizionali del racconto (fatt.t ,. personaggi e quasi non Intervento del narratore) Il linguaggio di volgo e di gior– no comune, una. semplice ma solida struttura spirituale con l'adesione, ant:rettorica, a cer. ti sent.l mentl ed Id eali. Il ter• zo punto dltfereru.la nettamen– te Il rac co nto partigiano dalla narraUw contemporanea che, •nche nel suol moment-1 ml• gllori era rimasta su un plano di sbandamento e di crisi, di crltiica tagllente, ma crit!ca che si esauriva nel dissolvi– mento e non riproponeva so– tuzloru. Pensiamo al racconto di ViltOrinl o di Pavese o dt Moravia. 1.,a realtà Intorno. specie del :,e.Modo fascista, è crudamente anche se sotter- raneamente corrosa dalla sau- ra; l'entl:reltorica mette a nu- do senz.a pietà gli aspetti tru- st.i e !~si d'un ra!SO eroismo. Pens!amo a Brancat,i: alla acu- ta e argut.a analisi del dannun- :r:laneslmo del meridione e della plccola borghesia, per esempio. La narrativa a caval– ~ L" OBIETTIYO,UNT.Y. IN OGNIAlSOC1AZION°E 01A.e. Il ffl>OfUI ._.DIO••L U.l .. •l.lltoo. '""°"''"' (tl tlttOOot JOOOOO lo den'ultima guerra è stata 11-------------------l ricca di voc::iche hanno bat– tuto Il conformismo kl retori• , ca, l luoghi comuni. t.utto l'a.s. Per ln/ormO-lioni in merito ad eventuali particolari Jru:1• lita.zloni nvolgersl a· :fJ~~ 1!pi~~u~1:a~'v:Fch~~~ SERVIZ_IO :"ECNICO COl\li\!ERCIALE mollvano e non oo~trulvano Corso Vtt101 lo Emanuele Il. -87 • Roma Con l'ulthna letteratura della --------------------'

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