Fiera Letteraria - Anno IX - n. 12 - 21 marzo 1954

Pag. 4 LA FIERA LETTERARIA UNO STRANO SAGGIO DI EHRENBURG "SUL LAJIORO DELLO SCRITTORE " * VERSO UNA.SVOLTA L'ESTETICACOMUNISTA? Uno stato d'animo di atteY. ha caratterlz.uuo la letleratu– ra 10vletlca nel primo anno f::: d\au~ 0 ~:lc~e ¾~::~:~: DI to, attesa cie si è manifesta- * VERAALEXANDROVNA ta non tanto In opere creati- I set ttorl e tensltà di ~l~Po°:~• d~1 ~~fm1n!~ 0 .fia J~j r.~rJo~r~te,13~:l~d~I ~u:t~•~~ u.mento e di un e llnguaaR"lO aperto• venne subitamente sortocato da una e purza • let– teraria. Questo blaozno di un e llnsuas:110 aperto > ha tro– vato di recente la sua ph) chiara manifestazione In un :'"i!l 0 1a~~o1~Yde1fohr:c~tt~~~e-; - pubblicato nel numero del– lo scorso ottobre della Zna– mia (La Bandiera>. Peraltro l'articolo di Ehrenbure è na– to prtceduto - ed ha avuto ln ~Jm"!~f1 •r~~~~~:n~i ~r a1fA &e.rlttorl e critici. ve~~•or,~ i•i:;,~~~I ;.':~: ,:~~: 1:~~=~r:~ia su~\a 1 :1\~i~ z.lone della po(!sla Urica sovie– tica (e Dlscuulone sulla poe- ~:;:~~crl a~~ll~ii953!~'i~~re~ me a un gruppo di altri poeti la Ber1SC"oltsera Intervenuta ad un convesno letterario a Lenlnzrado: quando I poeti ;~e~a;~~f~:nt '!f!~~~J l~ vate dall'uditorio voci come questa: e Leggete qul\lche co– sa di lirico>. e Immaftlnate / un po!• rifletteva la poetessa e Evidentemente quello che avevamo letto proprio allora - ed avevamo letto versi che si riferivano al pltl vitali in• tere1111del nostri ascoltatori - non era nemmeno conslde- f!t:ef:ueb~:!f ~~rlcada par- Tornando a casa, la Ber– ggolt• aveva esaminato quat– tro riviste letterarie senu trovan•! e una sola poesia Il• rlca d'amore>, La po\•ertà della lirica I0\•let\ca. a suo avvl10, derh•a dal fatto che ia 1 "cl::n ir~~i! 1 r:-:n~e'.'1~!'.)! l'umanllt. l'essere umano. Per meillo dire, l'essere umano c·~ e cl sono anche I rappre- :n~:~~I. !I 1 ,·=~ c~~~e~I~~: garl In mc:lo magistrale, di conduttori di escavatrici e di orticultori, ma solo da un pun~ to di ,•lstft esterno, e manca Inoltre quell'elemento che è della maulma lmportanu In poesia: il protagonista lirico nel suo rapporto Individuate :~scF~ 1 •.aTu~~~~li_n~t l~~~~~t ne dell"uomo nella poesia liri– ca' è soprattutto quella d,..I poeta steM:o. con tanta mag– gior sincerità e complutena egli rl\'ela se steuo, con tan- ~t1~~ft~r,;ir11~\\~r~.~~e~~ done Il suo "compagno">. e La arande fori.a Nluc&tl• ~/e~rt, 11 : 1 :n-;i:i~g~~r~:,i: che ,f lettore non aspira sem– plicemente ad emulare Il sue poeta, ad• eqere "come lui"• ma In lui concretamente 11 trasforma•· Secondo lei, del– la freddeua che ha carattc– rlnato la lirica del doPORuer- ~b1ft"~u1:1~~Tncr~: ~~s=~~ lacerate le vesti e hanno SC"rl- t1~fs~~o ~•nd~~:Cn'"tl!~s; del poeti, ogni quah·o)ta al sono Imbattuti In ,·era! che ~~pr!~r~~e7: d~l~rl~~yi~;:: ammette che questa form& d1 rlmpro,,ero, talvolta condito di e popoJarescA scherz.oaltl •• ~er1:-c' f~~~d!r~!tb1!e dfe~~~~ ~1~fc~~~ 3!1 csu~ot c~llsc~~tl~ J~~: tanto eg-11fa ammenda del :u~~:st:•~~~~~~I r~:~,1':~ mente Interrotto dalla \'OCedi un viaggiatore che rlpou. nel- ~Ìa~~~i~~: :ura~~!'e~~:~~~ le personltlCAzlone di un edi– tore, prodotto dall'lmmaitlna– ztnne del poeta, e la conver– sazione che segue frn lui e 11 l}Oeta stesso ll puramente fantastica. Ciononosurnte essa ~ estremamente sl~nlftcatlva. L'c editore• riconosce che a– vrebbe \'Oluto entrAre nel– la precedente discussione fra ~;.T,r~~•~: t 1 ! ~~!!,;~ 1 !"! t r:r~~n~;m~~:,~r~u: 1 s~~~ tlva llbero dalla SUAsorve– gllan7.a, E' stato e dl\•ertente • rier l'editore osservare come t~aft::~aln~~~1t\ì';;,ne 1 :1 1 : fe~t~ do • e e vh•ace >, T\·ardoskl firotesta ,•lolentemente contro ~-,u~~-1::ee. ~,1ar:: 1 ~r!:: :greS~~~utàf' !t'11~~ a!~t~ un editore creato dalla paura del poeta steuo. Ecco perchl all è cosl facile. c<>meeditore. corresgere Il poeta: 7'.ilto li mio lavoro h lo e,eqw;i,.per me. Ì'd i11,0110 ·co11iut;, dÌ ,.; • f.r'!'/~!:~ 1 t': 0 ~ 1 ~11ft1•~ 1 ,"i''a&~it ti cflo come ettttnplo: e«o 1111 lpoel11 - lo dico - clt• 11011 leooo, percltt 110n tiooho 1pm.1e11t11nnl. T\'ardoskl non disarma - e soltanto quando sono debole ~a~~:~l!~a.1~o'; 1 et~~1l'~~ r~~t tà. sei solamente un brullo 10gno • - e la fantastica con– ,·ersaz.lone termina su un mo– U,·o allegro. * cheua. I lettori sono dlven• tali lndlfhrenu a ciò che noi scriviamo: molti del nostri libri ammuffiscono neill scaf– fall del magazzini». E non vengono presi In pre– stito nemmeno nelle bibliote– che, Spesso I lettori lamenta• no che I poeti contemporanei si ripetano a vicenda: e la stessa escavatrice, la stessa dlll!'.a, la stessa strada•· Un altro latente pericolo che In– sidia scrlllorl e crltlcl coni•l– ste nella volg-arluaz.!ont delle Idee. A titolo di e-semplo, Ve,a nnt'ddoto di qut1 ftcrma"a In un nlnnenanne che etl borJZhese la ninnananna serve a far ad– dormentare Ibambini, ma nel– la ,ocletà ,o,1etlca deve In– vece s,·ca-llarll •· Una parte !ntereSSAnte del discorso di Vera Jnber fu quella dedica– ta al già ricordato poema di T\•ardo,•skl. Le era plAclUIO molto, ma aveva sentito al rl- !~~~~~~~r=: ~ir,~:r::acr~ Cl'ltlcl troppo spesso scrl\'ono SUSC"ll M:rlttorl go\'lellcl come se si tro\•aqero di fronte a e nemici attestati dall'altra parte della barricata lette– raria•· Un altro oratore. Il critico letterario A. Tara~nkov. au– spicò un ritorno alla polemi– ca: e Ahblamo perduto Il gu– sto della polemica, delln dl– scuulone: molti di noi dlmen– tlcano che la \'erltà ~ nata dalla polemlra. dal conflitto de-Ile 011lnlonl». Parllcolarmenle lntercssan te fu Il discorso di un regi, sta clnemafo1trancn. Papavl'l, sul tema e Il SOJ:getto e la ima reallzU1z\one ». tn un pic– colo cinema nel dintorni di Mosca. Papl'lva era entrato In con"ersazlonc con un altro :r;~~a~o~cp~~~V:in°at: 1 d~r~f~: ma. Costui all ave\'a dichia– rato: e Abbiamo e,ffctth·amen– le dtl mm grandiosi, lntere~– sanll. In cui ogni scena è ben rri,ppresentata, ma il !atto è Crur.l,·erbn n tratro ~~~er!fr!. ~gna ~e~~~b,.:~e .~ Anche molta gente di tea- Papt\\'a dl<'de una corretta ln- ~~~ip!~~orldir:~r~stlio h~:c; ~:bb~~l:flZ~~n~tre~~e rn~~~e1:,~~ anno alla discussione sulla In sostanza dt'lln po\'ertà cmo– slnctrltA dell'arte. Ne- è Mem- th•a del mm so,•letlcl: una pio l'ar acltà > 1xwcrti\ emotiva che contrad- ~~~~ i95.1V: a~ni:~~e ~~fe~fe: 1 ~nt~er!,t~! Simo- ranca In cui troppo sr,e~ e Il nov. che cMmlna le ra,clonl SO!lstettn ha la premlnenz.a del fnlllmento di alcuni recen- sulla rcalln.az.lone nrtl~tl<"a•· ti lavori drammatici. Fra l"al- tnollre gli nrtle1Jl1 del critici tro, Sln1onov scrive: e Quando sovietici rh•orda,·ttno a Papn– rlfl<'tlO sul pcrchè, In questi vtt e una strftna M>rtndi nuo– ultlml tempi, si sia a\'ula lo a crawl. Lo scrittore difatti l'lmpreMlone che un senso di non <ilarrl,chJa ad Csprimere f1~~ r:eì~~fr1~"ì: ~~~-CO~ ~aro~:~t~lo;:r1r::r.:nèal~:;:; ~ufr~:b:~coCa~~d~on 8d ~1!!~1~ i: ~~~11: st :C s~a'i:t~ ':en\cene~I~ al repertorio drammatico. ma l'acqua. Nel ca.so 11peciflro lo anche agli attori e al registi•· scrittore si nurond e In certo Ed eall pro111cgue con una vi- qual modo ll0tlo Il so~gctto e nr1ce de5Crlz.lone di una rftp• soltanto di tanto In tftnto alza r,~s:c~iz:~:frot~~t:i:~pfg,''~i lanas~isi~a- ~ra p 1:r d~sge•rr~~: :ro;1ir .. t~~I i p~;~~~omr::~~·nd: una cltaz.lone ..... r:a!aut~ul~ofu ~l~ 11 les1ft~~~ «.~rrlrrrano che se{ue alf.:pertuNl del si- mrgll,1» &r1~0 do~'r:;~~ 1 :8'~it~\~. si~ Tutti questi frammenti di nV\rmorlo corre per la platea. e llnstua•ttlo aperto• nel di- Non credete che que~la sia battiti letterari dello scor!o la rculone cmoth•a tanto dc- anno ven1ono colltntl tnllle– tlderata dagli attori e tanlo me da llya Ehrenbur,; nel lusinghiero per Il drl\mma- luna:o e a trllltl brlllanle ar– turfC'O. Niente artallo! Sooto tlcolo della 7,"amyo. F.hren– sempllcemente !lnettatorl del burg comincia col J>&rlare di diversi ordini di po11;tl che una lettera da lui ricevuta cercllno tutti conttmporanea- p oco tempo prima da un glo– mente di Indovinare che co- , •e.ne lniecntre di Lenlngra• do. Il suo corrispondente gli a,·e,a chiMto pe~ch! la let- ~:~ae~u(~ss~r~a:fùasbf;d\\~mfej: la vita•· La società 10,•letlca era più progredito In confron– to a quella della Ru~!a zari– sta • ma gli autori classlcl ~~;;•eì:~~i;iee~~~:ra;.'l: 1 ~t tem1>0rAnee- tale Il tono del- :i~~1;:J~ d~ll'~Jgcs~ned:~i;3; spesso: e Perch~ è stato scrit– to questo? Sembra che cl sla tutto, eppure qualcosa. mftnca; Il libro non rlsveg-lla Il no– stro cuore e I persona1utl non ,•ens:;ono presentati come IO• no neJla realtà>. A dlrterenz.a di molli .9Crlt– torl che In tall ca~I si llmltft• no a dare risposte eHlSl\'e, Ehrenhuni: ha deciso questa volta di affrontare Il vivo del– la questione. e ricorda come, al primo congrl"MOdtRII scl'lt– torl SO\'letlcl nel H:134.una q-lQ\'ane lavoratrice degli StA· blllmentl di Trckhr;:"ornaya ft· l1emt~r1:~c:~er'i1o~~rlltlh~~I gg~ ~~~:1n?egsmait,vf:t~~j~~a d::1! suno ne face,·a richiesta nelle blhlloteche degli $tablllmenll tessili. Piuttosto la lavoratri– ce r.eulle del nostri 21ornl e si commuove alle pene di Anna Karcnlna • e e comprende la debolezza del cuore Innamo– rato e la forza dello materni– tà>. EUa legge Il romant.o di Tolstol non solo per e mett<'r- 111al corrente del co~tuml di una società morta. ma ftnche mà ~~r,~::~e!~!!1o~ti~:: ne>. E nelle opere contem– poranee che parlano del lll• ,·oratorl tes~III. ella non tro– "a alcuna risposta s ciò che Internamente la turba, pol– chè queste opere rltraga-ono e non ftente vh-a. ma telai, non cmoz.Jonl umane, ma sl- 1teml di la,·orazlone >. Una drlle rag-Ioni del costante suc– cesso del clas.slcl è chf" per ,:li autori delle epoche tra..iw:orse lo scrl\'ere era più facile che p('r quelli di oggi: e eu\ de– scrivevano una società che si andava muu,ndo con estrema lentezza... La nostra 1oclttà viene costruita davanti al no- 1trl 1te111st oechl. Moltl libri çll autori fortunati (sebbene non molto remoti) furono a suo ll"mpo di estrema at1ualllà e. srn7.&perdere I loro meriti ar– tldlcl. ,ono diventati storici. Nel decenni tra~r,I dli allo– ra ad OA'ftinon ,io\tanto la SC"<'nte è mulatn ... mn sono mu– tati nnrhc 111entlmC'nll rhe erft– no 11pparsl lmmut11h1IL. Né Tolstol. n~ Turg-hen\cv. n6 Conclaro\'. né Ccrhov d6vcva– no fare- I conti con tutte que– ste dlfflroltà •. Problemi del g-rnere non turbano solo gli ~rrlttorl ,o\'\Ctlcl. m1t anchP molti scrittori ocddcnlall. Il oomplto di questi ,crlHorl è e, ldtntcmente sempllrc In quanto si tratta lk"r loro di e rappre~ntare un mondo che è decrrplto. ma anC<'lraIn vi– lli. Nei;cll anni tra la prima e- la se<""ondaguerra mol\dla– le a-randl scrittori del secolo scono oroduce,•ano ftnCOr•ec– Cf'llentl on,,re >. Trft questi 1crlttorl. Ehrenburrt compren– d,. non snlt> Romaln Rolland. Bernard Shaw. Knut Ham,un e H. C. \Vells. ma anche per I loro nrlml libri - Hemln,:– way. CAldwell, Stelnbeck e Fanlkner. F..tll loda 1noHr<' 11.lcunl :r~t':h! d:;~~cf'~~1ul\tl~~•~t sctnzla preno I critici so,•le. lici, come Jules Romalns, Ja- ~:~. i 0 Yd1~Ta \.~~l1f\~i-~~~~ di Ehrc.nburg si applica sol– tanto a quelle tra le loro ope– re che sono state scrltte nel- ~1~!!tJ·~~t~~~I 1 ~td~:n~~~~~ ~n~!~tiuac~~~~~.c~r!! ~ gnata. ma sode,-ano ancora di quella III tranquillità• cosl ne– cessarla per lo.crcaz.lone artl- ![~calr~ri:u?n~Ah:"~nl, PJ~,~~W; Impostare un rom11.nzoquando un amico , I dice che entro un anno ,,1 cadrà sul capo la bomba atomica>. Ehrenburs;: ~~~za s~~!;fu s~:CO~f1~r:!nJ~1 ro~~h~ 1ses~r~~w!c:mo~lm~~~ lici. Per qu<'Stl ultimi è e dlf- !l~1~r~sV~~~aènJ~sl0[r~;~1~i~ pldamente. mentre per I pri– mi la e ttifllcoltà • consistereb– be nel fatto che essi non han– no alcun e domani>. :'>IaIn un modo o nell'altro. sia J:11uni che fil altri tro\'ano un qual– che 1mf}Nllmento nel loro la– \'Oro creath·o. La e freddezza•· che l'lnJ:e– gnere di Lcnlng-rado trovava nelle 01>ere letterarie sovletl• che, Ehrcnburs:; la sple~a col fallo che troppo spazio ll dc– dlcino alla descrizione di cpro- !~~t a ::~cu~~Ò~~P~~~~~~ ::~: 1 dc~f1g~r1Pt~;1, 0 ~r~nC:i~ settore ln cui lo scrittore può <'sscre pii).autorevole del suol ~o~~l~~!t~n! ~ ~ 0 o~::1rn'[:r'ìt re della creatura umana•· Particolarmente degno di rllle,·o è Il modo In cui alcu– ne ldf'e <'IlF.hrenburg appalo- d: ~~~~~f~f1n 8 r1~~\ 1 civ:~~= ConferenZA del e Giovani cri• tlcl ». Ehrcnhurs:;, come Paustnv- ;;\,r;_r/:,ç~nih~1 ~f::~d:~:tf~~: mente scompar-3,..dal111clrco– laz.lone: e Interesse. Ispirazio– ne, dedlz.lone. In "erltà. queste parole non sano ridicole e ,·a– ne. ma riflettono l'autenUca. comprt'nslone del do, ere di uno 1,crlttore. ossia di un uo– mo che de\'e vive~ una mol– titudine di vile In una sola brc, 1 e ,·Ila. che de,·c Infiam– mare I cuori degli altri uomi– ni e ardere ea-11steuo ... •· I.o ,ccrlttorr nnn è 11n lnrlrrr A parecchie rlpre,;e F.hren– buni: 111 richiama nel 11uoar– ticolo al concetto che lo .scrlt• tore è un cr<'alorc e • non uno strumento l'hc mt'CcAnl– caroentc r~l~1rl 11\'\'('nlmentl. Uno scrittore 1,crl\'e un libro non perrhl' !lll enme deve scrl– \'erlo. ma J)('rcht' i- membro r:~t: 1 ~1f~~~~~f! 1 ~ ~ee cri:: lito com<' mal non ahbla ouh– bllcato n 1 rnte J')('rCO!lllungo tempo .•. Uno ~rlttore scrl\'e un llbro perl'hi' ha quaf('hf' co– sa di suo da dire as:;11a.Uri, perchè Il llbro hrucla dentro di lui romc una febbre, per– chè ea-11ha \'l!il0 uomini e cose e sentimenti che de\'e dc– rcrt,·ere. Ecro come na!ICOno I libri autf'nllcamente iwffer– tl: ed anche: se tah'olta non sono e~nll di\ pecche art1,t1- che, que-"11 libri appas.,lona– no Il lettore>, Ehrenhura: rlllf'ne pure che ;~ctt~-~so~~~glpo~!on~n•:~~: co,tr,.,tl In una tr11.m11. esco111- lll1Ad11ll'Aulore ... Plrt-1 - ull aqi,::\unFrr rh<' I prolRf!0nl111II di un llbrn ,ono, In una c<'rla mlsur11. Indipendenti dalla \'O• lontà d<'Jrau1ore. Que,tl <'le\'e tener conto del loro carattere Domenica 21 mono I951 UNA VACANZA DI MARK TWAIN * A capitan Stormfi lealinon servon ... * GINO NOGARA nef dlparilrsl (sia consentito 11 dirlo) dalla sua amata•· Secondo le leggi non scritte della lirica sovietica, que1to dolore dovrebbe essere Imme– diatamente e neutralluato da 3ualchc altro, più lieto. acca- 11~tttn1J'e1ff~ne:~~r~foda~~fra :r ~~u~~a~~«:4:,r:en~ac~: ------------------------------------------------ realluazlone dol plano del raccolto del fieno :t, e E' addirittura penoso - :~;t~~la t~~~g,~ 1 ~ro~~ 11 ~i ~ 1 ~a~:ritoe .fa 0 :~~i 1n!~~~t): l'osstrvan:ta di que!to equili– brio nel verso lirico ». Nella scorsa estate. li no– to f)Oeta contadino Ale.xander Tvardoskl foce una lntelllgen- ~ee~e--; F~! n:J ~~ra°~'i~~~ rltà ne~l'arte e nella critica. Il suo nuovo poema e Distanza dietro dlstanz.a > fu pubbllCA· tò In forma abbreviata ne) numero di &fogno di Novyf Mir <Nuovo ~1ondo>. Il poe– ma fu concepito ed eviden– temente lnlz.lato durante una missione In Estremo Oriente nel 1950. I lunghi vlagSC"I per ferro,·la, sia nella letteratu– ra russa prerh·oluzlonarla che In quella 1ovletlca, sono lm– pre1nat1 di una partlcolat'C atmosfera st'ntlmentale. Sot– tratti all'abitudine della lo- ~tr ~~!1 ? 1~~u::a~l~r~~d~~~~u~ dh ·enta.no rapidamente amici ~.#!S:O~rr'nga~la~!~~~e co;~ una Insolita misura di intimi– tà e di franchezz.a. Tvardoskl - questa è In sostanza la trama del poema - fa conoscenz.a con I suol compagni di viaggio, e viene a sapere le loro professioni e J loro Interessi. A sua ,:olla 11 poeta non riesce a lungo a mantenere Il proprio Inco– gnito, e a\'endo K"Operto che un famoso scrittore ,•laJ;:i,::la !~~l;~r I~ ~~~~~:~!:~rus~ fuoco di fila di domande. li roe~:1 dse~~I r~~:~t111e~ft :; di tutti I peccati della lette– ratura aovletlca contempora– nea. I ,,Jagglatorl muovono a1ll scrittori l'appunto di cnon riflettere la vtta • nelle loro opere. Spesso gli scrittori si documentano sulla vita con– temporanea durante le cosid– dette emissioni creative•: uno scrittore visita un cantiere di costruz.Jone, e respira un po' ~~/'°c';·~een~O:a~tos~d~:nu!A~~ a casa a scrivere un romanw. Nel libro le cose appaiono fe– delmente riprodotte cosl come egli le ha vedute. e eppure tutto l'Insieme ~ talmente ln– dl,:esto che verrebbe la voglia di urlare•· A~llando queste e critiche Jmpenlall • Tvardo\'skl si af– fligge; nello stesso t.empo cali loro pre\'lslonl. La 11oddbfa– zlone che proveranno nel con– tlatare di a,•er lndo,•lnato ... Il dl!rtrarrA lnevltabllmente da ?ti~~6s~c:;~:n1~t~.;:t~t!:i più simile a quello che si prova nel risolvere un facile gioco di parole incrociate•· Biblioteca Gino Bianco EDGAJR ALLAN JPOE *

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