Fiera Letteraria - Anno IX - n. 50 - 12 dicembre 1954

ORARIO DELLA REDAZIONE 11-13 16-18 r manoscrltLI, 11nche ge non pubblicati, non si re.stltulgcono. Oat.a la SO\'rabbond11nza di tcrittl che cl pervengono con Ja. esplicita richiesta di giudizi particolari, comunlchlamo aii1 Interessati che dlttttore e redazione della •Fiera• sono "'550• lutamente lmpcmlbllltaU a dar rlscontro a. queu,e richiesto. tA FIEIIA tETTERAlllA ManoserUtJ, foto e dJ.HrnJ non pu!Sbllcatl non 11 tettlluJseono GA\L1LERJIA DEGLJI ARTJISTJI ITALIANI J·· Mario Mare_ueei· Questo è il buon lavoro di Marcucci, il suo segreto operare sulla scala di relazioni, di sfumature infinite, con uno stile che restitui– sce alla pittura tutta la sua tremenda difficoltà * di ALESSANDRO PARRONCHI Nel 1954, e dopo venticinque anni circa di rm lauoro t11tto chiaronuu,te documen, tabilc, che con servci intatto U suo valore di esempio, il ca.so di ""' pittore che nol'I abbia ancora. una maniera, che no"' abbia mai, n.cppiire temporan.eamente, accon– s:entito <i rendersi ricono&cibile, a uolga, ri.:.:arai, chls non abbia mai desi3tito da unti line<i di fecklUt all'idea dell'orto e al, la necessit<l di riproparne og,ei giorftO ift• toramente Il queaito vitale, ri8chio. di di– tientare incomprmtaibilc. La pitturo di Marc11cci, che-ott-ua~ueato compito aue:,.. .tiosamente do quando comparue - al mar– git1e provinciale di mi.a produzione di gio• vani artiati che &i ritrovano itcsieme '"' torno all<i peraonalittl di Vio.ni, pii, di uen, ti anni /<i - a beninteao oggi un fatto rico- o noaciuto da molti, dfJ. molti altri i,ev«E frainteso 6 minlmi.:-:ato, mo in definitiva identificato. Eppure, quando se ne aacolta intorno dare 11n parere, chi la pittura d1 .Marcucci voramente conoace, ver averla frcquCtltata, per <werne in molti anni con~ tratta la co11&11et11dine, aente che ai può ancora fare in modo che sia meglio inteaa e meglio &piegato. Anni fa fu creata oNch6 ima C(ltegoriu nella q11alo capcricnze del tipo di q1,el!· di Marcucci potcasero considen1r31 riunì to: e intimi&mo provinciale•• ai disse. Oro cht conoace 1m po' meglio il lavoro di Mar• cucci, e sa coma e&so spazia 1mlle appa ren.te delle co,e e sulla loro ,·coltà in ur. m odo che moi avvil'3ce e rendo trito quo ata rcalM ma la ill11mino, Jte coglie il nu eleo originale e poetico, capisce che quel la defini::ione non ba&ta a dir t11tto. 1: buon lavoro di Marc,u:ci, il ,uo &e9ret< operare s11llascola di relazioni, di pouag gi. di a/1wiat11re infinite con uno atile che in qucat'epoca di semplificazioni e di ma niere, rcatituisce alla pittHf'a tutta la aut tremenda difficoltà, ci sembr(1 aprire (In coro. oggi, come venti anni fa, olle Poni bilitd enormi. Non guardiamo se un grwp po, comunque arclto, di !ooori di Marcuect può disorientare anche la persona critica mf;nte anertita, per la quantità dei ri chiami e por il numero delle aoltuion1 te1t tate. e anche, catcrnamente, J>8r Hn certt e grigiore> che, ovo si sappia cogliernf l.'ea,1en.u1, t l'aspetto più li6ro e più uma no delta sel'eritll, dell'essen:iolitù di que st'orte: re,ta che, da opera a opera, e dal l'appunto al quadro, c'è Hn bal:o, c't 11n'e– la&ticit(t mcntalt' che ai leu<1nomolto al di &opra dei manierismi ai quali &i adatta eh /Cl arte dietro l"unposi.:-Wnc di programn11 suptnamcnte accettati. A uolttt anzi colpiacono di Marcucd pro prio certe lfbcrttì, che. per 11nart;.,ta co.,. cosciente e intimo, sembrano gratuite. Questi att<1cchi 110ncoi riaultatl, ma con le posaibilità aperte storicaml'nfe dal o,,.. bisma, o dal Parwi.,mo, ccc. sono i punti in c1li la co&cicn:o critica del pittore saggio le aue capaeità d'indagine, e determinano una quantith di prodotti la cui .çompren aione sarà c,cluaioomente affidata al gu• sto e flll'intclligen:a di 09nuno. Ma 111 quelle che sono le dircttit"e fondamentoli di q11cato lavoro, crediamo non f>O'SanC> esistere d11bbiper 11cssm10.Ea&o mira al l'espr!!asionc di 11nnrealtlt 1ndcfinita11len-. te scaldata dall'immagina:kJnl', avvivato d-0i scn3Ì, ma m c1,i l'i,ltima p11rola è p11r detta dalle cose, cd ~ uno parola di t.'eritd oggettiva. Il mcz:o per ra9gi1mgcre q11e• st<i 1.1critl1,Murr11cci con la s11c1 approfon• dita Mien:a tonale, col 1110colore, ci dic6 ancor og9i non caaerc altro che quello della poe3ia. ALESSANDRO l'ARRONCHl * Qui a sinistra: TESTA Qui a destra: FIGURA Al ce,itro a destra: STUDI PER « MATERNITA' » In basso a destra: FIGURE IN TRENO In basso a sinistra: FIORI .. ; ,, ·.. ,hj' / J . J; , - 'Y: .iJ,/,' f\-1 ___,. ✓ ~"- ~ \ 'j

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