Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 27 - 5 luglio 1953

l'ag. 2 neo L A r 1 E J, :. L I: T -. C R A R l A Domenica 5 luglio I953 UN'ALTRA c0Lr:,:z10~E MINIMA ANTOLOGI Poeti del Canzoniere di OLGA LOMBARDI PUBBLICHIAMO opere di ogni tenden– za e genere a buont. condi.::i<mi. lndirixzn• re a: Edizioni « L'I. TALIA D'OGGI» . * MERIGGIO A me fibrilla Il mare da lontano e & questo prato d'alghe accese ove Ji&che dl ~ odorano e orecchi di madreperla: guardo una atdla marina che al muove come un nano. Il aole creece l'ombra. e le foglie raccontano l'aria aJ fanciulli dalle brache con sU oc:hlau che ormeggiano la. barca. aulla 8')!aggla. SPERANZA Sper-onza, mi'.c ,te.Ila polare, tu ~ legala al mio cuore come a un gomitolo di /fio un aquilone: rra,quilofu ha u becco dl:U'uccello, fl colorti dd offlo: u i;ino caldQ tUl nut che ha ftnlto di botWe la botte, e ora atten~ U pigro coi ,uof sogni). AMAI UNA DONNA Amaf un a donna . fUi in parte a.ma.to: e una ghirlanda di bui sulla !ronte m'ha l.a&c1ato. Poi. la strada at retta fn mezzo al se.no che conduce all'an golo del cuore l'ho scordata.. LA TUA BELLEZZA ti ~e::.i n~~•dtf!::t:" ma cresca come un'unghta per tugli anni, 11 che un giorno vedendoti to mf ch~Aa ,~ fu te ch'io l<ucial oppure un'altra: Ed amandoU ancora mJ dolga di non aoertl, più che ora non ml ctoloo. di l4,cfGrU. GitJSEPl"E D'ALESSA~"DRO • ATTESA n a11erwo ohe s1 trucln:. nel ~ tnmont1 d1nvtrno e a'incammlna au seot.!ert dcsertl è paura. Lo &Qllalloredel cam,pl a.cooclle tantum.I e Il lento mot.o delle ombre avvolge e sfuma. Solo la terra che al atrlng:e nel p!JJDO è lontana. dall'abbraccio del vuot.o. E 1 piedl rlat.anno nel fanao. VEGLIA Piil non dCIT'flU Il /fume nella notte ~ po.111 pesanti premono gli argfnf. Qua.,I fa.tue luci sulla ,pondo. occhkggtano le lanterne. La bruma copre lo. campagna perduto t Il ,u.s,urro del canneto. Trepf.do il sonno delle madri nei casolari e la veglia dd ma.schto tUlla toglia. Il fiume cammina e U .suo andare ha il volto di una 111,igo. J)reghfera.. L'o.tte.sa.1lruggente porto. o.talrici ùtintf e l'uomo immerge k mani nelle terro.. • PRIMAVERA Son salito in 10lo.lO, ,ori corto all'abbairio, e ... ho vitto un mare df tegole, alcune rouo ,curo, altre rosso ibla.dito. LUCIO RIZZI Ho vilto 1ullo sfondo una Ida di /tL'fM.. che ,bucava da un vuoto tmprovvl10. Ho vilto camini che rf.deoano col denti anneriti dalla callgin.,. Ho vllto gruppetti chlo.cchleronl, che parlo.van tra loro •.. e ho visto ancora, tre camlnotti anz iani, v«chfottl, eh.e di.tcorreva.no, 1ulla Primula tbocclata nt1 relfd.uf di terra della grondala. SERA Gr osse pe nnellate di chis.ro& curo in cielo. P1 Uo resco disordine; cU cime bi.anche, di strisce di ce>este occhtentante, di nebbl.a densa, • di pesci in flore di grigio di collina ERMETE GIOROI • MAGIA lo &on.o trl!te, ,ta.ser-a, percht dal cuore trafitto della mia Immagine di cera, non è uscita una lacrima. Ftgur" itolce vicina, ti in,egnerò la magia se vuoi farmi morire: bruci.a la mia pau,a. di vedert.ì brutta. poi, pianta il tuo ,pillo sul cuore. ALLA MAMMA Dalle tue man! pure pende 11mio destino: e tu non m1 coruenU lacrime che non siano limpide. GIULIANA M. POPPI * GIUGNO O!Ugno s"inc:rina colmo al davanzali, ~o ~~~~kle di Scilla a mezzodl. quando l'investe Il grido dt pescatori llet.1della preda. E la gioia rimane tutto il rlorno, la vita si dipa.na. in armonia. Ma la .sera quando tn declino t.replda la luce, a'tna:orga l'anlma d'ombre, desidera amore. LA CRUDA GIOIA Slmulac.rl di spazio su le prode che rorblte del tem,po ha.nno per la mia pena. Ma au queste rovine, materne mani si aggrappano, additano li cielo. segnato Ml resterà qualcosa ch'io CONiuma,"Odella mJa delil1& nata in gloml lnatteli: l'as.serua dell'a!b.nno, la aruda gioia di .sentirsi uomo. SAL\ 1 ATORE L:\ZZARINO

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